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Quintetto nella forma classica. Per 2 violini, viola, violoncello e pianoforte

Quintetto nella forma classica. Per 2 violini, viola, violoncello e pianoforte
Titolo Quintetto nella forma classica. Per 2 violini, viola, violoncello e pianoforte
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Musica
Collana I tesori della scuola musicale napoletana, 3
Editore La Scuola di Pitagora
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 136
Pubblicazione 05/2025
ISBN 9791256130092
 
40,00

 
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Antonio Savasta (1873-1959) compose nel 1906 la sua prima opera, Vera, su libretto di G. B. De Seta, curata da «Ricordi», che ottenne un buon successo al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Nel 1910 fu la volta del poema sinfonico di ispirazione carducciana Jaufré Rudel, eseguito al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1918. Nel 1915 Savasta successe al suo insegnante D’Arienzo nella cattedra di composizione del Conservatorio napoletano. In questo periodo videro la luce l’opera Galatea (1915-16), su libretto di G. Di Stefano e G. Villaroel, le Tre Liriche su versi di Giovanni Pascoli (Ricordi, 1919), il Notturno per pianoforte e il Preludio per orchestra. Intensificò la sua attività didattica e compositiva dopo essere stato nominato vice-direttore del Conservatorio di Napoli, mentre nel 1925 venne nominato direttore del Regio Conservatorio di Palermo nel quale tenne anche la cattedra di composizione, dando vita a una “scuola savastiana” presso la quale si formarono, tra gli altri, il musicologo catanese Francesco Pastura e il direttore d’orchestra e compositore palermitano Ottavio Ziino.
 
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