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Economia e management

Rivoluzione Feltrinelli. Storie di libri, persone, idee

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Santa Caterina

anno edizione: 2025

pagine: 200

Come avviene una rivoluzione? Più che un colpo di fulmine è un processo. Nel caso di Feltrinelli il processo riguarda storie, idee e persone attraverso la filiera editoriale. Autori, traduttori, editor, grafici, addetti stampa e librai convergono nei 70 anni di una casa editrice che ha segnato la cultura e l’ha sfidata, riuscendo a creare una propria identità forte. Questa raccolta di saggi mette in evidenza i vari aspetti della nascita di un libro Feltrinelli. Spiccano figure quali Banana Yoshimoto, Isabel Allende e Günter Grass, tra Bob Dylan, psicoanalisi e Živago al cinema, ma grande merito è anche delle persone nella cucina redazionale, dall’editing di Grazia Cherchi alle traduzioni di Luciano Bianciardi fino agli art director Steiner, Coppola, Noorda e Guerri che hanno contribuito al successo di collane come “Franchi narratori”, “Universale Economica” e “Kids” con la loro grafica destinata a entrare nell’immaginario del lettore. Feltrinelli è un insieme di storie, persone e «libri necessari»: soprattutto di idee che hanno oltrepassato i margini delle pagine per rivoluzionare il mondo della cultura come voleva il fondatore.
20,00

Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo

Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo

Clara E. Mattei

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 528

L’austerità, parola d’ordine degli economisti ortodossi, sembra aggravare i problemi più che risolverli. E se ne osserviamo la storia, scopriamo che è nata come baluardo del capitalismo difeso dagli economisti liberali a ogni costo, anche alleandosi al fascismo e sostenendo politiche autoritarie. Perché l’austerità non è qualcosa di nuovo né un prodotto della cosiddetta era neoliberista iniziata alla fine degli anni Settanta: per più di un secolo, governi in crisi finanziaria hanno fatto ricorso a politiche di austerity, ovvero tagli al welfare (alla scuola, alla sanità ecc.), privatizzazioni, tassazione regressiva, deflazione, repressione salariale e deregolamentazione del mercato del lavoro. Si tratta di politiche che rassicurano i creditori, ma producono effetti sociali devastanti. Oggi che l’austerità continua a imperare è urgente domandarsi: e se il pareggio di bilancio non fosse mai stato davvero l’obiettivo? L’economista Clara E. Mattei risale alle origini dell’austerità per svelarne i veri motivi fondanti: proteggere il capitalismo dalla sua crisi esistenziale, per far fronte alle contestazioni dal basso che ne stavano intaccando le fondamenta. Con una nuova prefazione dell’autrice.
16,00

Vendere libri è una cosa seria. Guida pratica per aspiranti librai e incorreggibili sognatori

Vendere libri è una cosa seria. Guida pratica per aspiranti librai e incorreggibili sognatori

Vittorio Graziani

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 180

Prima o poi succede a tutti gli amanti dei libri, in un giorno deprimente, andando in ufficio, di pensare "ora mi licenzio e apro una libreria". Se ti piace leggere, del resto, cosa c'è di meglio che lavorare circondato dagli autori che ami, sbirciando le pagine delle nuove uscite in ogni momenti di pausa, fermandosi a conversare con i lettori del quartiere? Tutti lo abbiamo pensato ma solo in pochi hanno il coraggio di mollare tutto e aprire una libreria. Vittorio Graziani, avvocato di formazione, dopo anni nel mondo editoriale ha deciso di compiere il grande passo. Dalla Centofiori di Milano, ci racconta la vita vivace di una libreria di quartiere, degli errori iniziali e dei consigli fondamentali per chi vuole inseguire questo sogno nonostante tutti continueranno a dire di lasciar perdere.
18,00

