Socrates: Luminol
La marcatura della regina
Giovanni Di Giamberardino
Libro: Libro in brossura
editore: Socrates
anno edizione: 2012
pagine: 190
Una donna morta in un cassonetto: sgozzata, completamente nuda, marcata; siamo in una traversa di via Nomentana, a Roma, davanti all'ambasciata afghana. A partire da questa macchia si snodano le 24 narrazioni de "La marcatura della regina". Una storia per ogni ora della giornata: uno spazzino e un tassista, una cameriera e una giornalista, un prete e una prostituta, un immigrato e una bambina. Normali, banali esistenze, ombre anonime tra la folla. Unica dorsale l'evolversi del caso d'omicidio: tutti i protagonisti infatti risultano in qualche modo collegati alle indagini, come se condividessero una storia comune di cui però non riescono a partecipare appieno. Sono comparse l'uno nella vita dell'altro, intrappolati assieme nelle celle che di giorno in giorno si trovano a costruire. Come tante piccole api.
Aspetta primavera, Lucky
Flavio Santi
Libro: Libro in brossura
editore: Socrates
anno edizione: 2007
pagine: 143
Tra Bianciardi, Fantozzi e Arturo Bandini. Fulvio Sant è l'evoluzione targata Terzo Millennio dell'intellettuale dalla vita agra del noto libro di Bianciardi. L'unica cosa che sa fare bene è scrivere e con la scrittura fa qualsiasi cosa (traduzioni, libri in proprio, saggi, articoli, corsi all'università ecc.), pur di campare, tra stenti economici, bollette pagate per un soffio, in un mondo senza più progetti, passioni, dove ogni valore è ridotto a pura merce di scambio. L'industria culturale per cui lavora è un mercato delle vacche, popolato da personaggi grotteschi e senza scrupoli. Anche a livello personale la sua vita è complicata: diviso tra due donne, la moglie e l'amante. Fulvio è spaesato, gli sembra di avere la testa sotto terra come uno struzzo e non gli resta che rifugiarsi in una personalissima droga di sua invenzione: l'aerosol con qualunque sostanza gli capiti a tiro. Una riflessione spiazzante sul Potere. Il ritratto crudo e lacerato della prima generazione di operai-intellettuali. Senza soldi, senza futuro e senza nulla da perdere e da rimpiangere.

