Libri di G. Di Petta (cur.)
Delia, Marta e Filippo. Schizofrenia e sindromi sub-apofaniche. Fenomenologia e psicopatologia
Arnaldo Ballerini
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2016
Questo libro è dedicato al problema delle schizofrenie sub-apofaniche ovvero di quelle condizioni in cui non compaiono dichiarati fenomeni di primo rango e soprattutto non compare delirio, non è cioè avvenuta quella che si può chiamare fase della apofania, cioè del fenomeno rivelatorio che struttura il delirio schizofrenico. Sindromi che possono tuttavia a buon diritto essere considerate disturbi schizofrenici. L'interesse è duplice: da un lato ci interrogano radicalmente su che cosa possa essere chiamato schizofrenia, dall'altro lato possono forse gettare luce sul disturbo basale del processo schizofrenico e in quale relazione si riveli rispetto ai modi normali della presenza umana. La domanda che mi pongo è se accanto alle parole nelle quali si declina il delirio esista una sorta di silenzio della psicosi. In qualche modo un'area squisitamente negativa, ma forse anche per questo più vicina al disturbo generatore di base.
Le psicosi sintetiche. Il contributo della psicopatologia fenomenologica italiana alle psicosi indotte da sostanze
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2016
pagine: 234
"Cosa hanno a che fare i ravers sballati di droghe sintetiche al rombo martellante della techno music, perduti nell'ultima alba del mondo, con Christiane F. e i ragazzi dello Zoo di Berlino? Cosa fanno i SerT per questi psiconauti senza insight di tossicomania, che sdegnano oppiacei e comunità terapeutiche? Che fa lo psichiatra di guardia in pronto soccorso di fronte a uno scatenato adepto delle piante di Dio? Quanti di questi ragazzi rimangono per sempre prigionieri del viaggio? Sulle tracce lasciate nella seconda metà del Novecento dai grandi Maestri della psicopatologia italiana due psichiatri di frontiera esplorano e descrivono l'emergenza della follia chimica, lontana sia dalla follia classica che dalla dipendenza classica. Se ogni epoca sceglie le sue malattie mentali e la sua psichiatria, la post-modernità ci sfida dunque con le psicosi sintetiche. Siamo noi in grado di comprenderle e di curarle? O preferiamo soccombere nell'asfissia metodologica, omologante e disumana dell'attuale psichiatria di superficie?" (dall'Introduzione).