Il capitale nell’Antropocene

Il capitale nell’Antropocene

Kohei Saito

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni estremi sono sempre più frequenti, siamo chiamati a fare i conti con l’abitabilità del nostro mondo e la sostenibilità della nostra specie. Che fare quando la propria casa è in fiamme? La risposta di Saito non lascia scampo: occorre andare al nucleo, cioè al capitalismo, e lanciargli una sfida radicale. Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l’ecologismo di facciata delle aziende non costituiscono una soluzione e i piccoli gesti quotidiani dei singoli sono insufficienti. Come intuito da Marx, per evitare la rovina dobbiamo unirci: accettare l’idea che le risorse sono limitate, affrontare il problema delle diseguaglianze e rivolgerci all’essenziale, alle cose concrete, alla comunità.
13,00

L'arma economica. L’ascesa delle sanzioni come strumento della guerra moderna

L'arma economica. L’ascesa delle sanzioni come strumento della guerra moderna

Nicholas Mulder

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 544

La guerra può essere messa al bando dalla storia? E le sanzioni sono lo strumento giusto per farlo? Oppure rischiano di essere uno strumento peggiore del male che vogliono sradicare, finendo con il produrre ulteriori conflitti sempre più rabbiosi e cruenti? Ricostruendo l’uso delle sanzioni fatto dai blocchi della Prima guerra mondiale, fino allo scontro con il fascismo tra le due guerre, Nicholas Mulder utilizza un’ampia ricerca d’archivio per intrecciare storia politica, economica, giuridica e militare. Un libro importante e quanto mai attuale che getta una nuova luce sul perché le sanzioni siano oggi considerate una forma di guerra – e perché le loro conseguenze indesiderate siano così gravi.
34,00

La guerra della finanza. Trump e la fine del capitalismo globale

La guerra della finanza. Trump e la fine del capitalismo globale

Alessandro Volpi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 216

Lo scenario globale è attraversato da una dura guerra finanziaria in grado di mettere in crisi il sistema capitalistico. Da un lato del fronte troviamo i grandi fondi finanziari come Black Rock, Vanguard e State Street, i padroni del mondo, capaci finora di determinare il corso del mercato azionario. Dall’altro lato c’è invece il mondo delle criptovalute e degli hedge fund, i fondi più speculativi. Con questi ultimi si è schierato il presidente Trump con la sua amministrazione, sicuro che le criptovalute e i dazi siano l’unico modo per difendere il predominio del dollaro sull’economia mondiale. Immediatamente questa guerra ha coinvolto l’Europa, vera e propria preda ambita per la sua forte liquidità nell’ambito del risparmio, che si trova dilaniata nella scelta tra un forte riarmo che mette in discussione la spesa sociale e il welfare e il rischio di perdere l’ombrello protettivo della Nato. I paesi emergenti, raccolti nella rete dei Brics, hanno reagito cercando forme alternative alla dipendenza dal dollaro e dalla finanza occidentale. Ciò cui stiamo assistendo è un conflitto interno al capitalismo, scoppiato negli Stati Uniti e giunto in Europa, che può travolgerlo, lasciando spazio a nuovi modelli oggi sconosciuti.
16,00

Visioni della disuguaglianza

Visioni della disuguaglianza

Branko Milanovic

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 376

Nel nostro tempo sono tornate in primo piano alcune domande ineludibili che la teoria economica, fin dalle sue origini, ha posto a fondamento della sua analisi: è ‘naturale’ che gli uomini si dividano in ricchi e poveri? Esiste un criterio razionale che possa giustificare questa divisione? Quali sono le conseguenze di una distribuzione ineguale delle risorse sulla società e sul suo benessere? Qual è il livello massimo di disuguaglianza che possiamo permetterci? Branko Milanovic, uno degli economisti più originali e innovativi del nostro tempo, immagina di porre queste domande a sei dei più influenti economisti della storia: François Quesnay, Adam Smith, David Ricardo, Karl Marx, Vilfredo Pareto e Simon Kuznets. Analizzando le loro opere e il loro tempo, Milanovic traccia l’evoluzione del pensiero sulla disuguaglianza, mostrando quanto le teorie siano variate a seconda delle epoche e delle società. In effetti, sostiene Milanovic, non possiamo parlare di ‘disuguaglianza’ come di un concetto astratto dal contesto: qualsiasi analisi è inestricabilmente legata a un tempo e a un luogo particolari. Così se durante la Guerra Fredda, all’apogeo del welfare state, gli studi sulla disuguaglianza erano passati in secondo piano, oggi, con il trionfo del capitalismo neoliberale, assistiamo a una loro rinascita.
24,00

