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Libri di Franco Bassanini

Regioni sì, ma non così. Riflessioni e proposte in memoria di Valerio Onida

Regioni sì, ma non così. Riflessioni e proposte in memoria di Valerio Onida

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2025

pagine: 448

Cinquant'anni fa, quando nacquero le Regioni a statuto ordinario, era diffusa la speranza che avrebbero contribuito a migliorare il funzionamento dell'amministrazione, l'efficienza dei servizi pubblici, la qualità della vita e il benessere degli italiani. Che il decentramento di molte decisioni avrebbe favorito la partecipazione dei cittadini e avrebbe consentito di meglio adattare quelle decisioni alle caratteristiche delle realtà territoriali e delle comunità locali di un paese plurale come il nostro; e avrebbe così contribuito al consolidamento della nostra democrazia. Molte di quelle speranze sono state deluse. Tra luci e ombre, prevalgono spesso le ombre. Molti si chiedono così se il regionalismo non abbia fatto il suo tempo; se il tempo nuovo, quello delle emergenze e delle sfide globali, non esiga il ritorno al centralismo. Nel solco dell'insegnamento di Valerio Onida - che alla riforma regionale ha dedicato ricerche che resteranno nella storia del diritto pubblico - noi pensiamo che non sia così. Ma che occorra ripensare radicalmente il nostro regionalismo, che ha smarrito nella sua attuazione l'originaria ispirazione costituzionale, quella del regionalismo cooperativo basato sui principi di solidarietà e di leale collaborazione. Anziché fare sistema, ceti politici e burocrazie nazionali e regionali hanno finito per contendersi (o spartirsi confusamente) poteri e competenze: prigionieri gli uni di un mai rimosso centralismo, gli altri di una logica conflittuale e autoreferenziale. Il regionalismo cooperativo va, naturalmente, reinventato per adattarlo alle grandi trasformazioni che stiamo vivendo. Raccogliamo in queste pagine le nostre prime riflessioni su ciò che, in quest'ottica, deve essere fatto (e deve essere cambiato). Per avere, alla fine, Regioni ben funzionanti in uno Stato ben funzionante.
38,00

Telecomunicazioni: una politica industriale per la doppia transizione

Telecomunicazioni: una politica industriale per la doppia transizione

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2025

pagine: 192

Il sistema delle comunicazioni elettroniche è notoriamente un fattore decisivo per la crescita e la competitività di un paese, ma anche per la sua coesione sociale. Oggi deve misurarsi con la sfida della transizione digitale, che sta modificando radicalmente le domande (esigenze, bisogni, servizi) alle quali il sistema delle infrastrutture di TLC deve far fronte, ma anche le tecnologie che lo configurano; e deve misurarsi con l'altra grande «rivoluzione», la transizione ecologica, che per esso presenta rischi (il crescente consumo di energia degli apparati elettronici) ma anche straordinarie opportunità. La ricerca analizza dunque il ruolo primario delle TLC come abilitatore tecnologico di entrambe le transizioni. Fornendo connettività, le TLC costituiscono l'infrastruttura fondamentale dell'ecosistema digitale; e consentono lo sviluppo di una vasta gamma di tecnologie e servizi necessari per accelerare la transizione ecologica. Ma in Europa (e soprattutto in Italia) il settore delle TLC soffre di una crescente crisi di sostenibilità economica e finanziaria delle sue imprese (e perfino del loro modello di business), che rischia di sfociare nel fallimento di un intero mercato e rende comunque difficile assicurare gli ingenti investimenti che sono necessari. La ricerca analizza i fattori che hanno prodotto la crisi: fattori endogeni, come le politiche pubbliche e le strategie delle imprese, ed esogeni, a livello macroeconomico e geopolitico. Ma le infrastrutture di TLC non rappresentano un optional. La crisi di questo settore non può essere subita passivamente come è avvenuto per altri settori produttivi. Va fronteggiata - oltre che con una ristrutturazione delle imprese e del loro business model - con efficaci politiche industriali, europee e nazionali. La ricerca ne delinea i contorni e suggerisce una serie di misure utili per rilanciare gli investimenti e assicurare i servizi necessari per tradurre la rivoluzione digitale in una realtà effettiva per tutti.
18,00

