Letteratura: storia e critica
Perché crediamo a Primo Levi?-Why do we believe Primo Levi?
Mario Barenghi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 173
La strategia narrativa di "Se questo è un uomo" è basata su una selezione di ricordi che Primo Levi commenta e mette in discussione a ogni pagina. Mario Barenghi esamina i meccanismi di questa organizzazione della memoria e del testo, tesa a trasformare un trauma personale in memoria condivisa. Oscillando tra l'esigenza "scientifica" di comprendere e il monito solenne, di tipo" sacrale, Primo Levi conferisce al suo discorso una curvatura complessa, che vieta l'approdo a ogni conclusione perentoria: nessuna semplificazione, nessuna catarsi è possibile. Il climax narrativo degli ultimi due capitoli prepara il vero finale, che è al di fuori di "Se questo è un uomo": la morte di Hurbinek, il bambino che non sapeva parlare, al principio della "Tregua".
Marguerite Yourcenar. Adriano, l'antichità immaginata. Catalogo della mosra (Tivoli, 28 marzo-3 novembre 2013)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2013
pagine: 240
Il volume ha l'ambizione di andare oltre la restituzione del corredo iconografico indicato - o almeno approvato - dall'autrice in vita, implementato e arricchito di una didascalizzazione che oltre le specifiche archeologiche renda ragione dell'ispirazione e dei ragionamenti della scrittrice a partire dai documenti e dalle testimonianze dell'antichità ma anche in colloquio con i contemporanei, prima fra tutte la traduttrice e amica Lidia Storoni Mazzolani, attraverso nuove riflessioni sul loro epistolario. Una sezione dell'opera sarà dedicata inoltre all'"invenzione di una vita", alla "passione" italiana della Yourcenar rivelata dai suoi numerosi viaggi e dalle affinità elettive con alcuni amici italiani ed evocata da una documentazione talora inedita (oggetti personali, fotografie, lettere ecc.) mentre saranno approfondite anche la genesi letteraria e la fortuna editoriale del romanzo fino alle più recenti trasposizioni teatrali. Arricchito da contributi scritti ad hoc dai più autorevoli membri della Sociéte Internationale d'Études Yourcenariennes.
Storia della letteratura greca
Luciano Canfora
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: XIX-928
"La cultura europea incomincia con l'Iliade e con l'Odissea, i due poemi epici in ventiquattro canti ciascuno che la tradizione consolidatasi nel mondo greco attribuiva a un autore chiamato Omero. E incomincia con la rissa per il possesso di una schiava...". Dalle prime espressioni poetiche dell'epica omerica alla chiusura della Scuola di Atene nel 529 d.C.: l'autore ripropone le opere e gli autori della letteratura più famosa del mondo in un racconto unitario, in una vasta ricostruzione di insieme che esce dai canoni tradizionali e restituisce alla storia lo straordinario lascito della letteratura greca. Canfora racconta l'intero processo storico-culturale che ha determinato la grandezza e la varietà della cultura greca. Pensiero scientifico, filosofico, politico si intrecciano alla creazione letteraria consegnandoci tutti i contenuti della civiltà ellenica. Emergono così sullo sfondo della loro storia le individualità poetiche, i tragici, gli storici, che hanno fatto quella letteratura della quale siamo tutti debitori. La nuova edizione comprende anche una nuova sezione con i riassunti di tutte le opere prese in esame, cosi da avere un agile strumento di consultazione.
Atlante della letteratura italiana. Volume 3
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 1057
Le mappe, i grafici e i racconti che compongono questo "Atlante della letteratura italiana" individuano, attraverso la geografia e il suo intreccio con la storia, le trame della nostra cultura letteraria e, strada per strada, città dopo città, collocano nel punto preciso del tempo e dello spazio tutto quanto contava nel paesaggio sociale e mentale di scrittori, intellettuali, critici, editori. Con questo terzo volume si conclude il percorso dell'"Atlante": Sergio Luzzatto e Gabriele Pedullà, affiancati dal curatore del volume, Domenico Scarpa, coordinano le decine di studiosi che contribuiscono a ridisegnare l'immagine delle nostre lettere nei due secoli durante i quali l'Italia ha smesso di essere soltanto un'espressione geografica o linguistica ed è divenuta un'entità politica. Sono anni controversi - quelli unitari non meno di quelli a noi più vicini - su cui in fondo manca ancora un giudizio veramente condiviso. Sono decenni, ognuno per motivi diversi, tumultuosi, di perenne rivoluzione...
