Musica
Fryderyk Chopin. La musica
Giovanni Bietti
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 352
Fryderyk Chopin è senza dubbio uno dei musicisti più grandi e più amati di ogni epoca, ma è anche uno dei più misteriosi. La sua musica è coinvolgente e riservata, immediata e raffinatissima: un’arte meravigliosamente paradossale, nella quale l’improvvisazione, il gesto estemporaneo, ha un ruolo centrale e, tuttavia, dà sempre l’impressione di essere rigorosamente calcolata. Per sua natura sfugge all’analisi e si ribella a ogni tentativo di spiegazione puramente razionale. Giovanni Bietti ci porta dentro la sua musica mostrandone tanto la libertà espressiva quanto i meccanismi costruttivi e le fonti di ispirazione – lo sviluppo del pianoforte romantico, l’amore per l’opera italiana, l’influenza della musica popolare polacca, l’ambiente ‘privato’ e rarefatto dei salotti ottocenteschi. Il libro si apre individuando le categorie interpretative della musica chopiniana, per poi ricostruire il contesto storico e sociale in cui il musicista visse e lavorò. Si entra così nel vivo della musica evidenziando le caratteristiche del suo linguaggio, per arrivare, infine, all’opera, ai diversi generi – Preludi, Studi, Mazurke, Polacche, Ballate, Scherzi, Notturni, Valzer, Sonate, Concerti – che Chopin esplorò offrendoci alcune tra le espressioni artistiche più alte nella storia della nostra cultura. In chiusura, un’ampia intervista al pianista polacco Krystian Zimerman, interprete chopiniano di riferimento. È lo sguardo di un grande artista e ci svela un modo diverso, vivo, partecipe, di interpretare la musica di Chopin.
Cose spiegate bene. La musica che gira intorno
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 280
Ci sono gli appassionati di musica, ci sono i «fan», ci sono quelli a cui la musica piace, quelli a cui piace un po’ ma senza gran trasporto, quelli che la ascoltano passivamente quando ce l’hanno intorno, ci sono anche gli indifferenti alla musica e quelli a cui dà persino fastidio. Questo numero di COSE Spiegate bene è per tutti quanti: perché sulla musica ci sono migliaia di storie da conoscere e di faccende da imparare. Racconta grandi o piccoli eventi con grandi e piccole storie (Woodstock, la foto dei Beatles a Abbey Road, un incendio che distrusse molte registrazioni originali), descrive strumenti musicali e aziende che li producono, ma anche il funzionamento dell’industria musicale e come si è modificata con l’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni, tra il ruolo di Spotify e quello della musica dal vivo. Come cambia il nostro rapporto con la musica e come cambia la musica stessa. E poi il lavoro dei dj, la musica classica che sappiamo tutti, il canto delle balene e degli uccelli, e alcune canzoni e musicisti unici e speciali, che tuttora canticchiamo. Con testi di Maurizio Blatto, Dalia Gaberscik, Nicola Savino, Paola Turci e della redazione del Post. A cura del Post, Nicola Sofri e Stefano Vizio. Illustrazioni di Nishant Choksi.
Breve storia eretica della Musica Classica
Alessandro Baricco
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Così la Prima Musica insegnò a vivere in armonia con la Natura, accogliendone mitemente i doni. La Musica del Disordine rivendicò alla disarmonia dell’umano il diritto di proprietà dei suoni. E la Musica Classica fondò su quel diritto la sua ambizione a fare del mondo un giardino. Possiamo riconoscerci in ognuna di quelle tre visioni – o menzogne. Per quale cammino gli uomini sono arrivati a produrre i capolavori della Musica Classica, e attraverso quali avventure, prodezze ed errori? Usando quali mappe? “In principio era il mistero, e questo dà un senso a tutta la storia. I suoni – erano un mistero.” Agli antichi sembravano fuochi fatui, segni del divino, imprendibili e impossibili da classificare; secoli dopo altri pensarono invece a un materiale piuttosto grezzo presente in natura, che gli uomini potevano conquistare, plasmare, usare per pronunciare se stessi. Seguendo questa oscillazione fra armonia del Cosmo e paesaggio degli umani, fra perfezione e caos, Alessandro Baricco racconta in modo inedito, eretico, la conquista dei suoni: una storia europea, di musici europei. Un’impresa epica. Seguito ideale e in maggiore dei suoi Seminari della Tempesta – Quel che stavamo cercando e La Via della Narrazione –, proprio come I barbari e The Game, questa Breve storia eretica della Musica Classica trasforma una materia tradizionalmente colta in un racconto affascinante e comprensibile a tutti. “È una danza – comprenderla significa danzarla.”