Comunità intermedie, occasione per la politica

Comunità intermedie, occasione per la politica

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2024

pagine: 424

"Nessuno potrebbe mai negare che i partiti politici continuino ad avere un ruolo importante nelle democrazie contemporanee. Non è neanche il caso di discuterne. Il punto è che hanno perso il ruolo di veicolo della partecipazione dei cittadini all'elaborazione delle politiche che nelle istituzioni troveranno sbocchi e forme. Esiste dunque ancora, magari per altri canali, la partecipazione politica? Riesce, in questi altri modi, a mantenere vivi i tessuti coesivi di cui una democrazia ha bisogno? E se non ci riesce, cosa fare per ricostituirli? C'è un ruolo, in tutto questo, per le comunità intermedie, alcune delle quali, in primis il Terzo settore, sono ben più vive dei partiti? Se c'è, in quale rapporto con gli stessi partiti?" (dall'Introduzione di Giuliano Amato).
38,00

Costituzione: quale riforma? La proposta del governo e la possibile alternativa

Costituzione: quale riforma? La proposta del governo e la possibile alternativa

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2024

pagine: 140

La democrazia italiana non gode di buona salute: lo dimostrano il crescente astensionismo e la diffusa sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Ma il problema non è solo quello della stabilità dei governi. Le sfide della nostra epoca (il cambiamento climatico, le migrazioni di massa, la competizione economica e tecnologica, l’invecchiamento della popolazione, le guerre ibride) richiedono scelte coraggiose e lungimiranti che solo governi stabili possono fare. Ma vincere queste sfide richiederà da tutti sacrifici impegnativi: dunque occorre anche che queste decisioni siano assistite da un largo consenso popolare e siano sentite come legittime dalla gran parte della popolazione, in modo che la loro attuazione possa contare sul concorso convinto dei cittadini, dei corpi intermedi e delle imprese. Occorre anche, dunque, ripristinare la rappresentatività delle istituzioni e riattivare o reinventare gli strumenti della partecipazione democratica. La proposta di riforma del Governo italiano non risolve questi problemi, anzi li aggrava. Concentra tutti i poteri in capo al premier, senza i contrappesi che bilanciano i sistemi presidenziali; indebolisce il ruolo di garanzia ed equilibrio del Presidente della Repubblica; rende il Parlamento ancor più succube del Governo; contrasta con i principi supremi di democrazia e stato di diritto che neppure una riforma costituzionale può violare. Questo piccolo libro, prodotto della riflessione collegiale di molti dei più autorevoli costituzionalisti italiani, non si limita però ad un’analisi critica del progetto del Governo. Delinea anche un progetto di riforma alternativo, basato sull’esperienza delle democrazie europee. In questo progetto, la stabilità del governo è accompagnata dalla difesa del ruolo di garanzia del Capo dello Stato, dal rilancio del Parlamento, dalla riconsegna ai cittadini del potere di scegliere i parlamentari, dal recupero degli strumenti della partecipazione democratica. Non affossa, ma rilancia la democrazia italiana.
12,50

Energia. Governare la transizione

Energia. Governare la transizione

Pippo Ranci

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2023

pagine: 104

Era partita con ambizione e speranza, la transizione ecologica del sistema energetico. La pandemia aveva offerto all’Unione europea l’occasione per imprimere un’accelerazione, mettendo a disposizione dei PNRR fondi europei importanti, senza lacci, con l’unico vincolo di finanziare investimenti veri, pertinenti e programmati. Ma poi è arrivata la Russia, con l’aggressione dell’Ucraina e, fatte le debite proporzioni tra una tragedia e una scomodità, con il problema della dipendenza dal suo gas, da cui liberarsi al più presto. È stato necessario revisionare tutto. La solidarietà europea, messa a dura prova, ha tenuto. Ma si vede il gran lavoro da fare per poter parlare di un mercato comune. Una vera politica energetica comune non abbiamo mai preteso di averla: ora sappiamo che va costruita in fretta, questione di vita o di morte (economica). Occorre un disegno per gli anni prossimi, che non saranno facili: rinnovabili da accelerare, combustibili da selezionare nel periodo di transizione, emissioni da abbattere per vie economicamente sensate, reti da rifare, regolazione da ri-tarare, nucleare che pone rischi diversi da quelli su cui bisticciamo. La ricerca ferve, le innovazioni ci sono, il futuro sarà diverso dalle previsioni di oggi. Forse in meglio, speriamo. Purché non facciamo troppi errori. Questo libretto aiuta a capire che cosa sta avvenendo, che cosa si può fare, che cosa non si deve fare. In termini scientificamente precisi, ma in modo accessibile anche ai non addetti ai lavori. Nota introduttiva di Franco Bassanini e Pippo Ranci.
15,00

