Letteratura teatrale
Vita di Galileo. Testo tedesco a fronte
Bertolt Brecht
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: XXVI-258
Brecht rielaborò, in tre distinte riprese fino a pochi mesi dalla morte, questo dramma, centrale nella sua produzione sia sul piano drammaturgico che su quello morale; un ritratto chiaroscurato e contraddittorio del grande scienziato pisano, la cui indefessa ricerca della verità si trasforma a poco a poco in una sorta di vizio, di personale intemperanza intellettuale. La presente edizione offre un'ampia introduzione, che situa l'autore e l'opera nel loro contesto storico e letterario, il testo originale nella versione definitiva e integrale con la traduzione a fronte, e un corredo di note che chiariscono le difficoltà linguistiche e forniscono precisazioni culturali, d'ambiente e di costume.
Cinque voci per Gesualdo. Travestimento in musica e teatro di un mito d'amore, morte e magia
Roberto De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 102
Il lavoro di De Simone è un omaggio al grande musicista Carlo Gesualdo. Potente nobile nella Napoli spagnola, Gesualdo innovò le strutture della composizione musicale aprendo strade che solo la musica moderna avrebbe poi battuto. Ma fu anche un assassino. O così fu giudicato dai tribunali di allora. Quel che sappiamo è che nella notte del 16 ottobre 1590 la moglie di Gesualdo fu uccisa e ferocemente mutilata insieme all'amante. Ripercorrendo le carte processuali, nella prima parte della pièce De Simone suggerisce, più che la responsabilità del musicista, un complotto politico-religioso ordito ai suoi danni dai potenti gesuiti napoletani. Nella seconda parte, il territorio dell'indagine "laica" lascia spazio a una serie di cortocircuiti temporali in cui il commissario Ingravallo, quello del "Pasticciaccio" di Gadda, torna sui i misteri di Gesualdo attraverso le figure di Jack lo Squartatore, Giordano Bruno, Pasolini e Lady Diana. Una storia in cui l'intreccio fra delitto, potere e arte si snoda e riannoda come in un sogno, in un incubo, in un delirio.
L'intervista
Natalia Ginzburg
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 45
Da un'intervista mancata, anzi due, si incrociano le vite di Marco, giovane giornalista, Ilaria, donna triste e perplessa, e Stella, una ragazza alla ricerca del proprio futuro. Su tutti e tre aleggia la figura di Gianni Tiraboschi, famoso intellettuale perennemente assente, dalle interviste a cui il giornalista lo vorrebbe sottoporre, dalle responsabilità familiari, dai rapporti affettivi. Nei tre tempi in cui si svolge la commedia, Marco si presenta ogni volta a distanza di anni nella stessa stanza della stessa villa isolata. Nel corso del tempo, veniamo a sapere, si è intrufolato nella vita di Ilaria, di Stella e, per vie traverse, molto pesantemente anche in quella di Tiraboschi. È diventato a sua volta un personaggio famoso, uno sceneggiatore. Alla fine, però, intorno a questo strano clan familiare, un microcosmo endogamico in cui si rispecchia il mondo intero, non appaiono che macerie. I sogni di tutti sono spariti, sostituiti dalle cicatrici di ferite dolorose. L'intervista è commedia cupa ma a suo modo brillante, dai dialoghi efficaci e calibratissimi come un orologio svizzero. Natalia Ginzburg dà prova di un funambolismo di scrittura per cui da una situazione teatrale minimalista (scena unica vista in momenti diversi, come nei film di Scola di quegli stessi anni Ottanta: "La terrazza", "Ballando ballando"; pochi personaggi) si dipana un intreccio di vite come in un romanzo di grosse dimensioni, in cui non mancano tra l'altro i colpi di scena.
Tragedie, sogni e misteri
Gabriele D'Annunzio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: CCLXXXI-1791
In occasione dei centocinquant'anni dalla nascita di d'Annunzio, si completa con il teatro l'edizione delle sue opere nei Meridiani. I due tomi, a cura di Annamaria Andreoli con la collaborazione di Giorgio Zanetti, raccolgono, per la prima volta, corredate di ricchissimi apparati, tutte le opere drammatiche dannunziane, da "Francesca da Rimini" alla "Figlia di Iorio", dalla "Fiaccola sotto il moggio" a "Fedra" e al "Martyre de saint Sebastien", solo per citare le più celebri. Versatile e aperto a ogni sperimentazione, d'Annunzio lascia nel suo tempo il segno sull'intero mondo dello spettacolo: tragedia, commedia, melodramma, sacra rappresentazione, pantomima, balletto, cinema (film e documentario). Ogni testo è accompagnato da un'introduzione che ne ripercorre le fasi ideative e compositive, soffermandosi poi sull'allestimento scenico, sulla regia, sugli interpreti e sulle reazioni del pubblico, e da note esplicative, indispensabili quando si tratta di drammi storici di ambientazione remota o esotica. Anche il saggio cronologico è mirato alle opere teatrali: sottolinea la centralità del teatro nella vita di d'Annunzio e getta nuova luce sulla sua travagliata relazione amorosa con Eleonora Duse, grazie a documenti solo di recente recuperati. Non meno nuovo risulta il suo rapporto con il cinema, di cui è pioniere entusiasta, sia in veste di soggettista che di teorico.
