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Letteratura: storia e critica

Per una biblioteca indispensabile. Cinquantadue classici della letteratura italiana

Per una biblioteca indispensabile. Cinquantadue classici della letteratura italiana

Nicola Gardini

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 329

Che cos'è la letteratura italiana? E perché certi libri sono così importanti? Perché leggere ancora il "Decameron", "Il principe" o "Il giardino dei Finzi-Contini"? Attraverso una selezione dei classici della scuola, esattamente 52, tanti quante le settimane dell'anno, "Per una biblioteca indispensabile" vuole rispondere a queste domande, costruendo un campionario di scritture, immagini di mondo e temi culturali che segnano svolte e traguardi decisivi nella storia della civiltà non solo italiana. Con il suo formato anticonvenzionale, che presenta i libri selezionati in ordine alfabetico e non cronologico, una varietà di approcci critici e uno stile limpido quanto appassionato, questo libro evita formule ed etichette accademiche mettendo in evidenza, attraverso la lettura ravvicinata, l'originalità rivoluzionaria dei singoli libri. Di pagina in pagina scaturiscono suggestioni, riflessioni, "incontri" rivelatori; nuove prospettive si aprono all'interpretazione; dettagli apparentemente marginali si dimostrano essenziali e ricchi di senso. Ne risulta un'immagine inedita di letteratura italiana: la letteratura di una nazione che, attraverso l'esercizio delle parole, ha sviluppato il pensiero e l'impegno civile, meditando sull'essenza degli individui e della società, convinta che libri e biblioteche siano un baluardo sicuro contro il dilagare dell'ingiustizia e dell'egoismo e una delle vie principali al raggiungimento della felicità.
21,00

Esperimento Auschwitz-Auschwitz experiment

Esperimento Auschwitz-Auschwitz experiment

Massimo Bucciantini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 165

Narrare Auschwitz come se si trattasse di un esperimento mentale, simile a quelli proposti da Galileo o da Einstein: ecco l'operazione condotta da Primo Levi con "Se questo è un uomo" e, quarant'anni più tardi, con "I sommersi e i salvati". Proprio il modello dell'esperimento mentale consente a Levi di descrivere, dentro e fuori Auschwitz, un male "pulviscolare" che siamo tuttora lontani dal conoscere appieno. E tra i primi a considerare "Se questo è un uomo" come un grande laboratorio scientifico-antropologico vi fu Franco Basaglia, che elesse quel libro ad alleato nella sua battaglia contro l'establishment medico e psichiatrico. Di tutto questo ci parla Massimo Bucciantini, aprendo a riflessioni originali sui rapporti tra esperienza vissuta, sguardo scientifico e azione morale.
16,00

La Folie Baudelaire. Ediz. italiana

La Folie Baudelaire. Ediz. italiana

Roberto Calasso

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2010

pagine: 425

Al centro di questo libro si trova un sogno, l'unico che Baudelaire abbia raccontato. Entrare in quel sogno è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo Baudelaire ma ciò che lo circonda. Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e due altri che solo attraverso Baudelaire possono svelarsi: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un "chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso", che chiamò "la Folie Baudelaire" (folies era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all'ozio e al piacere), situandolo sulla "punta estrema del Kamcatka romantico". Ma in quel luogo desolato, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura. Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come "la Folie Baudelaire" venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Un storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi, e per alcuni decenni ebbero come sfondo le stesse strade di Parigi.
18,00

Atlante della letteratura italiana. Volume 1

Atlante della letteratura italiana. Volume 1

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 860

La mappa dei territori, le traiettorie di lunga durata e l'importanza dei momenti di svolta. Una dimensione completamente inedita della nostra storia letteraria. I protagonisti di una civiltà letteraria, anche i più originali, non vivono mai isolati. Sono maestri o allievi, sono intellettuali in competizione fra loro o solidali nella lotta per una certa idea di letteratura e, magari, di società. Nessuna isola è un'isola, ogni scrittore è riconducibile a un mondo. Le mappe, i grafici e i racconti che compongono questo Atlante della letteratura italiana individuano, attraverso la geografia, le trame della nostra cultura letteraria, e strada per strada, città dopo città, collocano nel posto preciso del tempo e dello spazio tutto quanto contava nel paesaggio sociale e mentale di scrittori e intellettuali.
85,00