Piattaforme digitali e servizi di pagamento

Piattaforme digitali e servizi di pagamento

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2023

pagine: 440

Le tecnologie digitali stanno trasformando interi settori dell’economia ed hanno riflessi rilevanti sulla società ed i sistemi democratici. Il settore finanziario, ed in particolare il mercato dei servizi di pagamento, rappresenta un esempio delle potenzialità innovatrici delle tecnologie digitali: intelligenza artificiale e machine learning, soprattutto. La ricerca condotta da Astrid-LED, coordinata da Claudio Giannotti ed Antonio Perrucci, con il concorso di esperti di diverse discipline e di manager di importanti aziende del settore, esamina i diversi profili della relazione tra tecnologie digitali e sistemi di pagamento: economia, finanza, tecnologia, mercato e concorrenza, regolazione. Il quadro che emerge è di un processo di transizione digitale tuttora in corso, per cui non è possibile – almeno ora - individuare con esattezza l’evoluzione finale degli assetti di mercato e concorrenziali dei sistemi di pagamento. Di certo, è già mutato il panorama competitivo, con il ruolo assunto dalle grandi piattaforme digitali e dalle nuove forme di impresa (Fintech, Neobank, Techfin). Nella dimensione della platform economy, si stanno modificando le catene del valore, i modelli di business e di servizio. Emerge, tra l’altro, il mismatch tra il valore dei pagamenti digitali per “coloro che li utilizzano” (la clientela retail che paga e i merchant che incassano) e per “coloro che li offrono” (le imprese del settore, differenti per caratteristiche, dimensione e natura). Nel processo di trasformazione digitale, la regolazione assume una funzione di rilievo, a diversi livelli: settoriale (Digital Finance Package), orizzontale (la disciplina delle piattaforme digitali), in materia fiscale e tributaria, con riguardo innanzitutto alla disciplina delle esenzioni.
55,00

Industria dei microchip. La strategia dell'Europa nella competizione internazionale

Industria dei microchip. La strategia dell'Europa nella competizione internazionale

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 196

I microchip sono una componente strategica di molte produzioni manifatturiere: l’automotive e l’elettronica di consumo, in primo luogo. La pandemia, prima, la guerra in Ucraina, ora, hanno evidenziato la difficoltà se non l’impossibilità dell’industria dei microchip di soddisfare l’incremento – senza precedenti – della domanda. Non si tratta, quindi, di una crisi ciclica: siamo di fronte ad un passaggio “epocale”, che richiede misure eccezionali da parte delle imprese, ma anche degli Stati. E così Intel ha destinato 80 miliardi di dollari agli investimenti nei Paesi europei (un esempio concreto del modello di friendshoring evocato di recente da Yanet Jellen); e finanziamenti per diverse decine di miliardi di dollari sono stati stanziati o almeno programmati da Stati Uniti, Cina, Europa, ma anche da Corea del Sud e Giappone, per sostenere le rispettive industrie nazionali e, al tempo stesso, garantirsi una maggiore indipendenza dalle importazioni (l’autonomia strategica). Anche in questo, come in altri settori strategici, emergono i limiti della teoria economica dominante fino a qualche anno fa, che confinava l’intervento dello Stato alla definizione delle regole e alla tutela della concorrenza: anche in questo settore, è stato giocoforza recuperare la politica industriale. E l’Europa? L’Europa ha da poco deciso di giocare un ruolo da protagonista nell’industria dei microchip, attivando diversi strumenti, da ultimo lo European Chips Act. Nel contesto europeo, l’Italia ha alcuni indubbi punti di forza, ma deve investire di più nelle nuove tecnologie che stanno trasformando il settore. Astrid-LED, con il contributo di alcuni dei maggiori esperti del settore, ha dedicato un seminario all’analisi dei problemi attuali dell’industria dei microchip e alla definizione di misure di politica pubblica atte a sostenere la competitività europea ed italiana in questo settore; competitività necessaria non soltanto per il crescente ruolo che i microprocessori hanno nella catena del valore di molte produzioni tecnologicamente avanzate, ma anche per sempre più evidenti ragioni di sicurezza nazionale. Prefazione di Franco Bassanini.
18,50

Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani

Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2021

pagine: 424

Come sta cambiando la partecipazione degli italiani alla vita pubblica e alla vita sociale del Paese? Che cosa ha determinato la profonda crisi che realtà quali enti del Terzo settore, associazionismo, soggetti di rappresentanza, autonomie funzionali, affrontano da tempo in Italia? Quale impatto ha avuto la pandemia sul desiderio di aggregarsi in comunità di base e corpi intermedi? La ricerca, alla quale hanno lavorato alcuni dei più autorevoli esperti italiani, propone una mappatura inedita del vasto e differenziato arcipelago delle comunità intermedie, per capirne l'identità, il ruolo e le prospettive. Sullo sfondo le radicali trasformazioni che investono il contesto mondiale, con la frammentazione, la precarizzazione, l'atomizzazione che lo caratterizza. Il tutto, unito alla pervasività delle nuove tecnologie, favorisce rapporti immediati e diretti tra individui, e tra individui e poteri, abolendo le barriere spazio-temporali e scavalcando le tradizionali forme di aggregazione e di intermediazione. La ricerca si interroga inoltre sul ruolo che, in questo contesto, le comunità intermedie saranno chiamate a giocare in un prossimo futuro. Emergono nitide le ragioni per ritenere che la rivitalizzazione e il rilancio della complessa trama dei corpi intermedi siano condizioni indispensabili per superare la crisi di legittimazione e rappresentatività del nostro sistema politico-istituzionale e per fare fronte alle esigenze di sostenibilità che il sistema globale sta ponendo in modo sempre più incalzante.
30,00

Il futuro del 5G. Mercato ed evoluzione tecnologica

Il futuro del 5G. Mercato ed evoluzione tecnologica

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 256

La rivoluzione digitale ha investito ogni area dell’economia e della società, in Italia come negli altri paesi industrializzati. Uno dei passaggi cruciali, al fine di cogliere tutte le opportunità della trasformazione digitale, è la transizione alla tecnologia 5G, nella quale l’Italia è impegnata, insieme agli altri membri dell’Unione europea; ad essa sono affidate grandi aspettative per la possibilità di migliorare le performance del sistema produttivo e la disponibilità di servizi innovativi per gli utenti, le imprese, la Pubblica amministrazione e i cittadini. Cosa rappresenta questo salto tecnologico alla rete di quinta generazione? Come può modificare il nostro sistema produttivo e i nostri modelli di vita e di consumo? Quali sono le politiche pubbliche necessarie per accelerare la transizione alla tecnologia 5G? Alcune risposte a tali domande sono contenute in questo volume, che raccoglie i risultati di un gruppo di ricerca Astrid-LED coordinato da Maurizio Dècina e Antonio Perrucci. Nel Capitolo introduttivo del libro sono riassunti i fattori che determinano il carattere breakthrough del 5G rispetto alle precedenti generazioni radiomobili e la portata delle innovazioni di natura tecnologica e architetturale che ne derivano; nella Parte I, è approfondito l’impatto davvero senza precedenti del 5G sui modelli di business e quindi sull’offerta e il consumo di una gamma assai ampia di servizi innovativi e, in conclusione, nella Parte II sono esaminate le sfide che ne derivano per le politiche pubbliche, con particolare attenzione alla regolazione, alla politica industriale, ai più recenti interventi in materia di golden power e cybersecurity. Prefazione di Franco Bassanini. Postfazione di Pietro Guindani.
33,00

Lo Stato promotore. Come cambia l'intervento pubblico nell'economia

Lo Stato promotore. Come cambia l'intervento pubblico nell'economia

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2021

pagine: 321

Il mutamento del ruolo dello Stato è uno dei fenomeni più rilevanti del nostro tempo, ma dei meno studiati con metodo scientifico. Questa ricerca comincia a esplorare le forme e gli strumenti dell'intervento pubblico nell'economia sviluppatisi per superare le due crisi di questi anni e per fronteggiare le grandi trasformazioni che stanno cambiando il mondo (la globalizzazione, la trasformazione digitale, la riconversione ecologica). Le due crisi hanno prodotto effetti devastanti sulla vita individuale e collettiva, sui livelli di benessere, sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. L'uscita non sarà un ritorno alla «normalità» del passato, ma comporterà innovazioni sostanziali nel funzionamento dei sistemi economici e sociali e forse anche delle relazioni interpersonali. È tramontata l'idea che lo Stato debba limitarsi ai ruoli del regolatore e del fornitore dei servizi pubblici essenziali. Accanto allo Stato regolatore e allo Stato garante dei diritti e dei beni comuni, si chiede l'intervento dello Stato «protettore», dello Stato «garante», dello Stato «promotore» dell'innovazione, dello Stato «investitore», dello Stato «imprenditore» o «gestore», dello Stato «salvatore» di imprese sull'orlo del fallimento, dello Stato «doganiere» rispetto a investimenti esteri «predatori». Due sono i rischi da evitare: quello di avviare un processo di illimitata estensione dell'intervento pubblico, sacrificando benefici e opportunità offerte da mercati liberi e aperti; e quello di adottare politiche miranti a contenere il cambiamento, invece che a governarlo e indirizzarlo verso nuovi modelli capaci di cogliere le opportunità delle trasformazioni in corso e di mitigarne i rischi. Politiche industriali ben temperate possono rafforzare l'economia di mercato e la libertà di impresa, politiche mal congegnate possono seriamente vulnerarle. Il confine fra le une e le altre non è avvertibile senza un'approfondita analisi e una ponderata valutazione degli effetti di sistema delle politiche ipotizzate.
25,00