La serata a Colono
Elsa Morante
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 75
Elsa Morante riscrive un "Edipo a Colono" in chiave parodistica, dove per parodia non si intenda un banale effetto comico-caricaturale, ma un controcanto scandito per recuperare la sostanza tragica e misteriosa del mito originario. L'ambientazione è moderna (anni Sessanta), un ospedale affollato di una grande città, un coro di malati-dementi che ripetono ossessivamente luoghi comuni e frasi fatte con effetti di nonsense, infermieri-guardiani beceri burocrati. Questo il luogo dove giungono Edipo e Antigone: lui è un uomo decaduto fisicamente, socialmente e mentalmente, che nel delirio attraversa le ragioni e le irragioni della condizione umana. La figlia adolescente che lo accompagna e accudisce è una specie di zingarella, presenza creaturale tanto ingenua quanto vitale. Con questi ingredienti Elsa Morante mette in moto una ribollente macchina linguistica che elabora i temi del dolore, della colpa, della vita e della morte nei modi estremi, primitivi e modernissimi, della vera poesia.
Le ultime sette parole di Caravaggio
Ruggero Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 66
Luglio 1610. Caravaggio appare su una spiaggia desolata accompagnato dal servo Tropea, una spalla comica che trasforma ogni dialogo in uno scambio alla Don Chisciotte e Sancho Panza. La sete di vendetta dei suoi nemici si incarna nelle "femminote", un gruppo di zingare provenienti da tutto il Sud Italia, prezzolate per avvelenare il pittore. Caravaggio deve morire perché con la sua pittura e la sua condotta "sputò in faccia alla Chiesa e ai signori". La commedia si volge in tragedia e in un dialogo disperato con se stesso l'artista morente dipinge il suo testamento. Mescolando le parole di Caravaggio a quelle del servo e al sabba plurilinguistico delle sue assassine, Ruggero Cappuccio ha scritto una rievocazione-reinvenzione della morte del pittore immersa in un'atmosfera di delirio e di poesia, intrecciando in forma drammatica i temi dell'arte, del potere e del mito.
La chunga
Mario Vargas Llosa
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: VI-55
"La Cbunga" è la pièce di Vargas Llosa più conosciuta e rappresentata in Italia e in tutto il mondo. Nata da una costola della "Casa Verde" (dove la Chunga era un personaggio secondario), è la rievocazione della sera in cui Josefino "impegnò" la sua Meche per poter continuare a giocare a dadi nonostante avesse perso tutto. La Chunga, la padrona del bar, gli fece credito ma, in cambio, volle Meche per tutta la notte. Che cosa successe veramente in quella camera da letto al piano di sopra? Ognuno dei quattro giocatori, ancora una volta al bar della Chunga a distanza di anni, dà una versione diversa dei fatti. Meche è sparita e non può confermare né smentire. Resta soltanto, sulla scena, la materializzazione dei desideri di tutti i personaggi: una inestricabile ragnatela di ricordi e immaginazione, passato e presente, verità e menzogna che è forse la sintesi più profonda di tutta la letteratura di Vargas Llosa. Con una nuova prefazione dell'autore.
L'infinito
Tiziano Scarpa
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 77
É notte fonda, mancano poche ore agli orali di maturità. Andrea si è addormentato ripassando le poesie di Leopardi. Che gli si materializza di colpo in casa. Ha ventun'anni, tanta voglia di scappare da Recanati, e una poesia che ha cominciato a scrivere subito dopo aver fallito la fuga: L'infinito. Un giovane poeta e un aspirante deejay. I due quasi coetanei si parlano: nonostante la distanza siderale delle loro mentalità, delle esperienze e del modo di esprimersi, familiarizzano, scherzano, fanno amicizia. Andrea ricapitola come può la storia contemporanea, illustra i progressi tecnologici, fa anche le prove dell'esame dando un'interpretazione dell'Infinito che a Giacomo non sembra per niente strampalata. Ma poi irrompe in casa il ciclone Cristina, la fidanzata di Andrea, e la commedia ha una svolta imprevedibile. Li ritroveremo tutti e tre alcuni mesi più tardi. Il giovane Leopardi ha imparato a conoscere la nostra epoca e le sue illusioni: ha molto chiaro in mente che cosa farne. La pièce di Tiziano Scarpa mette in scena le ansie giovanili di ogni tempo, tra sogni e disperazione, atteggiamenti spavaldi e senso di inadeguatezza, oggi come duecento anni fa. In un ritmo drammaturgico trascinante, che tiene insieme pirotecniche battute e momenti di profonda riflessione, il fantasma di Leopardi ci fa fare i conti con quanto sopravvive della nostra tradizione culturale e con quanto è già morto del nostro presente.
