Libri di Mackda Ghebremariam Tesfaù
Undrowned. Lezioni di femminismo nero dai mammiferi marini
Alexis Pauline Gumbs
Libro: Libro in brossura
editore: Timeo (Palermo)
anno edizione: 2023
pagine: 190
I delfini sono resi inseparabili dalle cicatrici identiche che si portano addosso, e anche noi fondiamo comunità e identità sulle nostre ferite. Come la ritina, estintasi appena ventisette anni dopo il primo avvistamento da parte delle navi colonialiste, innumerevoli esistenze umane non sono sopravvissute alla tratta atlantica degli schiavi, e generazioni di afrodiscendenti piangono il lutto delle vite perdute dei loro antenati. I cuccioli di foca non hanno idea di possedere polmoni portentosi finché la madre non li spinge in acqua costringendoli all’apnea, e anche noi a volte scopriamo in modo traumatico qual è la portata del nostro respiro. Anche noi, come le creature acquatiche, possiamo imparare a inannegare. Alexis Pauline Gumbs osserva i mammiferi marini e traduce per noi la loro saggezza, facendo emergere le lezioni preziose che possono insegnarci: pratiche queer, sovversive, compassionevoli, trasformative. Il risultato è un lungo, commovente inno alla bellezza e alla potenza di queste creature sommerse. Un’opera ibrida che confonde i generi mescolando lingua poetica e osservazione naturalistica, resoconto storico e visione utopica, spiritualità e pratiche del femminismo.
Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano
Grada Kilomba
Libro: Libro in brossura
editore: Capovolte
anno edizione: 2021
pagine: 256
"Quando scrivo divento la narratrice e la scrittrice della mia realtà, l'autrice e l'autorità della mia stessa storia. In questo senso, divengo la contrapposizione assoluta di ciò che il progetto coloniale ha predefinito". "Memorie della piantagione" è l'opera cardine di Grada Kilomba, artista interdisciplinare che, sovvertendo i canoni delle pratiche artistiche, affronta il razzismo e le forme di decolonizzazione del sapere, concentrandosi su elementi come memoria, trauma, genere. In questo testo emerge la realtà psicologica del razzismo quotidiano, vissuto in particolare dalle donne Nere e basato sulle impressioni soggettive, le auto-percezioni e le narrazioni biografiche. La combinazione delle parole “piantagione” e “memorie” descrive il razzismo come realtà traumatica e posiziona l* soggett* Ner* in una scena coloniale dove, tutt'a un tratto, il passato viene a coincidere con il presente e il presente è esperito come se ci si trovasse ancora in quel passato straziante. Ma a cui è possibile rispondere, con un processo di decolonizzazione del sé. Un libro fondamentale, attraverso cui Grada Kilomba crea uno spazio di resistenza e speranza, una nuova geografia del futuro.