E l'artista parlò alla rockstar
David Bowie
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 200
"E l’artista parlò alla rockstar" è un viaggio in dieci tappe nell'universo di David Bowie, dalla primissima intervista alle ultime dichiarazioni pubbliche. È il 1964 quando il diciassettenne David Jones appare per la prima volta in televisione, in un programma della bbc, nelle vesti del portavoce della parodistica «Società per la prevenzione della crudeltà nei confronti degli uomini con i capelli lunghi». Nessuno allora poteva sapere che la sua chioma bionda avrebbe cambiato forma e colore innumerevoli volte, né che quel giovane sfrontato sarebbe presto diventato David Bowie, il più rivoluzionario musicista della sua epoca. Come una farfalla onirica che attraversa infinite crisalidi per dotarsi di ali sempre nuove, così in queste interviste possiamo osservare Bowie passare di trasformazione in trasformazione anno dopo anno: dai suoi iconici alter ego – l'androgino Ziggy Stardust, l’enigmatico Aladdin Sane, l'algido Duca Bianco – agli incontri con artisti del calibro di Andy Warhol e Tracey Emin; dalle collaborazioni con gli stilisti Kansai Yamamoto e Alexander McQueen ai ruoli da attore in film come l’oscuro Fuoco cammina con me di David Lynch o il fiabesco Labyrinth. In queste pagine Bowie si concede con intelligenza e onestà, toccando argomenti intimi come il rapporto con la moglie Iman o la paternità, e rivelandosi nell’autoritratto di un artista che ha scelto la metamorfosi come linguaggio ed espressione della propria vitalità. Perché la lezione forse più grande che ci ha lasciato è che l’unico modo per rimanere veramente se stessi è scegliere di non essere mai solamente se stessi.
Invettive musicali
Nicolas Slonimsky
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 429
"Invettive musicali" è l’irriverente campionario di «giudizi prevenuti, ingiusti, maleducati e singolarmente poco profetici» che critici autorevoli ma non sempre così illuminati hanno espresso nei confronti di grandi compositori, da Beethoven fino a Copland. Nessuno di loro è sfuggito al «rifiuto dell’insolito», o peggio, a quella cronica durezza d’orecchio che tanto spesso impedisce di riconoscere il bello in ciò che è radicalmente nuovo. Scopriamo per esempio, scorrendo le citazioni ritagliate dalle forbici erudite e affilate di Slonimsky, che la musica di Berlioz è simile «ai farfugliamenti di un grande babbuino», Un americano a Parigi «uno sproloquio ... volgare, prolisso e inutile», mentre i Cinque pezzi per orchestra di Webern sono da considerare «significativi e sintomatici quanto un mal di denti». A Brahms hanno dato dell’«epicureo sentimentale»,a Wagner dell’«eunuco demente», ad Alban Berg del «millantatore... pericoloso per la collettività»; Verdi è stato etichettato come un «signore italiano» autore di «tiritere per ottoni e piatti tintinnanti», Liszt come «uno snob uscito dal manicomio», Reger come «uno scarafaggio miope, gonfio... accovacciato su una panca d’organo». La condanna delle dissonanze è pressoché universale – a partire, nientemeno, da Chopin –, e ogni novità è immancabilmente bollata come cacofonica: quella di Bruckner è «polifonia impazzita», La mer di Debussy diventa perfidamente «Le mal de mer», e Rachmaninov viene liquidato con un perentorio «mai più!». L’irresistibile antologia di Slonimsky si legge, dunque, come un’ilare antistoria della musica, «arte in progress» per eccellenza, sempre proiettata oltre sé stessa, e oltre le regole e le comode certezze dei ‘benascoltanti’.
