Mursia: Testimon. fra cron.e storia.II guerra mon
Einer von Millionen. Ferdinand la mascotte della Leibstendarte
Francesco Paolo D'Auria
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 572
I dittatori, le guerre e il piccolo re. Diario 1925-1945
Enrico Caviglia
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 634
Una testimonianza lunga oltre vent'anni, che attraversa uno dei periodi storici più drammatici del nostro Paese. Enrico Caviglia è un osservatore lucido, attento e un narratore arguto, spesso spassoso, con un gusto che oggi si direbbe del "gossip". Sono resoconti autorevoli che ricostruiscono una grande pagina di Storia, popolata da personaggi ed eventi che segneranno un'epoca: Mussolini e Hitler, gli attacchi a Badoglio, i giudizi su Vittorio Emanuele III e Casa Savoia. E poi le leggi razziali, l'entrata in guerra e i suoi tentativi per convincere Mussolini a restare neutrale. Infine la caduta del fascismo e la sua mancata nomina alla guida del governo. Il re gli preferì Badoglio ma dopo la fuga del sovrano e del Primo ministro, solo Caviglia restò a Roma per cercare di arginare il caos.
Al tempo di Tambroni. Genova 1960: la Costituzione salvata dai ragazzi in maglietta a strisce
Annibale Paloscia
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2010
pagine: 204
Un giornalista contro Hitler. Fritz Michael Gerlich
O. Dallera, I. Brandmair
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2008
Currahee! Lo sbarco in Normandia
Donald Burgett
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2007
pagine: 216
Balvano 1944. I segreti di un disastro ferroviario ignorato
Gianluca Barneschi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2005
pagine: 290
Nelle prime ore del 3 marzo 1944, a Balvano, in provincia di Potenza, più di 600 persone morirono in un incidente ferroviario: il più grave della storia. Incredibile è la maniera nella quale questa tragedia che ha avuto molti responsabili è stata ignorata dalla memoria collettiva. Indagini sbrigative, censura militare e ragion di Stato congiurarono per una quasi completa rimozione dell'accaduto. Ad alcune tra le famiglie delle vittime, dopo lunghe vicende giudiziali, fu riconosciuta una modesta indennità, ma il loro desiderio è sempre stato quello di un'adeguata conoscenza e di un doveroso ricordo del dramma vissuto. E invece quella di Balvano fu una strage con molti responsabili e nessun colpevole, con l'aggravante di essere ignota ai più.

