Libri di M. A. Curletto (cur.)
La cagnetta
Vasilij Grossman
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 88
La fredda ineluttabilità delle leggi della vita in tre racconti da ascrivere ai vertici della prosa di Grossman.
Adolescenza a Kazan'
Sergej Aksakov
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2003
pagine: 212
La formazione culturale e spirituale di un rampollo della piccola nobiltà russa di frontiera nei primi anni del XIX secolo, tra le mura austere e la disciplina militare del ginnasio di Kazan', gli spazi infiniti e la natura rigogliosa delle terre sud-orientali dell'impero zarista. Sergej, ragazzino dall'intelletto precoce e dalla sensibilità forse troppo acuta, diviso tra due mondi contrapposti e apparentemente inconciliabili, vive esperienze straordinarie; forti emozioni che ne determineranno per sempre il carattere e le inclinazioni.
Storia della boxe
Alexis Philonenko
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1997
pagine: 424
In questa Storia della boxe a spettacoli terribili e impietosi si alternano in rapida successione pensieri nobili e alteri. Passando dall'alba del ring alla Belle Epoque e agli anni folli fino ai tempi degli eroi, Philonenko ci racconta la boxe che ha fatto epoca. Se un accenno di nostalgia non è del tutto assente da queste pagine, l'autore si augura che la boxe mantenga la sua vitalità di scuola di coraggio e di sangue freddo.
Ronda di notte
Michail Kuraev
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1993
pagine: 165
Nell'atmosfera incantata di una notte bianca leningradese un ex agente dell'NKVD (la polizia politica staliniana) rievoca con candida nostalgia i "bei tempi" in cui passavano per le sue mani tante "vite" e tanti "destini", i curiosi rapporti che si instauravano tra lui, inquisitore dai modi cortesi e rispettosi, e i suoi "clienti", spesso uomini di cultura i quali, non avendo nulla da confessare, finivano per parlargli del loro mestiere: medicina, storia, poesia, diritto, ornitologia. Una scienza quest'ultima, particolarmente interessante per l'agente Polubolotov, da sempre affascinato, forse come retaggio delle sue origini contadine, dal canto degli uccelli e soprattutto dell'usignolo, capace di creare nel suo animo insospettati turbamenti.