La tabacchiera di don Lisander. Saggio sui «Promessi sposi»
Salvatore Silvano Nigro
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 172
La tabacchiera è, per Manzoni, la "scatola" della memoria letteraria attiva nella scrittura dei Promessi Sposi. È un richiamo, anche: rivolto ai lettori disposti a brividare di agnizioni nel labirinto dialogico del romanzo, tra estri sterniani e umori barocchi. Tutto comincia con un curato che inciampa nel malincontro. Seguono le corserelle, i saltelloni, le giravolte, i trotti, i passi brevi e circospetti, lunghi o infuriati, di quanti nell'infelicità della storia viaggiano: tragicamente e comicamente; misurandosi con le "piante insanguinate" di eroi e idoli, che hanno profanato le orme di sangue della Passione di Cristo. Falsari della Grazia e falsari di Dio, tormentati e tormentanti, perpetuano l'idolatria babelica della costruzione di una "torre" che trafora il cielo per darsi un "nome"-, in un "eccesso di esistenza", che comporta la dispersione di un popolo e la confusione delle lingue; e le irresponsabilità di una letteratura, che ha smarrito il compito e il dovere della denuncia dell'"errore" e dell'"orrore".
Una telefonata con Primo Levi-A phone conversation with Primo Levi
Stefano Bartezzaghi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 195
"Deve essere un telefono che funziona, il libro scritto". Questa frase, che pronunciò durante una conversazione radiofonica, non è che uno dei sintomi dell'interesse di Primo Levi per la comunicazione umana. Nulla di ciò che si può dire linguistico era estraneo all'acuto sguardo del chimico scrittore: etimologie e giochi enigmistici (come palindromi e rebus); gerghi di laboratorio e di Lager; macchine poetiche e reti di computer immaginate da Levi anzitempo. Nelle opere e nei suoi incontri con altri scrittori (diretti, indiretti o immaginari: Bartezzaghi ne inventa anche uno con David Foster Wallace), il Levi linguista e semiologo è quello che si interessa ai modi in cui possiamo dare senso a ciò che senso non ha, esprimere ciò che non si può, scalare l'impervio.
Romanzieri ingenui e sentimentali
Orhan Pamuk
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 141
I romanzi di Orhan Pamuk sono, tra le altre cose, delle dichiarazioni d'amore al romanzo stesso, alla sua tradizione e al suo mistero. Era quindi quasi inevitabile che l'autore del "Libro nero" dedicasse le Norton Lectures, un ciclo di conferenze a Harvard, proprio all'arte del romanzo. Riprendendo le categorie del saggio schilleriano "Sulla poesia ingenua e sentimentale" che, pubblicato nel 1795-96, fu forse la prima lucida formulazione di un'estetica della modernità, Pamuk per ogni romanzo prevede un lettore "ingenuo" e uno " sentimentale": il primo è cosi immerso nella storia narrata da scambiarla con la realtà; il secondo è invece consapevole della natura testuale, fittizia, di ciò che sta leggendo: è un sognatore che sa di star sognando. Il grande mistero del romanzo, il segreto del suo inesauribile fascino, è che non necessariamente questi due lettori devono essere due persone diverse: quello ingenuo e quello sentimentale sono in realtà due momenti, ugualmente necessari, che ogni lettore attraversa leggendo un romanzo. E, analogamente, esiste il romanziere ingenuo, convinto che l'ispirazione gli giunga da "un altrove", e quello sentimentale, consapevole di lavorare all'interno di una tradizione e di ricorrere, in ogni momento, al repertorio del "già scritto". In compagnia degli autori da lui più amati, Pamuk prende cosi per mano il lettore e lo conduce al "centro segreto" di un genere letterario che, dopo tanti secoli di storia, non smette di incantare.
Gadda
Mauro Bersani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 153
Carlo Emilio Gadda è considerato da molti il più grande scrittore italiano del Novecento. La sua forza sta nel rappresentare come nessun altro le contraddizioni dell'uomo moderno. La personalità di questo autore, intimamente conflittuale, è sempre stata segnata da feroci ambivalenze affettive: le persone e i luoghi che più Gadda ama sono quelli contro cui si accende il suo odio o il suo sarcasmo, tutto ciò che irride in realtà lo attira. Questo atteggiamento è alimentato dagli effetti specialissimi della sua scrittura, anch'essa ovviamente duplice, in grado di passare da una comicità irresistibile al delirio più caricato in senso tragico. Il volume di Bersani descrive le caratteristiche di questa scrittura facendo leva sul racconto della vita di Gadda, sui nodi irrisolti, sugli aspetti psicologici che stanno alla base della sua opera. Biografia ed esame dei testi si alternano e si intrecciano attraverso un montaggio fortemente narrativo che utilizza citazioni dalle opere e dalle lettere di Gadda. Un ritratto che restituisce un'immagine diretta e coinvolgente del tormentato scrittore.
