Libri di Giulia Piccinin
Geometrie del terrore. Lo spazio architettonico nella letteratura weird
Libro: Libro rilegato
editore: Anteferma Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 316
Il volume vuole offrire un panorama critico sullo spazio retorico nella letteratura fantastica e, nel caso specifico, in quella che ha come soggetto principale del plot narrativo il tema delle case infestate nelle ghost stories classiche e contemporanee. I saggi contenuti nel volume affrontano il complesso rapporto tra spazio letterario e spazio fisico, fra configurazione reale e fiction, analizzando i connotati ambientali e atmosferici delle haunted houses, attraverso alcuni casi studio (tratti dai romanzi e i racconti di Howard Phillips Lovecraft, Shirley Jackson, Robert Aickman solo per citarne alcuni), analizzando la ricorsività di topoi come quello del Genius loci, legato alla vocazione ancestrale del paesaggio e delle architetture “visitate”.
Geometria e costruzione. Stereotomia e configurazione in architettura
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 144
Le tematiche di ricerca sviluppate nel volume sono state oggetto di approfondimento del seminario "Geometry, architecture and construction" tenuto da José Calvo-Lopez durante il suo periodo di visiting professorship (marzo-maggio 2019) presso il Dipartimento di Culture del Progetto e il laboratorio VIDE dell'Università Iuav di Venezia. I saggi, redatti da professori, dottorandi, assegnisti di ricerca invitati a partecipare al ciclo di incontri, articolano il volume in più parti: nella prima si concentrano i contributi legati all'analisi di trattati e di manufatti relativi alle tecniche stereotomiche, antica pratica costruttiva basata sulla realizzazione di complesse strutture lapidee attraverso il mutuo contrasto dei conci, sbozzati con rigore geometrico, che ne definivano il congiunto. Nella seconda sezione, invece, compaiono alcuni saggi che, in un più ampio contesto disciplinare, affrontano tematiche connesse alla stretta relazione tra linguaggio grafico e prassi progettuale, in un confronto dialettico capace, in epoche passate, di generare nuove tipologie architettoniche. Gli spunti critici in chiusura evidenziano invece come l'impiego delle tecnologie digitali possa garantire la valorizzazione e la diffusione del patrimonio architettonico (digital heritage), eleggendo come caso studio la città di Venezia.