Libri di Michela Nessi
Un altro cielo
Binh Phuong Nguyen
Libro: Libro in brossura
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2025
Ad Hanoi, alla fine del XX secolo, una giovane donna è combattuta tra due amori. Non ha più il controllo della realtà ma è in bilico tra una certa nostalgia del passato e un oscuro desiderio di cambiamento. È al crocevia tra due mondi – quelli dei suoi amanti –, due epoche – la sua giovinezza da studentessa e il presente –, due epoche – il XX e il XXI secolo. La storia è attraversata dal "tu" di un narratore dall'identità incerta, forse un "sosia" dell'eroina. Sta parlando con noi, sta parlando con se stessa o noi stiamo parlando con lei? Questo gioco attorno alla seconda persona singolare permette di esprimere i sentimenti ambigui della protagonista.
Cavallo d'acciaio
Nhiên Phan Hon
Libro: Libro in brossura
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2023
pagine: 314
"Cavallo d'acciaio" è composto da tre racconti indipendenti - "Il corpo", "In riva al mare" e "Pelikan" - che, attraversati dall'immagine del cavallo d'acciaio, danno vita a un gioco di richiami e simmetrie. Ne "Il corpo", suddiviso a sua volta in tre capitoli, viene raccontata la storia di un giovane uomo, Song, in fin di vita a causa di una malattia: i tre personaggi principali, il patrigno, la madre e la fidanzata di Song, rievocano l'immagine del protagonista la cui vita, dall'infanzia fino al giorno della morte, ci viene raccontata da un punto di vista esterno. Cambiandola prospettiva della narrazione a seconda del personaggio che assume il compito dell'io narrante, vengono riportati a galla segreti e lati oscuri di una famiglia apparentemente normale. "In riva al mare" racconta, invece, il ricongiungimento tra due gemelli, il protagonista, Vinh, e il fratello, rimasti separati per anni a causa dell'esilio all'estero del secondo. Il confronto tra i due consiste nell'unica occasione che hanno per chiarire le incomprensioni del passato, rivelando tradimenti e verità nascoste. Infine, "Pelikan" ritrae l'incrocio di due destini: una giovane donna che ha perso le capacità linguistiche in seguito a un incidente e il suo professore, un omosessuale ripudiato dalla famiglia. Attraverso il racconto di queste due vite, vengono messi in luce temi estremamente contemporanei, quali la solitudine dell'individuo moderno e la fragilità del ruolo femminile all'interno della società.
Toussaint Louverture. La Rivoluzione francese e il problema coloniale
Aimé Césaire
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2022
pagine: 352
Un dramma in tre atti: è così che il Césaire poeta e drammaturgo sceglie di narrare l'indipendenza dalla Francia di Haiti, all'epoca Saint‑Domingue, la prima colonia a essere sottomessa e la prima a liberarsi dal giogo delle potenze europee. Un racconto ibrido, tra saggio storico e opera letteraria, qui tradotto per la prima volta in italiano. Dalla fronda dei ricchi coloni bianchi, passando per la rivolta degli affrancati o nati liberi, arriva fino alla rivoluzione degli schiavi neri guidati da Toussaint Louverture, l'ex schiavo a capo della rivolta di coloro che sono passati alla storia come i giacobini neri. Césaire analizza i rapporti tra Francia e Saint‑Domingue e racconta la presa di coscienza degli schiavi: la libertà non gli sarebbe stata regalata, avrebbero dovuto conquistarla. Appare così la contraddizione borghese della Rivoluzione francese che realizzava democrazia e diritti nella madrepatria fermandosi però al confine - non solo geografico - della linea del colore. La storia di Toussaint Louverture, coi successi e le contraddizioni, il rapporto col potere e le masse, incarna i dilemmi di ogni rivoluzionario. E il moto che portò Saint‑Domingue a essere Haiti mostra l'intersezione tra sfruttamento e oppressioni in cui inserire il grimaldello per scassinare il presente e far nascere una nuova società. È infatti il Césaire marxista a mostrare come i primi due tentativi di ribellione, inciampando su specifici interessi (commerciali per i coloni proprietari di piantagioni; sociali per gli affrancati diventati padroni a loro volta), fossero incapaci di superare le contraddizioni di classe che li fecero fermare a un passo dall'arrivo. Solo la sollevazione degli schiavi neri superò gli interessi particolari facendo sfociare la lotta all'oppressione coloniale nella liberazione espressa dalla parola più agognata: «indipendenza».