Opere complete. Volume Vol. 3

Opere complete. Volume Vol. 3

Walter Benjamin

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: XIV-534

Anche nel biennio 1928-1929, vissuto tra Parigi e Berlino, l'esistenza di Walter Benjamin è incentrata su un'assidua attività di critico, recensore e saggista: un'attività che dopo il fallimento della prospettiva accademica, nel 1925, risulta essere la sua unica fonte di sostentamento. In particolare sul settimanale "Die literarische Welt", fra le riviste di sinistra più autorevoli dell'epoca, e il quotidiano "Frankfurter Zeitung", dove era redattore Siegfried Kracauer (che all'inizio degli anni Venti gli aveva fatto incontrare Theodor W. Adorno), Benjamin affronta una strabiliante gamma di argomenti: ai sempre penetranti sguardi sulle città (Weimar, Marsiglia, Parigi, San Gimignano), si affiancano riflessioni su autori e movimenti del presente - M. Proust, A. Gide, J. Green, K. Kraus, S. George, il surrealismo, per citarne solo alcuni -, ma anche commenti sui romanzi d'appendice e sulla letteratura per bambini. Nel contributo redatto per la Grande Enciclopedia Sovietica, Benjamin torna anche a occuparsi di J. W. Goethe: l'articolo verrà tuttavia censurato e pubblicato in forma del tutto irriconoscibile; destino analogo avrà un'analisi sul ruolo degli ebrei nella cultura tedesca commissionata dalla Encyclopaedia ]udaica. In una situazione segnata dalla grande crisi economica e dalla crescente instabilità della ancora giovane Repubblica di Weimar, l'opera di Walter Benjamin di questi anni consolida la sua fama, e la sua ambizione, di massimo teorico e critico del proprio tempo.
90,00

«Sfacciata fortuna». La Shoah e il caso-«Sfacciata fortuna». Luck and the holocaust

«Sfacciata fortuna». La Shoah e il caso-«Sfacciata fortuna». Luck and the holocaust

Robert S. C. Gordon

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 134

Con il saggio del critico inglese Robert Gordon prendono il via le "Lezioni Primo Levi", ideate dal Centro Internazionale di studi che si propone di promuovere la conoscenza del grande scrittore italiano nel mondo. In questa prima lezione Gordon rilegge l'opera di Primo Levi e altre storie della Shoah alla luce di rappresentazioni letterarie della Fortuna e di aspetti del moderno metodo scientifico, scoprendo nuove immagini della fortuna e del caso in frangenti molto drammatici dove è in gioco la "probabilità" di sopravvivere nel lager.
15,00

Settanta

Settanta

Marco Belpoliti

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 423

Uscito quasi dieci anni fa, "Settanta" si è imposto nel corso del tempo come un contributo originale e importante per la comprensione delle vicende della letteratura italiana di quel decennio. Costruito come un racconto, attraverso sette storie di scrittori e di libri, racconta di Pasolini e Parise, di Manganelli e Calvino, del "carnevale bolognese" del Settantasette con Celati, Camporesi e Carlo Ginzburg, delle vicende di una rivista mai nata, "Ali Babà", capitanata da Calvino, delle reazioni degli scrittori al sequestro di Aldo Moro, da Sciascia ad Arbasino, da Eco a Fortini, del nesso sacrificio-letteratura in Furio Jesi, Pavese e Calvino, e spiega perché Pasolini si sia trasformato da poeta e scrittore in regista e poi in corsaro e luterano. Storie di un periodo in cui giunge al culmine la figura dell'intellettuale-scrittore che interviene nelle vicende della società italiana, partecipa alla vita politica, milita in un movimento o in un partito, unisce l'attività letteraria al progetto di una società più giusta. In "Settanta" gli avvenimenti politici e sociali riemergono attraverso le vicende letterarie, si leggono negli scambi polemici tra scrittori, appaiono attraverso lettere, documenti inediti, opere secondarie e laterali, fino a costruire una diversa storia dei libri e degli scrittori che hanno chiuso in anticipo di vent'anni il XX secolo.
23,00

Primo Levi. La scelta della chiarezza

Primo Levi. La scelta della chiarezza

Françoise Carasso

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2009

pagine: 197

La produzione letteraria di Primo Levi non si è limitata alla testimonianza, sia pur d'eccezione. L'autore di "Se questo è un uomo" ha dato prova di un'ampia vocazione narrativa attraverso testi autobiografici, novelle, racconti di fantascienza e filosofici, romanzi e poesie. Questo libro, che prende in considerazione l'intera produzione leviana, illumina i tratti più caratteristici alla base dell'umanesimo dell'autore. Scrittore e chimico, Primo Levi rifiuta ogni cesura artificiale tra cultura scientifica e cultura letteraria. Dare forma all'informe, sostituire l'ordine al caos, la chiarezza all'oscurità, sono doveri che lo scrittore condivide con lo scienziato. L'uomo che visse "l'eclissi della parola", il testimone che sentì l'obbligo di trasmettere la propria tragica esperienza, il chimico che optò per una scrittura precisa e compatta, seppe imporsi la regola della trasparenza del linguaggio e fece della "scelta della chiarezza" un'esigenza al tempo stesso estetica, etica e politica. Messa a confronto con altri percorsi intellettuali - Lévinas, Jaspers e soprattutto Hannah Arendt -, la produzione di Primo Levi si propone come modello di esperienza del pensiero, attraverso la pratica esigente e rischiosa del dialogo con se stessi. Scritto in uno stile sobrio e sempre attento a evitare inutili sovrapposizioni critiche, il libro di Françoise Carasso costituisce un'introduzione alla vita e all'opera di uno dei massimi scrittori del Novecento.
18,00

