Libri di G. Del Ninno
Il simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'alchimia e la massoneria
Oswald Wirth
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 220
In quest’opera Wirth ha raccolto tutti i suoi scritti relativi all’Alchimia. In particolare, egli tratta del simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l’Alchimia e la Massoneria: argomento di vasto interesse che solo un vero iniziato come Wirth avrebbe potuto affrontare con adeguata conoscenza e competenza. Lo stesso Autore conferma che, trattandosi di materia esposta in tempi diversi, essa non appare né omogenea, né sistematica; ma tale forma di esporre sarà certamente utile al lettore, poiché lo metterà in condizione di coordinare i dati messi a sua disposizione, eliminando eventuali ripetizioni e conciliando apparenti discordanze. Non è detto, infatti, che il significato dei simboli debba essere univoco. Pur senza mentire, essi possono dire allo stesso tempo sia bianco, sia nero, dal momento che la realtà è complessa, ed è la nostra natura che tende a semplificarla. Le parole cambiano, possono essere ingannevoli o insufficienti, mentre i simboli rispecchiano completamente e invariabilmente la complessa realtà che sono chiamati ad esprimere. Oswald Wirth, iniziato ben noto per la sua opera I Tarocchi, fu un potente caposcuola della scienza Alchemica massonica. L’Alchimia di cui egli tratta, più che alla trasformazione dei metalli in oro, tende alla trasformazione dell’uomo per renderlo degno di entrare in possesso di quell’oro dei sapienti che apre tutte le porte del mondo.
Civiltà perdute e misteriose
Robert Charroux
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 188
Forme tradizionali e cicli cosmici
René Guénon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 152
L'opera più originale di Guénon. Di particolare interesse sono i capitoli dedicati alla Regione Iperborea e all'Atlantide, e lo studio dei cicli cosmici. Gli articoli raccolti in questo volume rappresentano l’aspetto forse più originale – e per molti lettori anche il più sconcertante – dell’opera di René Guénon. Si sarebbe potuto scegliere un titolo come “Frammenti di una storia sconosciuta”, ma d’una storia che ingloba protostoria e preistoria, poiché inizia la Tradizione primordiale contemporanea agli albori della presente umanità. Si tratta di frammenti destinati a rimanere tali, nel senso che sarebbe stato certamente impossibile, per lo stesso Guénon, esporre questa storia senza soluzione di continuità e senza lacune, poiché le fonti tradizionali che gli hanno fornito i vari elementi erano verosimilmente molteplici. Anche da un altro punto di vista questi possono definirsi “frammenti”: nella raccolta, infatti, si sono potuti riunire soltanto i testi che ancora non sono stati incorporati in volumi anteriori, sia dallo stesso Guénon, sia da coloro i quali hanno provveduto alla compilazione delle raccolte postume già pubblicate. Dei testi contenuti in quest’opera, soprattutto quelli riguardanti la Regione Iperborea e l’Atlantide costituiranno per alcuni la pietra dello scandalo, poiché quanto viene detto su tali argomenti si trova in netto contrasto con le idee generalmente prevalenti nel mondo scientifico occidentale. Più numerosi sarebbero forse i punti di contatto con i risultati della ricerca scientifica sovietica; ma la conoscenza che abbiamo di essi è troppo imperfetta, per poterne trarre delle utili conclusioni. D’altra parte, dato il carattere chiaramente preistorico delle epoche alle quali ci riportano le tradizioni iperborea ed atlantidea, non si potrebbe ricavarne che semplici indizi o fasci d’indizi, per lo più nei domini dell’etnografia, della linguistica comparata e delle religioni. Lo studio dei cicli cosmici, con cui s’inizia la raccolta, data la sua caratteristica di preambolo, non presenta particolari difficoltà, essendo generalmente nota in Occidente l’esistenza di una dottrina dei cicli, nella tradizione indù. Si sa ora dell’esistenza di teorie cicliche anche nella Cabala ebraica e nell’esoterismo islamico. Le conoscenze cosmologiche tradizionali racchiuse in questi quattro libri costituiscono una somma che senza dubbio non ha uguali in nessuna lingua.