Le armi della critica. Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960-1970)
Alberto Asor Rosa
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 369
Pensati, scritti e pubblicati da quaranta a cinquant'anni fa, i testi che qui si ripubblicano - saggi, articoli, recensioni, stroncature, interventi politico-sociologici - rappresentano la testimonianza di un periodo storico (i mitici anni Sessanta) e di un'esperienza politica e culturale (l'operaismo), di cui l'autore, Alberto Asor Rosa, è stato allora un giovane, anzi giovanissimo protagonista. Una testimonianza cioè di una fase della nostra vita nazionale, in cui il conflitto come base della critica e la critica come base del conflitto non erano considerati, come accade oggi, da evitare e combattere ma il vero sale della terra, il condimento di ogni posizione seriamente innovativa. Al culmine di questo processo di scavo e di ricerca si colloca "Thomas Mann o dell'ambiguità borghese": uno di quei rari saggi in cui analisi critica, ricostruzione di una di quelle grandi personalità letterarie che hanno connotato in maniera indelebile la storia del Novecento europeo e interpretazione critica profonda di un momento storico di ciclopica e irrimediabile, irreversibile rottura, raggiungono un'intensità anche emotiva di altissimo livello.
La letteratura americana dal 1900 a oggi. Dizionario per autori
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 517
Da Ernest Hemingway a Raymond Carver; da Gertrude Stein a David Foster Wallace; da T. S. Eliot a Bob Dylan; da Arthur Miller a David Mamet: il secolo americano raccontato attraverso la sua narrativa, la poesia, il teatro. Un ampio dizionario degli autori che hanno lasciato una traccia importante nella cultura statunitense dal 1900 a oggi e che sono stati letti e amati in Italia; un'opera, aggiornata al nuovo millennio, che si inscrive nella tradizione degli studi americani inaugurata da Pavese e Vittorini e sviluppata e approfondita da molti tra i migliori scrittori e critici del secondo Novecento.
Atlante della letteratura italiana. Volume 2
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 942
Per capire una letteratura non basta saper leggere, bisogna pure saper contare. La storia e la geografia di una civiltà letteraria vanno studiate, oltreché con criteri qualitativi, con criteri quantitativi: restituendo testi e contesti all'eloquenza delle cifre oltreché delle parole. Non si sorprenda dunque il lettore se l'opera che ha in mano contiene - com'è naturale in un atlante - una successione di proiezioni cartografiche, ma anche una varietà di rappresentazioni infografiche (diagrammi a striscia, diagrammi a torta, istogrammi, pallogrammi), quale ci si attenderebbe da un trattato di economia o di sociologia più prevedibilmente che da una storia della letteratura. È per questa strada che, percorrendo con metodo l'investigazione dei grandi numeri del fatto letterario, l'Atlante intende offrire una rappresentazione nuova di nove secoli di cultura italiana.
Quel Marcel! Frammenti dalla biografia di Proust
Mario Lavagetto
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: VI-395
Il narratore della "Recherche", ha detto Deleuze, è simile a un ragno in agguato ai margini della sua tela che vibra, gli trasmette messaggi discontinui, gli indica la presenza di una preda: controfigura dell'uomo che trascorre lunghi anni in una camera foderata di sughero, lontano da quella realtà di cui cerca di registrare i segnali, anche i più impercettibili, con il solo strumento - la scrittura - di cui dispone. Chi osserva la vita quotidiana di Marcel Proust e riconosce in essa alcuni dei germi che nella "Recherche" verranno metabolizzati e sottoposti a un radicale disorientamento, ha spesso l'impressione di assistere al formarsi progressivo, sui margini, di una glossa smisurata, antropo-faga e invasiva. I frammenti biografici, che affiorano in modo discontinuo tra le pagine di questo libro e che sembrano obbedire alle necessità dell'opera a venire, ci permettono di riconoscere l'alfabeto in cui si elabora la "lingua straniera" di cui Proust vuole impadronirsi e nella quale, diceva, sono scritte tutte le grandi opere; additano lo snodo dove l'autobiografia del possibile si innesta sull'autobiografia reale di chi ha prodotto quel gigantesco, tentacolare agglomerato, che incamera e deforma ogni dettaglio, ogni sintomo e "fatto" biografico, ogni radice, ogni lettura, ogni sollecitazione e ogni impronta, che divora il suo creatore e, con la sua consapevole complicità, lo riduce all'ombra di un altro che potremmo, con Albertine, chiamare "Marcel".