Il primo libro di economia

Il primo libro di economia

Tony Cleaver

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 328

Questo libro è un’introduzione autorevole e coinvolgente ai temi fondamentali dell’economia contemporanea. Aggiornato rispetto alle più recenti tendenze in atto nell’economia del mondo globalizzato, e prendendo in considerazione fenomeni diversi quali la recessione globale, i problemi attuali dell’Eurozona, le trasformazioni in corso nella struttura del commercio mondiale, il mercato immobiliare o valutario, “Il primo libro di economia” illustra e discute tutte le problematiche e le parole chiave della disciplina. Tra queste, il modo in cui funzionano i diversi sistemi economici, i successi e i crolli delle economie di mercato, l’impatto dei mercati emergenti sull’economia mondiale, le interazioni di prezzo, domanda e offerta, il ruolo delle banche e dell’industria finanziaria, le condizioni che consentirebbero di superare le fasi di recessione e di ridurre la povertà, l’impatto dell’economia sull’ambiente. Arricchito con studi di caso riguardanti le scelte da adottare in relazione alle economie in fase di sviluppo, l’impatto della crescita sul prezzo delle risorse naturali e le conseguenze di un crack finanziario, e corredato di un glossario di termini fondamentali, il libro costituisce una guida ideale per chiunque voglia capire davvero in che modo funziona l’economia, e quindi il mondo.
24,00

La strada per la libertà. L’economia e la società giusta

La strada per la libertà. L’economia e la società giusta

Joseph E. Stiglitz

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 368

Gli Stati Uniti sono una nazione nata dal convincimento che il popolo debba essere libero. Ma dalla metà del secolo scorso quest’idea è stata travisata. La destra ha giustificato lo sfruttamento ammantandolo sotto la retorica della libertà: compagnie farmaceutiche che chiedono un prezzo eccessivo per i loro prodotti, compagnie Big Tech svincolate dai controlli, politici padroni di incitare alla rivolta, multinazionali libere di inquinare e così via. Come siamo arrivati a questo punto? A quale tipo di libertà dovremmo pensare? Il premio Nobel Joseph E. Stiglitz esamina l’attuale sistema economico americano e l’ideologia politica che lo ha creato, mettendo a nudo i suoi fallimenti. Il mercato “libero” e senza regole ha sfruttato i lavoratori, i consumatori e l’ambiente, foraggiando movimenti populisti che ora pongono una minaccia reale alla vera libertà economica e politica. Stiglitz ci mostra le idee neoliberiste per quello che sono: visioni contorte che lacerano il tessuto sociale mentre arricchiscono pochi privilegiati. Vi è un modo più profondo e umano di considerare la libertà: se vogliamo creare una società in cui tutti possano prosperare dobbiamo ripensare i nostri sistemi economici e normativi e adottare investimenti pubblici nell’istruzione, nella ricerca e nelle infrastrutture.
19,50

