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Libri di M. A. Sironi

Passi verso l'ignoto. Dal K2 all'Amazzonia. Le avventure di uno dei più grandi alpinisti viventi

Passi verso l'ignoto. Dal K2 all'Amazzonia. Le avventure di uno dei più grandi alpinisti viventi

Kurt Diemberger

Libro: Libro rilegato

editore: Corbaccio

anno edizione: 2005

pagine: 368

Il libro riassume la storia di cinquant'anni di alpinismo mondiale e delle imprese più spettacolari di cui Diemberger è stato protagonista. Cercatore di cristalli a sedici anni, Diemberger ha sempre privilegiato gli ambienti incontaminati e le sfide estreme, sia sulle vette più alte del mondo sia nella foresta vergine amazzonica. Ma questo libro non è solo un libro sulla montagna, è anche un libro sugli uomini, sulle popolazioni incontrate nel corso delle sue spedizioni e sui compagni di avventura, primi fra tutti il grande Hermann Buhl, con il quale ha compiuto la prima ascensione al Broad Peak e al Dhaulagiri, e Julie Tullis, compagna di cordata e di "regia", tragicamente scomparsa sul K2 nel 1986.
19,60

Il nomadismo. Alle origini della civiltà nel Medio Oriente

Il nomadismo. Alle origini della civiltà nel Medio Oriente

E. E. Vardiman

Libro

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 1998

pagine: 488

Il Medio Oriente è generalmente considerato la culla della civiltà. Ma qual era la situazione nella quale la cultura ebbe origine? La vita quotidiana degli antichi nomadi di quelle regioni può essere ricostruita attraverso i reperti archeologici quali suppellettili, utensili, vasi, brocche. A cambiare sostanzialmente la concezione del mondo non furono infatti le idee e le azioni di condottieri e governanti, quanto gli oggetti di uso quotidiano, apparentemente insignificanti, quelli che giacciono inosservati nei musei.
25,31

La cresta infinita. La Mazeno Ridge del Nanga Parbat

La cresta infinita. La Mazeno Ridge del Nanga Parbat

Sandy Allan

Libro: Copertina morbida

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 177

Nell'estate 2012 sei alpinisti provenienti da diverse nazioni tentarono la prima salita alla vetta del Nanga Parbat (la nona montagna più alta del mondo) lungo la Mazeno Ridge, che con il suo sviluppo di oltre 10 chilometri è la più lunga cresta dei quattordici Ottomila. Dieci spedizioni precedenti l'avevano tentata e avevano fallito. Undici giorni dopo la partenza e arrivati a quota 7200 metri, quattro di loro si ritirarono. Mancavano ancora tre chilometri di percorso e 1300 metri di dislivello, ma due alpinisti britannici, Sandy Allan e Rick Allen, entrambi più che cinquantenni, determinati ad arrivare in vetta, proseguirono da soli. A corto di cibo e di acqua, ben presto esauriti e in preda ad allucinazioni per la prolungata permanenza sopra gli 8000 metri e per la mancanza di ossigeno, arrivarono in vetta. Impiegarono altri tre giorni, senza cibo né acqua, per scendere al campo base lungo il versante più alto della montagna. "La cresta infinita" è la storia di una straordinaria prova di resistenza e impegno ai limiti della sopravvivenza.
19,00

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

John Porter

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2016

pagine: 293

Su una pietra commemorativa al campo base dell'Annapurna sta scritto "One day as a tiger". È il titolo originale di questa biografia di Alex Macintyre che John Porter ha scritto per ricordare il suo amico e compagno di ascensioni e di avventure in ogni parte del mondo, della cui tragica fine è stato testimone quando, nell'autunno del 1982, una pietra solitaria precipitata lungo la parete sud dell'Annapurna colpì alla testa Alex Macintyre uccidendolo all'istante e privando il mondo alpinistico di uno dei suoi massimi talenti. Alex aveva solo ventotto anni, ma era già una delle figure leader in quella che fu un'epoca d'oro per l'alpinismo. Per le sue numerose ascensioni di grande rilievo, come le prime alle pareti est del Dhaulagiri e sud del Changabang, ma soprattutto per la tecnica e lo spirito con i quali le portava a compimento, Alex Macintyre può essere considerato un profeta dell'alpinismo moderno insieme a pochi altri. Superleggero e superveloce, Alex aveva pronosticato e realizzato un ritorno all'alpinismo puro, da applicare anche sulle grandi montagne del mondo. "Un giorno da leoni" è anche il racconto autobiografico di John Porter, da quando dal natio Massachussets arrivò all'Università di Leeds e si legò alla corda dei più appassionati scalatori di quell'epoca ed è anche la storia dell'alpinismo britannico degli anni settanta quando i Figli dei fiori "assaltavano" le grandi vie delle Alpi e del mondo arrampicando al suono della musica rock, citata nel titolo di ogni capitolo...
19,00

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

John Porter

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2015

pagine: 293

Su una pietra commemorativa al campo base dell'Annapurna sta scritto "One day as a tiger". È il titolo originale di questa biografia di Alex Macintyre che John Porter ha scritto per ricordare il suo amico e compagno di ascensioni e di avventure in ogni parte del mondo, della cui tragica fine è stato testimone quando, nell'autunno del 1982, una pietra solitaria precipitata lungo la parete sud dell'Annapurna colpì alla testa Alex Macintyre uccidendolo all'istante e privando il mondo alpinistico di uno dei suoi massimi talenti. Alex aveva solo ventotto anni, ma era già una delle figure leader in quella che fu un'epoca d'oro per l'alpinismo. Per le sue numerose ascensioni di grande rilievo, come le prime alle pareti est del Dhaulagiri e sud del Changabang, ma soprattutto per la tecnica e lo spirito con i quali le portava a compimento, Alex Macintyre può essere considerato un profeta dell'alpinismo moderno insieme a pochi altri. Superleggero e superveloce, Alex aveva pronosticato e realizzato un ritorno all'alpinismo puro, da applicare anche sulle grandi montagne del mondo. "Un giorno da leoni" è anche il racconto autobiografico di John Porter, da quando dal natio Massachussets arrivò all'Università di Leeds e si legò alla corda dei più appassionati scalatori di quell'epoca ed è anche la storia dell'alpinismo britannico degli anni settanta quando i Figli dei fiori "assaltavano" le grandi vie delle Alpi e del mondo arrampicando al suono della musica rock, citata nel titolo di ogni capitolo...
19,00

