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Fotografia e fotografi

Aprire lo sguardo. 15 fotografie che raccontano l'Italia

Alessandra Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 208

In "Aprire lo sguardo" Alessandra Mauro raccoglie 15 fotografie memorabili che, nel comporre il «mosaico visuale» del nostro paese, testimoniano «come lo abbiamo ritratto e come ci siamo ritratti» negli anni. È un viaggio che abbraccia l'Italia intera e che inizia quasi due secoli fa, con una delle prime vedute di Roma realizzata da Giacomo Caneva nel 1847. In una rassegna di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi, momenti: dall'arresto di un giovane Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, agli innovativi ritratti di Wanda Wulz, alla realtà manicomiale documentata da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano condotto da Gabriele Basilico. Dall'autoritratto al reportage di guerra, dai primi tentativi di fotogiornalismo alle testimonianze visive di una società che cambia, Mauro intreccia così l'evoluzione della ricerca fotografica e la storia del nostro paese attraverso le opere di alcuni tra gli autori italiani più significativi di tutti i tempi. Mezzo di espressione, pratica artistica, strumento di denuncia; nel racconto appassionante di Alessandra Mauro la fotografia si rivela testimone ineguagliata del nostro passato. In viaggio nella nostra storia con i maestri della fotografia italiana: Giacomo Caneva Pierre-Louis Pierson Adolfo Porry-Pastorel, Wanda Wulz, Federico Patellani, Mario Giacomelli, Ugo Mulas, Gianni Berengo Gardin, Paola Mattioli, Luigi Ghirri, Letizia Battaglia, Ferdinando Scianna, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, Diana Bagnoli.
22,00

Magnum Magnum

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2025

pagine: 728

Torna in libreria la più recente edizione di una pietra miliare nell’editoria fotografica, Magnum Magnum, che già in occasione della prima edizione aveva riscosso un enorme successo. Questo libro prezioso celebra la visione, l’immaginazione e il talento di Magnum Photos, la leggendaria agenzia cooperativa creata nel 1947 dagli stessi fotografi o piuttosto, come affermava Henri Cartier-Bresson, da un “gruppo di avventurieri che erano mossi da un’etica”. Ogni fotografo di Magnum ha selezionato le sei migliori e più significative immagini di un altro “compagno di agenzia”, commentando la sua scelta con un breve testo. Alcuni tra loro sono i maestri riconosciuti della fotografia a del XX secolo – Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Eugene Smith, Eve Arnold, Marc Riboud, Werner Bischof, Martin Parr – altri sono talenti moderni come Olivia Arthur, Matt Black, Cristina de Middel, Susan Meiselas, Trent Parke, Alec Soth, Paolo Pellegrin, Donovan Wylie. Il risultato è questo libro: un omaggio a uno straordinario collettivo artistico, un’analisi, attraverso l’occhio critico dei fotografi, di ciò che rende indimenticabile uno scatto, e un archivio di 533 immagini-simbolo, accompagnate da aneddoti di vita, ricordi affettuosi e brandelli di storia raccontati dagli stessi protagonisti, i fotografi di Magnum Photos. Nessun libro come Magnum Magnum riesce a svelare i segreti della grande fotografia, mettere a fuoco i suoi protagonisti e raccogliere in un’unica opera le foto più forti e incisive del nostro tempo. Come ebbe modo di scrivere Stuart Franklin in occasione della prima edizione: “Ciò che traspare in quest’opera, nelle foto come nei testi, è il carattere, l’anima che difficilmente troverete in altri volumi”.
65,00