Tina Turner by Peter Lindbergh. Ediz. inglese, francese, tedesca
Erwin Bach
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2025
pagine: 224
Con la sua musica e la sua sconfinata passione per la vita, Tina Turner ha incantato milioni di fan in tutto il mondo e ha ispirato le stelle di domani. Peter Lindbergh è stato amico per tutta la vita della regina del rock 'n' roll e le ha scattato ritratti intimi lungo il corso di molti anni.
Sostakovic. Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Piero Rattalino
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2025
pagine: 280
Franz Schubert. L'enigma di un genio bifronte
Claudio Bolzan
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2024
pagine: 732
Tutti gli scritti di Jim Morrison. Poesie, diari, appunti e liriche
Jim Morrison
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2022
pagine: 582
"La vera poesia apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite. La poesia mi attira perché è eterna. Finché ci saranno delle persone, ci sarà gente in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Poesie e canzoni potrebbero essere le uniche cose in grado di sopravvivere a un olocausto" (Jim Morrison). Il presente volume costituisce la prima antologia integrale e ufficiale degli scritti (editi e inediti) di Jim Morrison. È una raccolta di straordinario valore documentale, che permette di scoprire la talentuosa e instancabile personalità artistica di un protagonista della musica del Novecento. La pubblicazione è l'esito di un impegnativo progetto editoriale realizzato in collaborazione con l'Estate di Jim Morrison e grazie al fondamentale appoggio di Anne Morrison, ispirata da un illuminante appunto lasciato da Jim pochi giorni prima di morire, nel luglio 1971: si intitolava Plans for a Book (Piani per un libro) e rivelava come l'inquieto artista sognasse e lavorasse con lo scopo dichiarato di pubblicare l'intera sua produzione poetica. Il risultato sono queste quasi seicento sorprendenti pagine, in cui ritroviamo poesie e canzoni già note e amate dal grande pubblico ma anche un tesoro di altri testi fra cui versi di canzoni pensate e mai registrate, appunti, racconti scritti a mano selezionati da ben ventotto agende rintracciate dopo la sua morte - oltre a centosessanta tra disegni e foto, inclusi rari ritratti di famiglia. Perché Jim Morrison è stato il leggendario frontman dei Doors, ma il suo cuore era dedito alla scrittura e lui prima di tutto si sentiva un poeta - "un grande poeta americano", come avrebbe riconosciuto e chiosato anni dopo Fernanda Pivano. Prefazione di Tom Robbins.
