Libri di L. Barlaam (cur.)
Scopertine tipografiche di Stefano Tonti. Uno, e centomila
Stefano Tonti
Libro: Copertina rigida
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 68
Un libro, oltre a rappresentare un testo, è un oggetto il cui segno grafico può attivare composizioni e scomposizioni dei pensieri. Ci sono titoli capaci di avere una vita propria, di aprire spazi all'immaginazione del lettore, di portare il libro nel mondo. Ma anche le copertine, che sono nate negli anni Trenta dell'Ottocento, nel secolo scorso hanno raggiunto i livelli più alti di espressione grafica e artistica. Talvolta hanno sfidato il testo. Hanno concorso a fare del libro un oggetto di meraviglia. È questo il caso delle "scopertine tipografiche" di Stefano Tonti.
Il corpo pensante, la mente danzante. Dialogo sul metodo Hobart
Claudio Gasparotto, Gillian Hobart
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 108
Un viaggio nel pensiero di Gillian Hobart, la creatrice del metodo anti-metodo che propone il movimento danzato come pratica umanistica a favore del mondo interiore, per farne emergere la bellezza. Lorella Barlaam conduce un dialogo a tre voci che ci parla della danza, oggi, come arte aperta a tutti, rivelando l'autenticità del pensiero di una vera Maestra.
Io, l'altro (drammaturgie del doppio)
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 51
Il tema dello sdoppiamento, della scissione, della metamorfosi è una costante che attraversa epoche e culture, dando adito a infinite letture antropologiche e psicoanalitiche. La figura del doppio incarna la crisi dell'idea unitaria dell'Io e ossessiona da sempre la letteratura, così da diventare una formidabile macchina generatrice di racconti. Ma lo sdoppiamento non è forse il procedimento principe della lettura e della scrittura? Scrivere come crearsi un altro Io. Leggere come identificarsi in soggettività altre.
Souvenir (il brusio delle cose)
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 73
Che cosa è un Souvenir? Verrebbe facile liquidarlo tra le "buone cose di pessimo gusto". Eppure - come da etimologia - è lì a rappresentare tutte le cose che sub veniunt, ci fan da spalla. Nella memoria, nell'identità, nel quotidiano. Acchiapparle, interpretarne il brusio chiede un discorrere, zigzagante qua e là, e di intessere una rete, larga di saperi originari. E non solo perché la riflessione sugli oggetti ha accompagnato la cultura del Novecento. È proprio che, in principio, c'era una Cosa.
Zoologica (d'animali e d'anime)
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 58
La domanda "cos'è un uomo?" nella nostra cultura implica la domanda "cos'è un animale?". Ma non è facile rispondere, senza cadere nel paradosso. Eppure i primi simboli furono animali e non è irragionevole supporre che fosse animale anche la prima metafora. Senza contare quanto per noi le cose si sono complicate da quando Darwin ci ha tolti dal centro del mondo vivente. Così che forse oggi la figura più appropriata per noi - esseri del tra - è il Tobia biblico, sempre in viaggio tra un Angelo e un cane.