Paparazzi

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 112

Ottantuno immagini che restituiscono la magia della «Hollywood sul Tevere», catturata negli anni Cinquanta e Sessanta da quei fotografi che, dopo “La dolce vita” di Federico Fellini, vennero chiamati paparazzi. Rino Barillari, Aldo Durazzi, Marcello Geppetti, Giuseppe Palmas, Pierluigi Praturlon, Carlo Riccardi, Tazio Secchiaroli, Elio Sorci e tanti altri sono stati protagonisti – insieme alle celebrità che immortalavano – di quell’epoca d’oro. Francesco Piccolo racconta le loro fotografie con il suo sguardo unico, innamorato e affabulatorio. Questo libro raccoglie un’ottantina di fotografie scattate fra gli anni Cinquanta e Sessanta dai fotoreporter universalmente noti come paparazzi. Come ci fa notare Francesco Piccolo, che per noi le commenta con il suo sguardo unico, innamorato e affabulatorio, i fotoreporter non sono solo gli autori delle foto ma anche alcuni fra i protagonisti delle notti indimenticabili che queste foto documentano. Chi l’aveva capito benissimo era Federico Fellini, che lo raccontò nel film che a quella stagione ha dato il nome, “La dolce vita”. Lo stesso film in cui viene coniato anche il termine con cui questi fotografi sono ormai chiamati in tutto il mondo. Mai come in quegli anni a Roma, la «Hollywood sul Tevere», sembra avvenire un cortocircuito, uno sfumare dei confini tra cinema e vita. Divi e fotografi si inseguono come guardie e ladri in notti folli e imprevedibili, nel grande gioco della mondanità e del divertimento. Non sempre è un gioco innocente: a causa di quegli scatti rubati, gli amori travolgenti delle celebrità finiscono. I fotografi, invece, a volte finiscono all’ospedale. Ma la caccia allo scatto rivelatore, il più vero, non per forza il più bello, è troppo avvincente. I paparazzi sono disposti a tutto: lunghissime attese, focosi alterchi e pure qualche gelato in faccia. Lo scopo è far sognare chi quelle foto le guarderà: sui rotocalchi all’epoca, in questo libro oggi. Via Veneto, poi, in quegli anni è un sogno a cielo aperto, alla portata di tutti. Chi ci cammina può avere la fortuna di imbattersi in una star che perde la scarpa come Cenerentola, in un’altra che accarezza un ghepardo al guinzaglio, in un pugile che dirige il traffico o in Domenico Modugno che rimette al suo posto Frank Sinatra. E così è per chi sfoglia queste pagine, con un pizzico di nostalgia, ammirando la bellezza di Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Ingrid Bergman e molti altri. Come la bellezza, anche la frivolezza, ci ricorda Francesco Piccolo, può salvarci la vita, e i pettegolezzi sono un ingrediente fondamentale della conversazione umana.
30,00

Una foto è una foto è una foto

Una foto è una foto è una foto

Silvia Camporesi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 120

La fotografia nel corso della sua storia ha affrontato una serie di rivoluzioni. Oggi la produzione delle fotografie non è più appannaggio di un ambito ridotto di persone, ma ha subíto un grande processo di democratizzazione, divenendo accessibile a chiunque: ogni individuo partecipa attivamente alla costruzione della cultura visuale contemporanea, disseminando immagini in un flusso digitale incessante, ubiquo, vertiginoso. Silvia Camporesi, una fotografa d’eccezione, esplora la fotografia nelle sue intricate e sfuggenti maglie. Ogni capitolo si propone come un omaggio alla profondità che essa ci offre nelle sue forme più disparate; è un viaggio che mischia riflessioni su esperienze personali, storia, citazioni di autori considerati fondamentali, aneddoti; è un percorso in cui l’unica regola è il rispetto per la complessità della fotografia, il ribattere il suo statuto di ente strutturato, come recita il titolo, ispirato al verso celebre di una poesia di Gertrude Stein.
13,00