Il volto di Vivaldi
Federico Maria Sardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2021
pagine: 300
Questo libro è interdisciplinare: parla di pittura, di musica e di storia. Incrocia l'analisi tecnico-scientifica e stilistica dei ritratti con i dati noti o dubbi della biografia, alla ricerca di un volto vero, quello di Antonio Vivaldi, il Prete rosso, il settecentesco creatore delle Quattro stagioni e firma di una moltitudine di musiche barocche che si vanno ancora scoprendo. Chiunque segua la musica conosce il desiderio bruciante di vedere l'espressione del viso di chi compose una volta certe note che hanno attraversato secoli; e qui i primi capitoli, molto vivaci, indicano i pericoli, i falsi amici, le fuorvianti scorciatoie che l'iconografia musicale può incontrare. Così le pagine iniziali sono piene di buffi abbagli storici e divertenti paradossi che nascono quando si pretende di ricavare le informazioni biografiche e caratteriali dai tratti somatici. Nel caso del musicista veneziano è ancor più difficile scongiurare le trappole del riconoscimento, dato che Vivaldi, dopo la morte, cadde nell'oblio completo, per riuscirne solo agli inizi del Novecento. Le tracce sono quindi da districare in una serie di dipinti e disegni a lungo anonimi, e in quelli identificati solo due secoli dopo, scoperti per un puro caso e attribuiti con scarso approfondimento. Questo libro intende fare il punto della situazione: quanti e quali sono i ritratti di Vivaldi; quali quelli autentici, dubbi o mal attribuiti. Di ciascuno analizzare il contesto storico, in relazione alla sua vicenda biografica. E per la prima volta indagare chi erano quei pittori e incisori che si cimentarono con il suo volto, perché lo ritrassero, quanto erano capaci e cos'altro erano soliti fare nella propria attività: così contestualizzati quei ritratti ci parlano diversamente. Alla fine si trovano conferme di tradizionali attribuzioni e smentite di altre ritenute sicure, spuntano rarità conosciute pochissimo nonché scoperte ex novo di ritratti finora ignoti, di cui uno forse importantissimo. Perciò questi atti relativi all'effigie del Prete rosso formano un'indagine serrata, intellettualmente insidiosa, un'avventura dell'induzione e della deduzione in base a dati setacciati con precisione; limpida prova di ciò che è stato definito il «paradigma indiziario», ovvero un'anatomia di dettagli per accedere al grande fatto artistico e culturale.
Canzoni
Roberto Vecchioni
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 360
“Non è un'opera, non è un film, non è un romanzo; somiglia più propriamente a un quadro o a un racconto breve. È un'annotazione, la fotografia di uno stato d'animo, un'urgenza descrittiva che ti pulsa dentro e non puoi fare a meno di liberare. È la forma canzone”: Roberto Vecchioni parte da qui, dal “pezzo chiuso” che fin dai tempi antichi si chiama canzone e ha raccolto in sé le emozioni intime e i racconti corali dell'umanità. E poi allarga lo sguardo, percorre la lunga strada che la canzone ha compiuto nei secoli, fino ad arrivare al Novecento, al cabaret, al Club Tenco, alle “canzoni d'urgenza” scritte per altri, allo “sgattaiolare tra i sentimenti comuni” che tante canzonette portano dentro di sé ma anche al fuoco dell'ispirazione che è fatica, ossessione, amorosa dedizione. Questo libro racchiude la densissima riflessione di Roberto Vecchioni sulla canzone e sul suo inestricabile intrecciarsi con la vita, e al tempo stesso è una preziosa autoantologia dei testi più significativi di cinquant'anni di musica. Ad accompagnare la voce di Vecchioni ci sono Massimo Germini – suo storico chitarrista – e Paolo Jachia, docente di Semiotica a Pavia dove Vecchioni ha tenuto alcuni cicli di lezioni. Dentro i miti, gli inganni, gli amori di canzoni che abbiamo ascoltato con emozione impariamo a scorgere la poetica musicale e letteraria, il lavoro nell'ombra del poeta che anche quando il buio si fa fitto non rinuncia a trovare parole per cantare.
Bach e Prince. Vite parallele
Carlo Boccadoro
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 136
Due musicisti appartenenti a epoche e culture diverse, che hanno difeso la coerenza della propria visione lasciandoci in eredità capolavori in debito con il passato e capaci di tracciare il futuro. Persino chi non è appassionato di musica classica conosce e ama Bach, uno dei compositori più ascoltati al mondo, che ha commosso epoche e culture diverse. E chiunque ha ballato almeno una volta su un pezzo di Prince, che ha mescolato black music, funk, dance e pop, creando sonorità del tutto nuove e singolari. Ma cosa accomuna questi due grandi interpreti del proprio tempo? Entrambi hanno determinato autentiche svolte nella storia della musica. Che uno lo abbia fatto alla corte di sovrani e imperatori del Settecento e l'altro nell'era di Mtv, non cambia la questione, anzi è proprio ciò che la rende così affascinante.