Il governo economico del mondo. 1933-2023

Il governo economico del mondo. 1933-2023

Martin Daunton

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1304

Per comprendere la crisi che viviamo oggi è necessario osservare con attenzione le forze che hanno mosso l’economia nell’ultimo secolo: quali sono state? Come hanno agito? Che interessi le guidavano? Una monumentale e complessa fotografia del nostro tempo. Nel 1933, nel cuore della Grande Depressione, le cui radici affondavano negli eccessi di un sistema economico sregolato, John Maynard Keynes rifletteva sulle sorti del capitalismo in maniera perplessa. Eppure, malgrado ne ammettesse l’inadeguatezza e la poca funzionalità, nonché la sostanziale ingiustizia, doveva constatare che le alternative restavano poco auspicabili. Prima del 1929, però, i dubbi sull’ordine economico globale non sembravano nemmeno poter sorgere: le merci viaggiavano libere tra i mercati e, almeno per una parte di mondo, gli unici orizzonti sembravano essere quelli del progresso e dell’espansione senza limiti. Partendo dalla crisi di questo ordine che pareva incrollabile, il ponderoso affresco di Martin Daunton ci mostra, con l’ampia prospettiva di cui è capace un grande storico, le complesse dinamiche che hanno dato forma ai cicli economici e politici che da allora si sono susseguiti, quasi sempre a partire dalle spinte statunitensi. Dai protezionismi nazionalisti al New Deal, dal mercato sorvegliato a debita distanza dagli stati, attraverso decine di organi internazionali, degli anni del secondo dopoguerra, alle politiche liberiste e neoliberiste dell’ultimo quarantennio. Per arrivare infine alle rivendicazioni dei paesi in via di sviluppo e alle conseguenze del tracollo del 2008, da cui forse ancora non è emerso un nuovo ordine in grado di imporsi in uno scenario geopolitico sempre più complicato e frammentario.
52,00

Il capitale nell’Antropocene

Il capitale nell’Antropocene

Kohei Saito

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 312

Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni sempre più estremi ci costringono a fare i conti con l’abitabilità di alcune parti del globo e con la sostenibilità del nostro modo di vivere, Saito irrompe nel dibattito con proposte coraggiose, radicali e meditate. Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l’ecologismo di facciata delle aziende non sono una soluzione. E i piccoli gesti quotidiani dei singoli non sono sufficienti. Se non accettiamo l’idea che le risorse sono limitate e non affrontiamo il problema delle disuguaglianze, siamo destinati alla rovina. Dobbiamo tornare all’essenziale, alle cose concrete, alla comunità. Riscoprire, insomma, quella che Marx definiva «la relazione metabolica tra uomo e natura».
19,00

Globalismo e democrazia. L'economia politica del tardo neoliberismo

Globalismo e democrazia. L'economia politica del tardo neoliberismo

Wolfgang Streeck

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 416

Nel periodo di massimo splendore del neoliberismo, la globalizzazione era considerata inevitabile e la democrazia redistributiva obsoleta. Un incremento di prosperità per tutti era la promessa, il risultato è stato però la crescente incapacità di domare la macchina della disuguaglianza. I partiti politici tradizionali in crisi, il declino dei sindacati e i dubbi dilaganti sul funzionamento delle istituzioni democratiche sono una conseguenza di questa evoluzione. Un’altra è rappresentata dall’affermarsi di movimenti populisti e di nuovi partiti ai margini dello spettro politico, che hanno prodotto – in molti paesi – un braccio di ferro istituzionale e politico che minaccia di lacerare le società. Alla luce di questa situazione, le cui cause stanno diventando ancora più evidenti dopo la pandemia, i tempi sono maturi per una scelta fondamentale. È la questione al cuore del nuovo libro di Wolfgang Streeck: la ristrutturazione del sistema statale deve continuare nella direzione di una maggiore centralizzazione sovranazionale, che concentrerebbe il potere nelle mani di un’élite globalizzata, con il rischio di perfezionare un sistema indifferente alle condizioni storiche e culturali delle società? Oppure la soluzione migliore è l’inserimento degli stati in un’architettura internazionale che rispetti la loro sovranità, e quindi sia pluralista? La linea indicata da Streeck è inequivocabile: la strada da percorrere segue la ricostruzione dell’autonomia e della sovranità decentralizzata. Solo così, soprattutto in Europa, con il ritorno delle decisioni politiche nell’economia, sarà possibile rifondare la politica democratica.
35,00

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