Libri di M. Lecco
Lais di Guingamor, Tyrodel, Tyolet
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2015
pagine: 144
Negli anni fra 1160 e 1170, nell'Inghilterra normanna di lingua d'oïl, una geniale e dotta autrice, che nei testi chiamerà se stessa Maria di Francia, compone un gruppo di racconti cui darà il nome complessivo di Lais (forse dal celtico laid = canto), traendoli da un fondo di narrazioni tradizionali, benché impostandoli attraverso una salda applicazione del codice cortese. Sul suo esempio, tra la fine del XII secolo e la prima metà del secolo seguente, vengono composti numerosi altri Lais, non distanti dalla medesima dimensione cortese ma molto più profondamente affascinati da temi e motivi della tradizione folclorica. I tre lais che vengono qui presentati - Guingamor, Tydorel, Tyolet - esemplificano nella maniera forse più coerente l'accostamento a questa tradizione, mai tuttavia disgiunta dalla formalizzazione cortese, contribuendo anch'essi, con Maria, alla formulazione di un modello narrativo che si rivelerà largamente produttivo in futuri racconti e novelle.
Le meraviglie di Rigomer-Les merveilles de Rigomer. Tradizione manoscritta e tradizione narrativa
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2013
pagine: 208
Con il titolo di "Merveilles de Rigomer" (di cui si dà qui una scelta antologica) è conosciuto in epoca moderna un romanzo della seconda metà del XIII secolo, uno degli ultimi di materia arturiana. In esso si susseguono le aventures dei cavalieri Lancelot e Gauvain in cerca del castello irlandese di Rigomer, sottomesso a un malefico incantesimo. Tali avventure, e la composizione strutturale e stilistica del romanzo, sono esemplate nei romanzi arturiani precedenti e coevi, che si proiettano su "Merveilles" attraverso una fitta serie di corrispondenze intertestuali, ma che da "Merveilles" sono come annunciate e riflesse. Il romanzo può così essere considerato come un compendio della "Grande Tradizione" arturiana, che si sta avvicinando al proprio esaurimento con opere che, pur carenti per valenza socio-storica e per vigore letterario a fronte dei romanzi del XII-primo XIII secolo, non mancano di finezza né di fascino. In effetti, "Merveilles" aggiunge a un indubbio mestiere alcuni pregi molto personali, in specie una scrittura sottilmente ironica e divertita, innescata dal ripensamento delle convenzioni romanzesche fattesi più che stabili e segnate dall'uso."
Il romanzo di Folco Fitz Waryn (Fouke Fitz Waryn)
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 224
Il romanzo di Fouke le Fitz Waryn che oggi si conserva è versione in prosa, databile al 1320 c., di un testo in versi risalente al 1260-70. Scritto in Inghilterra, probabilmente nei luoghi stessi in cui l'azione si svolge, il territorio inglese ai confini con il Galles, il romanzo è redazione in parte storicamente valevole, in parte leggendaria, delle vicende della famiglia dei nobili discendenti del cavaliere francese Garyn de Metz, tutti, di padre in figlio, di nome Fouke' (Folco). La parte maggiore del testo, e più rispondente ai dettami del genere romanzesco, è dedicata a Fouke III, che si vede strappare il feudo ereditario da re Giovanni Senza Terra ed è costretto a un lungo esilio e a una lotta senza tregua, non priva tuttavia dell'impiego di mezzi dettati dall'arte dell'inganno e della beffa.