Chiaro di luna e altri testi teatrali
Harold Pinter
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 177
Una raccolta di testi teatrali che venne scelta espressamente dall'autore assieme al curatore. "Un leggero fastidio", del 1958, in cui la vita di una coppia borghese viene messa a nudo dalla presenta di un vagabondo che vende fiammiferi dietro la loro bella casetta; "Una serata fuori", dell'anno seguente, dove viene descritto un momento della vita di un figlio vittima della madre possessiva e petulante con cui vive; "Voci di famiglia", del 1980, che tratta nuovamente, ma da un'ottica epistolare, della relazione diffìcile tra madre e figlio; "Una specie di Alaska", del 1982, sulla falsariga del notissimo libro "Risvegli" di Oliver Sacks, che racconta della terribile uscita di Deborah da un coma durato trent'anni; "Victoria Station", dello stesso anno, incentrata sul surreale dialogo tra un centralinista e un tassista in giro per la città; e infine "Chiaro di luna", del 1993, che segnò il ritorno di Pinter al teatro "classico" dopo quasi dieci anni.
Tutte le tragedie. Testo greco a fronte
Eschilo, Sofocle, Euripide
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 3104
Frutto di oltre dieci anni di lavoro, questa edizione di tutta la tragedia greca con testo a fronte, la prima a essere realizzata interamente da un unico curatore, insieme poeta e filologo, consente di cogliere con sguardo unificante la fulgida stagione della tragedia ellenica che vide fiorire il genio creativo di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Viene così restituita al lettore moderno, in tutta la sua feconda inattualità, una delle culminazioni dell'arte sapienziale e iniziatica del nostro Occidente, capace di riverberare la spiritualità orfeodionisiaca eleusina nella sua dimensione essoterica: in maniera esplicita, attraverso tragedie vistosamente iniziatiche come Baccanti, Oresteo, Alcesti, Edipo re ed Edipo a Colono; e in maniera indiretta, grazie alla forma apollodionisiaca dell'opera drammatica nella sua espressione scritta. Forma che a sua volta rinvia alla struttura stessa del théatron, che è luogo sapienziale in cui si contempla (theàomai) il gioco delle passioni con empatia e distacco. Con il greco a fronte i capolavori dei tragediografi a noi pervenuti brillano nella lingua in cui furono composti, e consentono di restituire con sufficiente approssimazione la phoné originaria in cui furono pronunciati: nel rito consacrato a Dioniso, alla luce del sole ellenico, sotto lo sguardo della collettività riunita nel nome del dio dell'ebbrezza e della contemplazione.
Caino
Mariangela Gualtieri
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 103
"La parte di Genesi che riguarda Caino è cangiante, misteriosa, piena di silenzi, sottile nel suggerire i possibili doppi: agricoltura e pastorizia, erranza e stanzialità, azione contemplazione, razionalità animalità, e insomma piena di attrazioni tematiche. Mi sono tenuta a una certa distanza dalla pagina biblica, lontana da qualunque tentativo esegetico, attratta piuttosto dal silenzio che regna intorno alla figura di Caino e dalla potenza di questa icona: si staglia solissimo in un deserto abbagliante, a muso duro, con un fratricidio che pesa sulle spalle, la maledizione della terra, la lontananza dal volto della divinità. E poi eccolo dare inizio, con la costruzione della prima città, alle nere arti della tecnologia - rese nere più che altro dallo smarrimento dell'etica che non ha seguito l'immenso sviluppo tecnico. [...] L'enigma del male, il mysterium iniquitatis, è un fondale che non possiamo non indagare, anche se non siamo capaci dell'immensa apnea che richiede. Questo è il mio primo tentativo, ancora impregnato dell'ombra che ho cercato di attraversare, colpita dalla reticenza di questo tema ad avere una parola definitiva. Non la si potrà mai pronunciare, per fortuna. Nessuno la possiede per intero: chi ha creduto di possederla ha troppo spesso seminato dolore. Io ho potuto solo balbettare." (Dall'introduzione dell'autrice)
Ti ho sposato per allegria
Natalia Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 65
Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida estrazione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare; mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po' svitata ma simpatica. Pietro ha invitato a pranzo per l'indomani sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti lo stato di fatto, smettendola di crucciarsi. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale. "Se i primi due atti sono dei responsori, il terzo è una sarabanda, uno scioglilingua, un gioco dei quattro cantoni eseguito su trapezi da circo, una sciarada incatenata dove brillano tutti i tormentoni innescati fino a quel punto, come nella migliore tradizione della farsa, della pochade. Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l'ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell'età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un'età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono" (Domenico Scarpa).

