Libri di B. Santorelli
Latina didaxis. Atti del Convegno. Volume 34
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2020
pagine: 142
L'intreccio, nella cultura latina e nella sua fortuna, di parola ed immagine, di letteratura e iconografia, è un tema che ci interpella oggi da vicino, immersi come siamo all'interno di una cultura contemporanea che i nuovi mezzi informatici rendono sempre più una civiltà dell'immagine. Questo peculiare punto di osservazione permette inoltre, convocando l'apporto spesso decisivo delle arti visive a sussidio dell'esegesi dei testi letterari, di ricreare vividamente, tramite l'immediatezza delle immagini, il complesso multiforme e organico della cultura latina. Gli studi sull'antichità si offrono dunque con sorprendenti scoperte e con fascinazione rinnovata all'innesto delle immagini sulla parola; ma anche la storia della fortuna dei testi latini guadagna moltissimo allorché la nostra attenzione diviene capace di estendersi dall'influenza squisitamente letteraria a quella testimoniata nelle arti visive. L'esplorazione della fortuna dei testi latini, condotta attraverso l'immenso repertorio di prodotti artistici connessi nei modi più diversi con la cultura antica, ci consente infatti di rintracciarne, lungo il corso del tempo, la pervasiva e ineludibile penetrazione nell'immaginario occidentale. Ci si inoltra così lungo sentieri meno praticati, ma che proprio per questa ragione sanno rendere il percorso di apprendimento un affascinante viaggio di scoperta.
Le meraviglie della Cina
Athanasius Kircher
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 324
Tradurre e sopravvivere. La Bibbia greca della diaspora giudaica
Tessa Rajak
Libro: Copertina morbida
editore: Paideia
anno edizione: 2015
pagine: 344
La traduzione greca della Bibbia ebraica è, com'è noto, la prima e più importante traduzione apparsa nella cultura occidentale, il cui significato difficilmente potrebbe essere sottovalutato: senza Bibbia greca la storia europea sarebbe stata totalmente diversa, per non dire che nessun cristianesimo sarebbe mai stato possibile. Una delle novità dello studio di Tessa Rajak consiste nel mostrare come le traduzioni bibliche greche siano servite per secoli da dispositivi di sopravvivenza culturale delle comunità giudaiche, e come ciò implichi un profondo cambiamento di prospettiva che comporta di riscrivere tutto un periodo di storia culturale ebraica non di rado presentato come racconto cristiano. Ne emerge un'immagine del giudaismo della diaspora che spesso si trovò a dover cambiare atteggiamento nei confronti della cultura dominante e dei poteri imperialistici in cui via via venne a trovarsi, come del resto mostrano sia la lingua della traduzione greca della Bibbia, sia i testi che vennero a costituire la nuova raccolta biblica...