Opere complete. Volume 1

Opere complete. Volume 1

Walter Benjamin

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2008

pagine: 680

Questo primo volume dell'edizione delle "Opere complete" di Benjamin, permette di seguire la formazione del suo pensiero, dapprima attraverso la sua militanza nel movimento della gioventù berlinese fino alla crisi che lo porta, negli anni della Prima guerra mondiale, a separarsi progressivamente da esso e a maturare i suoi primi grandi scritti teorici: il saggio su "Due poesie di Friedrich Holderlin", "La vita degli studenti" e quel "Programma della filosofia futura" che costituisce la prima e più lucida ricognizione degli orizzonti del suo pensiero. Gli anni compresi fra il 1919 e il 1922 sono quelli della tesi di laurea sul "Concetto di critica nel romanticismo tedesco" e dell'incomparabile saggio sulle "Affinità elettive" di Goethe. Parallelamente, con il "Frammmento Teologico-politico" e il saggio "Per la critica della violenza", giunge a lenta maturazione, dopo la crisi seguita al fallimento del movimento giovanile, la riflessione sulla politica.
95,00

Novecento italiano. I libri per comporre una biblioteca di base

Novecento italiano. I libri per comporre una biblioteca di base

Guido Davico Bonino

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2008

pagine: 388

"Quando estraiamo dei libri dalla nostra biblioteca, gli altri si mettono di traverso, nel vuoto che quelli hanno lasciato, come se non volessero più lasciarli tornare". Mentre affrontavo Novecento italiano ho pensato di continuo a quanti di noi (io, per primo) si prefiggono di completare questo o quello scaffale della propria biblioteca, piccola o grande che sia: e rinviano sempre il momento in cui mettere in pratica il loro proposito perché non hanno tempo, perché hanno incombenze più urgenti, preoccupazioni più gravi, o semplicemente perché avrebbero bisogno di un amico che li consigliasse, con cui magari discutere delle proprie scelte. Il repertorio che vi propongo non ha in effetti altro scopo che fornirvi qualche suggerimento per completare quel dato scaffale o per integrarlo con qualche lettura di un libro, preso in prestito da una biblioteca pubblica". Ripercorrendo il secolo appena terminato, Guido Davico Bonino offre una serie di consigli per orientarsi in questo variegato universo e seleziona, fra gli oltre trentamila volumi pubblicati, quei 500 che hanno lasciato un'impronta. Pagina dopo pagina sfilano non solo i cosiddetti capolavori, ma anche i romanzi popolari, la narrativa di genere, dal giallo allo storico al rosa, i bestseller in un percorso cronologico stimolante e ricco di sorprese.
14,50

Kafka

Kafka

Pietro Citati

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2007

pagine: 378

«Il libro di Citati è “impuro”; esattamente. Assomiglia a un diario privato che abbia per tema Kafka; ha l’erratica densità di un epistolario, un vasto taccuino, uno zibaldone su un unico tema; ma contemporaneamente è un libro costruito con estrema attenzione, come si costruisce un romanzo, una autobiografia, non una biografia, perché malgrado le citazioni e i riferimenti fattuali, il libro di Citati non è una biografia. Ma, allora, che cosa è? È letteratura» (Giorgio Manganelli). «Il metodo di Citati è singolare e complesso: ha letto tutti i libri di Kafka e probabilmente tutto quanto è stato scritto su di lui, e ha dato vita a un libro che non è una biografia quanto piuttosto una meditazione, quasi la vita di un santo... Con eleganza ma irresistibilmente Citati ci accompagna sin nelle profondità di un’anima... Gran parte del piacere che proviamo leggendo Kafka sta nella scrittura. Citati è uno stilista meraviglioso» (John Banville)
14,00

Mistici italiani dell'età moderna

Mistici italiani dell'età moderna

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: LX-703

Estasi, rapimenti, visioni, elevazioni che alterano e ispirano sono talvolta divenuti linguaggio, costituendo un patrimonio culturale che è stato studiato solo a tratti e non sempre con sistematicità. Più conosciuta è la mistica medievale, assai meno quella fiorita nei primi secoli dell'età moderna. Questa antologia, frutto di una lunga ricerca, raccoglie i più importanti testi mistici del Cinque e Seicento, molti dei quali per la prima volta riprodotti da stampe antiche. Come scrive Carlo Ossola nell'introduzione: "La mistica non è un territorio o un genere, ma un orizzonte creato da una molteplicità di punti di vista: è un'esperienza che inonda il corpo che la patisce; è una memoria di testimoni, di confessori, di biografi, di quella manifestazione divina; è una via della teologia, breve, compendiaria, fatta di aspirazioni, afasie, orazioni giaculatorie, che annulla sé ma anche ogni distanza dal divino, che non ha gradi o misura: la mistica si definisce come "adhesio, copulatio, coniunctio"; è infine un dettato di poesia biblica, "cella vinaria" che riscrive il Cantico dei Cantici, ma che attraversa il deserto di Giobbe, il pelago di Giona, sale alla Gerusalemme dei Salmi e dell'Apocalisse. Questo libro, per la prima volta rispetto ad altre antologie della mistica, distingue dunque i quattro "registri" della parola mistica, i quali - sebbene indichino un'ideale parabola sull'asse temporale - non sono mai altro che registri, partitura di un canto che brucia le note e rimane eco interna".
80,00

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