Iniziativa economica pubblica e società partecipate

Iniziativa economica pubblica e società partecipate

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2019

pagine: 182

Il volume raccoglie i primi risultati di una ricerca sui problemi sorti in sede di applicazione del Testo Unico sulle Società a partecipazione pubblica (d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175), rilevando che le intenzioni dichiarate del legislatore si sono realizzate solo in parte e che il quadro normativo in materia di imprese pubbliche continua ad essere affetto da incertezze e incoerenze. In particolare, la scelta legislativa di ridurre il numero di società in mano pubblica, mediante i piani obbligatori di razionalizzazione e l'introduzione di limiti molto stretti alla possibilità di costituire nuove imprese pubbliche, è stata indebolita dall'introduzione di una serie molto ampia di deroghe, in buona parte già inserite (anche con emendamenti successivi) nel corpo del T.U.S.P., e in altra parte contenute in leggi successive (dalla legge di bilancio 2019 fino al recente "decreto Crescita"). Un'altra scelta fondamentale di politica legislativa del T.U.S.P. è stata quella di affermare l'applicabilità alle società in mano pubblica delle norme di diritto privato, fatte salve eventuali deroghe tassativamente stabilite dallo stesso T.U. In realtà, queste deroghe sono, già nel corpo del T.U., numerose e incisive. Sul piano sistematico riesce difficile applicare in modo rigoroso il principio di tassatività delle deroghe e si ripropongono numerosi problemi di interferenza fra norme di diritto privato e norme di diritto amministrativo, nella disciplina delle società in mano pubblica. I contributi raccolti nel volume sono, per lo più, critici nei confronti delle scelte del legislatore: sono messi in evidenza i limiti dell'impostazione "liberistica" della legislazione dell'ultimo decennio (culminata nelle scelte di principio del T.U.S.P.), incline a configurare l'impresa pubblica, in quanto tale, come un'eccezione ai principi di buon funzionamento dell'economica di mercato. Ma sono evidenziati anche i limiti della legislazione più recente successiva al T.U.S.P, caratterizzata da striscianti nostalgie "dirigistiche".
20,00

Più credito per tutti? Vent’anni del Fondo di garanzia PMI, tra passato, crisi Covid e futuro

Libro

editore: Ecra

anno edizione: 2023

pagine: 236

Con la legge 662 del 1996 è stato istituto il Fondo di Garanzia per le PMI. Soprattutto negli ultimi dieci anni, tra pandemia e crisi economica, il Fondo ha ricoperto un ruolo fondamentale per favorire l’operatività delle Piccole e Medie Imprese che, come noto, rappresentano l’ossatura del sistema produttivo italiano. Il volume, curato da Stefano Cocchieri, Alessandro Messina e Leonardo Nafissi, ci presenta il Fondo, uno strumento finanziario ideato per aiutare le imprese e i libero professionisti, garantendo la loro solvibilità, a ottenere un finanziamento da una banca. Nella prima parte, con l’esposizione di fatti, analisi e dati, sono esaminati la situazione creditizia attuale e il ruolo decisivo ricoperto dal Fondo nella politica economica italiana insieme ai Confidi. Nella seconda parte, anche attraverso importanti contributi di esperti in materia, sono riportate alcune proposte affinché la garanzia dello Stato continui a essere al servizio dello sviluppo economico, dell’inclusione finanziaria, del sostegno alle imprese più vulnerabili, ottimizzando le risorse pubbliche e quelle private. Prefazione di Franco Bassanini.
25,00

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