Paolo Di Paolo. Incontri impossibili. Artisti e intellettuali italiani 1954-1968

Paolo Di Paolo. Incontri impossibili. Artisti e intellettuali italiani 1954-1968

Libro: Libro rilegato

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 304

La monografia fa parte della collana Electaphoto ed è un omaggio a Paolo Di Paolo (1925-2023), protagonista della stagione d'oro del fotogiornalismo italiano del secondo dopoguerra, nel centenario della nascita. Il focus del volume è costituito da un nucleo di ritratti, per la maggior parte inediti, di artisti, scrittori e personalità del mondo della cultura, tra cui Giorgio de Chirico, Carla Accardi, Lucio Fontana, Pietro Consagra, Renato Guttuso, Mimmo Rotella, Mario Mafai, Bruno Munari, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Elsa Morante, Carlo Emilio Gadda, Salvatore Quasimodo, Vasco Pratolini e molti altri: una selezione che restituisce uno sguardo eccezionale su un periodo irripetibile della cultura italiana. Tra gli autori dei testi vi sono Emanuele Trevi, Michele Masneri, Francesca Bernardini Napoletano, Ilaria Schiaffini ed Edoardo Sassi, mentre i ritratti di artisti e intellettuali sono accompagnati dai profili biografici di Massimo Belli e Tommaso Spazzini Villa. Di grande interesse sono anche gli approfondimenti, che spaziano dall'Osteria Fratelli Menghi, celebre ritrovo di pittori e intellettuali frequentato da Di Paolo, alla Casa di Giacomo Balla, dal Gruppo Forma 1 al Premio Strega, dalla Biennale di Venezia all'intesa del fotografo con Palma Bucarelli e Irene Brin. Il capitolo "Incontri impossibili" è incentrato sulle immagini degli accostamenti insoliti, ideati da Sennuccio Benelli, di personaggi del mondo dell'arte, della politica, della cultura e dello spettacolo; le fotografie sono presentate con le riproduzioni anastatiche del mensile "Successo", sul quale furono pubblicate dal 1961 al 1963. Chiude il volume una selezione di brani dall'intervista di Martina Paolino a Paolo Di Paolo. Il libro è a cura di Silvia Di Paolo, con la direzione scientifica di Ilaria Schiaffini (Sapienza Università di Roma) e di Massimo Belli. Il progetto grafico è di Irene Bacchi e Leonardo Sonnoli (Studio Sonnoli).
39,00

Omnia alia sunt. La verità della finzione. Ediz. italiana e inglese

Omnia alia sunt. La verità della finzione. Ediz. italiana e inglese

Fabio Bix

Libro: Cartonato

editore: Magonza

anno edizione: 2025

pagine: 192

Omnia alia sunt è un’opera che attraversa le soglie dell’apparenza per interrogare il reale. A partire da un gesto semplice ma radicale – modellare un fazzoletto di carta e fissarne la forma in uno scatto fotografico – Fabio Bix mette in discussione il concetto stesso di scultura, svincolandolo dal peso della materia e ancorandolo al campo sensibile dell’intuizione. Ma ciò che è minato alla base è il concetto stesso di verità e di (percezione della) realtà. Il volume raccoglie le tappe di un itinerario artistico che si dispiega tra le principali città del – "nostro" – mondo, dando vita a una topografia alternativa, in cui il fragile si fa icona e l’effimero assume densità simbolica. Le immagini prodotte non sono documenti, ma apparizioni: trasfigurazioni urbane che aprono a una percezione altra del quotidiano. Accompagnato dagli interventi di Maria Vittoria Baravelli, Massimo Minini e dello stesso Fabio Bix, il progetto si sviluppa come una riflessione plurivocale sulla possibilità di generare senso attraverso l’invisibile, il precario, il marginale. In questo orizzonte, la fotografia diviene non solo "medium", ma dispositivo critico: non cattura ciò che è, bensì rende visibile ciò che potrebbe essere. O, specularmente, mette in crisi ciò che crediamo essere la realtà. Come? tramite "la verità della finzione", appunto. L’arte, qui, non si pone come affermazione, ma come domanda. e ogni opera come soglia tra una realtà data e una realtà da immaginare.
38,00

Oliviero Toscani. Comunicatore, provocatore, educatore

Oliviero Toscani. Comunicatore, provocatore, educatore

Paolo Landi

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2025

pagine: 192

Oliviero Toscani (1942-2025) non era in senso stretto né un educatore, né un provocatore né un comunicatore, ma nel suo lavoro ha attraversato queste tre dimensioni con una carica rivoluzionaria. Come educatore ha trasmesso conoscenza attraverso la forza delle immagini, senza imporre verità ma incoraggiando il pensiero critico. Come provocatore ha scardinato certezze, mettendo in discussione i codici della pubblicità e trasformandola in uno strumento di riflessione sociale. E come comunicatore ha saputo tradurre idee complesse in immagini immediate e universali. Toscani ha usato le sue campagne per smascherare le contraddizioni del consumismo e della società, facendo della fotografia uno strumento di critica, consapevolezza, cambiamento. Paolo Landi, suo amico e collaboratore per molti anni, lo ricorda in questo racconto lungo: un primo tentativo di collocare criticamente una figura spesso fraintesa, offrendo al contempo una riflessione sul mutamento della cultura industriale alla fine del secolo scorso, preludio ai grandi cambiamenti introdotti dall'era digitale.
16,00

Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d'Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)

Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d'Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2025

pagine: 192

Tra il 1925 e il 1931 il fotografo Dante Bravo conduce, su commissione di Gabriele d'Annunzio, una serie di riprese fotografiche nel complesso monumentale del Vittoriale degli Italiani e nelle stanze della Prioria, allo scopo di documentare e testimoniare sia il procedere dei lavori di realizzazione del grande progetto della "Cittadella della memoria", dedicata alla vittoria italiana nel primo conflitto mondiale e alle imprese belliche del Poeta, sia l'allestimento di alcuni significativi ambienti della dimora dannunziana, tra i quali la Camerata di Gasparo, la stanza di Leda, il Cenacolo o stanza delle Reliquie, la stanza di Cheli. Di quella serie di scatti restano circa 180 stampe che vengono per la prima volta integralmente pubblicate in questo volume, organizzate in una sorta di ideale percorso che racconta la complessità e i significati dell'ultima opera poetica, e autobiografica, di Gabriele d'Annunzio.
28,00

L'occhio sintetico. La trasformazione della fotografia nell’era dell’intelligenza artificiale

L'occhio sintetico. La trasformazione della fotografia nell’era dell’intelligenza artificiale

Fred Ritchin

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 256

Viviamo in un’epoca in cui duecento milioni di fotografie vengono realizzate ogni ora. La maggior parte poi viene caricata online, modificata, condivisa, archiviata nella marea infinita del visibile e del registrato insieme a miliardi di immagini generate da intelligenze artificiali addestrate sullo stesso repertorio del già visto. Nel 1840, un anno dopo l’invenzione della fotografia, il pittore Paul Delaroche esclamò: «D’ora in poi, la pittura è morta». La fotografia era più veloce, economica e realistica: la sua invenzione emancipò i pittori dalla realtà, aprendo la strada a tutte le forme dell’arte futura. Oggi i fotografi si trovano di fronte alla stessa prova affrontata dai pittori quasi due secoli fa. Possono essere altrettanto radicali? Possono fare in modo che la fotografia continui a essere un testimone credibile del reale? L’immagine fotografica può trasformarsi in qualcosa di prima impensabile? Fred Ritchin scrive un’analisi lucida e documentata sul destino della fotografia nell’epoca dell’intelligenza artificiale. L’occhio sintetico è uno strumento imprescindibile per interpretare criticamente il nuovo contesto visivo contemporaneo.
26,00

Sebastião Salgado. Ghiacciai. Catalogo della mostra (Rovereto, 12 aprile-21 settembre 2025)

Sebastião Salgado. Ghiacciai. Catalogo della mostra (Rovereto, 12 aprile-21 settembre 2025)

Libro: Libro rilegato

editore: Contrasto

anno edizione: 2025

pagine: 128

Sebastião Salgado è uno dei più grandi e conosciuti fotografi contemporanei, da cinquant’anni impegnato a documentare la vita degli esseri umani e del pianeta. Dopo anni di attività come fotoreporter, dai primi anni Duemila Salgado ha rivolto il suo obiettivo e la sua sensibilità alla Terra come risorsa magnifica da raccontare, contemplare, conoscere, amare. Dopo l’imponente progetto “Genesi”, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniare la maestosa bellezza di mondi in cui natura, animali ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente, con il successivo progetto “Amazônia” Salgado ha intrapreso una serie di viaggi per catturare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando vari gruppi etnici. Ora, con “Ghiacciai”, Salgado cattura la bellezza mozzafiato dell’Antartide in questa galleria di immagini esclusive. Dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia, queste fotografie sorprendenti ritraggono, in un bianco e nero ricco di contrasti, luoghi che negli anni sono sempre più studiati da ricercatori che indagano la storia geologica del nostro pianeta, così come le conseguenze a breve e lungo termine della crisi climatica e del riscaldamento globale. Salgado ci propone un nuovo tributo visivo che ci invita ancora una volta a riflettere sull'importanza di un pianeta che necessita di essere salvaguardato, attraverso comportamenti più rispettosi e consapevoli nei confronti della natura, per preservare la bellezza e l'equilibrio dell’ambiente e di tutto ciò che ci circonda. Il volume è arricchito da un saggio di Elisa Palazzi, climatologa e professoressa presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino.
45,00