Cime inafferrabili

Cime inafferrabili

Victor Saunders

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2015

pagine: 170

Se siete convinti che "alpinismo estremo" sia uguale a sofferenza, preparatevi ad una sorpresa. Saunders ci conduce nella più felice tradizione del super-alpinismo dilettantesco e anti eroico. Dove le montagne (magari impossibili) sono molto spesso l'occasione per una vacanza sopra le righe, e dove l'alpinismo, sempre ai massimi livelli tecnici, è il più delle volte il mezzo e non il fine. Non si parla di salite agli Ottomila, ma di montagne selvagge e pareti impressionanti, tra le più difficili della Terra, affrontate con lo stile e l'ilarità tipica del migliore alpinismo inglese. Ghiacciai misteriosi da esplorare, vallate mai percorse da occidentali, grandi spazi bianchi sulle mappe, pareti immense e montagne sconosciute: queste sono le condizioni alla base dell'esplorazione verticale compiuta da Victor Saunders nel corso della sua vita da alpinista.
18,00

Il settimo senso

Il settimo senso

Kurt Diemberger

Libro: Copertina rigida

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2012

pagine: 337

Kurt Diemberger è uno dei grandi dell'alpinismo mondiale. Giunto al suo 80° compleanno, lo vediamo guardarsi indietro e contemplare con sorridente distacco la sua lunga carriera alpinistica. Dagli inizi quando, negli anni '50, affrontò le più difficili vie di roccia e ghiaccio delle Alpi, per proseguire in Himalaya e nel Karakorum, dove realizzò le prime ascensioni assolute del Broad Peak e del Dhaulagiri, senza ossigeno e senza portatori d'alta quota. Diemberger ha poi salito altri quattro "ottomila" (Makalu, Everest, Gasherbrum II e K2) e per anni si è dilettato a documentare le montagne più spettacolari e i paesaggi più affascinanti del mondo. In questo libro, Kurt non si limita a raccontare e descrivere le sue avventure, ma tratteggia con passione e maestria le emozioni che lo hanno accompagnato in alcune situazioni al limite, con le quali ha dovuto confrontarsi e sulle quali nei suoi precedenti scritti non si era ancora soffermato. Fra queste la discesa dal Chogolisa, da solo e nella tormenta, dopo la scomparsa di Hermann Buhl; poi le angoscianti sensazioni provate durante la tragedia del K2 nel 1986, dove lui stesso si salvò per un soffio a 8000 metri di altitudine. Nel libro, Diemberger si chiede: è tutto casuale ciò che avviene? C'è qualcuno o qualcosa che guida gli eventi? Queste sono le domande che Kurt Diemberger si pone, e da esse trapela la profonda saggezza che lo ha sempre accompagnato, soprattutto mentre lottava per sopravvivere.
21,00

Tibet: l'altra metà del cielo

Tibet: l'altra metà del cielo

Libro

editore: Editoriale Giorgio Mondadori

anno edizione: 2002

pagine: 128

24,50

K2 il nodo infinito. Sogno e destino

K2 il nodo infinito. Sogno e destino

Kurt Diemberger

Libro: Copertina morbida

editore: Corbaccio

anno edizione: 2000

pagine: 277

La vicenda, il vissuto di questo libro si impernia sulla meravigliosa e terribile montagna, la montagna-sogno, la montagna sopra la montagna, simile a un immenso cristallo di cui evoca la sfolgorante e misteriosa regolarità. Nelle facce di questo cristallo si riflettono gli eventi nelle loro infinite angolazioni: il K2 degli esordi; i pensieri e i progetti di Hermann Buhl che prima di salire il Broad Peak e di morire sul Chogolisa nel 1957, discusse con l'allora venticinquenne Kurt Diemberger il famoso stile "Alpi occidentali"; le parole di Shipton, uno dei primi esploratori occidentali giunto al suo cospetto, che incantarono Diemberger e lo avvolsero in un'invincibile magia. Parallelamente si delinea il rapporto umano con gli amici, con Julie Tullis, la compagna con cui ha fondato "the highest filmteam of the world" e il suo rapporto di solidarietà con lei. Infine la tragica estate del 1986. Kurt e Julie trovarono alla base della montagna un "villaggio", dove si incontrano le più svariate personalità dell'alpinismo. Un appuntamento tragico: le speranze, qualche successo, le prime tragedie. La salita, da parte di coloro che non vogliono rinunciare all'ultima chance, i problemi di tante cordate indipendenti in quota, il sogno della vetta che diventa realtà. Infine la bufera, il dramma a 8000 metri, senza più viveri né gas, prigionieri per cinque giorni nelle piccole tende, Julie si "addormenta" per sempre, poi man mano, anche i compagni muoiono.
35,00

Dolomiti. Valli, passi, sentieri, rifugi, cime

Dolomiti. Valli, passi, sentieri, rifugi, cime

Sepp Schnürer

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 1988

pagine: 540

70,50

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