Capolavori della fotografia industriale. Mostre 2020−2021 Fondazione Mast-Masterworks of industrial photography. Exhibitions 2020−2021 Mast Foundation

Capolavori della fotografia industriale. Mostre 2020−2021 Fondazione Mast-Masterworks of industrial photography. Exhibitions 2020−2021 Mast Foundation

Libro: Libro rilegato

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 746

Il settimo volume sulle attività promosse da Fondazione Mast presenta le sei mostre del biennio 2020 - 2021, fortemente segnato dal periodo di lockdown. Questo fa sì che questo libro si configuri come dispositivo privilegiato di presentazione e documentazione di mostre e iniziative la cui fruizione è stata necessariamente limitata. "Uniform. Into the Work / Out of the Work" è la mostra inaugurata nel gennaio del 2020 e dedicata a uniformi e divise. 44 grandi fotografi internazionali mostravano attraverso le loro immagini come l'abbigliamento da lavoro non abbia una valenza meramente funzionale, ma sia rivelatore di contesti storici, sociali e professionali diversi e delle loro implicazioni simboliche. Allo stesso tempo, un'area della Photo Gallery era stata dedicata al progetto monografico dell'artista americano Walead Beshty Industrial Portraits, costituito da centinaia di ritratti di addetti al lavoro del mondo dell'arte, per i quali l'abbigliamento professionale, estremamente differenziato, rispetta una sorta di tacito codice dell'anti-uniforme. Nell'autunno dello stesso anno, Mast ha ospitato la mostra conclusiva della sesta edizione del concorso Mast Photography Grant on Industry and Work, con le opere dei cinque finalisti: Chloe Dewe Mathews, Alinka Echeverría, Maxime Guyon, Aapo Huhta e Pablo López Luz. Contemporaneamente "Inventions", a cura di Luce Lebart, in collaborazione con Urs Stahel, presentava le immagini delle più brillanti invenzioni registrate in Francia tra il 1915 e il 1938, nell'ambito di una politica che incoraggiava la ricerca scientifica e industriale. "Richard Mosse. Displaced", la prima grande mostra antologica dell'artista, si è aperta nella primavera del 2021. L'anno si è concluso con la Biennale Foto/Industria di Bologna, di cui la Fondazione Mast è promotrice, presentando in particolare nei propri spazi la mostra "Ando Gilardi. Fototeca", che rappresenta un'esplorazione dell'iconografia del cibo e del potere della fotografia nel mantenerla sempre viva.
110,00

La fotografia

La fotografia

Ugo Mulas

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 192

L’opera e la poetica di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo. «Come i bambini che non sanno ancora parlare, e quando cercano o vogliono una cosa si esprimono avvicinandosi ad essa, toccandola, o fiutandola, o indicandola e con mille atteggiamenti diversi – scrive del proprio lavoro Ugo Mulas – cosí il fotografo quando lavora, gira intorno all’oggetto del suo discorso, lo esamina, lo considera, lo tocca, lo sposta, ne muta la collocazione e la luce; e quando infine decide di impossessarsene fotografandolo, non avrà espresso che una parte del suo pensiero... Ciò che veramente importa non è tanto l’attimo privilegiato, quanto individuare una propria realtà, dopo di che tutti gli attimi più o meno si equivalgono. Circoscritto il proprio territorio, ancora una volta potremo assistere al miracolo delle “immagini che creano se stesse”, perché in quel punto il fotografo deve trasformarsi in operatore, cioè ridurre il suo intervento alle operazioni strumentali. Al fotografo il compito di individuare una sua realtà, alla macchina quella di registrarla nella sua totalità». A distanza di oltre quarant’anni dalla sua prima edizione, questo volume ci ripropone l’opera e la riflessione di uno dei grandi fotografi del nostro tempo, e resta un incontro obbligato per chiunque si interessi a un mezzo espressivo così ricco di potenzialità.
40,00

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