Libri di P. Conversano
Delete. Il diritto all'oblio nell'era digitale
Viktor Mayer-Schönberger
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2016
pagine: 191
Per millenni nel corso della storia umana dimenticare è stata la norma e ricordare l'eccezione. Ma l'era digitale ha cambiato questo rapporto: oggi rimane traccia di tutto, contenuti potenzialmente imbarazzanti restano conservati nel cyberspazio, mentre Google memorizza quando e che cosa abbiamo cercato in Rete. Lo spazio digitale ricorda anche quello che sarebbe meglio venisse dimenticato. Il passato è sempre presente, pronto a essere richiamato con il semplice clic di un mouse. Che cosa possiamo fare per difenderci?
Monopoli stories
Mary Pilon
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: EGEA
anno edizione: 2015
pagine: 226
La storia del Monopoly che conosciamo inizia negli anni della Grande Depressione quando un disoccupato di nome Charles Darrow si presenta alla Parker Brothers e vende quello che diventerà il gioco da tavolo più famoso e diffuso a livello planetario. Darrow si libera dalla povertà e risolleva indirettamente le sorti della Parker Brothers, a quel tempo sull'orlo del collasso finanziano. La storia vera, però, è un po' diversa. Comincia più di trent'anni prima. Alle origini di Monopoly c'è una donna: Elizabeth Magie Phillips detta Lizzie e il suo Landlord's game, ideato come uno strumento didattico per istruire la gente sui pericoli dei monopoli. La vera differenza tra il suo gioco e quello di Darrow era lo spirito: progressista il primo, capitalista l'altro. George Parker acquista comunque da Lizzie i diritti del Landlord's game per cinquecento dollari e senza royalty. Lei si illude che il gioco, brevettato trent'anni prima, potrà essere pubblicizzato e distribuito su vastissima scala. E che potrà diffondersi il messaggio politico: "Lo scopo del gioco non è solo divertire, ma mostrare come, con le leggi vigenti, i proprietari terrieri siano privilegiati rispetto agli altri imprenditori", così raccontava ai giornali dell'epoca.
Cattivi samaritani. Il mito del libero mercato e l'economia mondiale
Ha-Joon Chang
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2014
pagine: XI-266
Il capitalismo occidentale, soprattutto se anglosassone, tende a raccomandare sempre la stessa ricetta a ogni paese: privatizzare, liberalizzare, aprirsi al commercio internazionale e ai flussi d'investimento dall'estero. Ma è così che le economie occidentali sono diventate ricche? Non proprio. Sia Gran Bretagna sia Stati Uniti, per esempio, s'industrializzarono grazie al protezionismo. E i paesi asiatici che sono decollati in sequenza - Giappone negli anni Cinquanta e Sessanta, Corea del Sud negli anni Settanta e Ottanta, Cina negli anni Novanta - sono riusciti nell'impresa di raggiungere le economie avanzate di Europa e America solo attraverso il dirigismo economico e una politica industriale orientata all'export. Ecco spiegato perché la Corea e il Ghana, che negli anni Sessanta erano alla pari, hanno avuto destini economici drammaticamente divergenti: il Ghana optò per il libero scambio di materie prime su pressione occidentale, mentre la Corea per il protezionismo industriale. Per Chang, gli occidentali sono cattivi samaritani perché impongono al resto del mondo l'applicazione di misure neoliberiste e monetariste controproducenti. L'integrazione nel mercato internazionale favorisce lo sviluppo, ma solo a condizione che venga scelta e non subita dai paesi emergenti, diversamente da quanto è avvenuto negli ultimi vent'anni. Una prospettiva intellettuale assai originale, caratterizzata da una divertente vena polemica nei confronti degli alfieri ideologici del liberismo.
Monopoli stories
Mary Pilon
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2015
pagine: 226
La storia del Monopoly che conosciamo inizia negli anni della Grande Depressione quando un disoccupato di nome Charles Darrow si presenta alla Parker Brothers e vende quello che diventerà il gioco da tavolo più famoso e diffuso a livello planetario. Darrow si libera dalla povertà e risolleva indirettamente le sorti della Parker Brothers, a quel tempo sull'orlo del collasso finanziano. La storia vera, però, è un po' diversa. Comincia più di trent'anni prima. Alle origini di Monopoly c'è una donna: Elizabeth Magie Phillips detta Lizzie e il suo Landlord's game, ideato come uno strumento didattico per istruire la gente sui pericoli dei monopoli. La vera differenza tra il suo gioco e quello di Darrow era lo spirito: progressista il primo, capitalista l'altro. George Parker acquista comunque da Lizzie i diritti del Landlord's game per cinquecento dollari e senza royalty. Lei si illude che il gioco, brevettato trent'anni prima, potrà essere pubblicizzato e distribuito su vastissima scala. E che potrà diffondersi il messaggio politico: "Lo scopo del gioco non è solo divertire, ma mostrare come, con le leggi vigenti, i proprietari terrieri siano privilegiati rispetto agli altri imprenditori", così raccontava ai giornali dell'epoca.
Marketing islamico
Cedomir Nestorovic
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2010
pagine: 162
L'islam fissa regole che hanno conseguenze sul comportamento dei consumatori e che possono costituire un ostacolo per le imprese che si rivolgono ai popoli e ai mercati musulmani. Cosa devono sapere dell'islam queste imprese? Come devono adattare i loro prodotti? Come devono integrare le loro campagne pubblicitarie e la loro comunicazione? Possono ricorrere alle classiche regole del marketing? Il libro affronta le specificità del marketing nel mondo islamico: lo stile di vita halal e i prodotti halal nel settore alimentare, farmaceutico e cosmetico; i cinque pilastri della religione islamica, ovvero dichiarazione di fede, preghiera, elemosina, ramadan, pellegrinaggio alla Mecca, dal punto di vista del marketing; il caso "moda", che deve conciliare rispetto della tradizione e desiderio di novità. Con l'aiuto di numerosi esempi, il libro si rivolge a imprenditori e marketing manager delle imprese che vogliono operare in ambiente musulmano, ma anche a studiosi e studenti di marketing. (Saggio introduttivo di Luca Massimiliano Visconti)
Come sopravvivere a un capo idiota
John Hoover
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2005
pagine: 291
John Hoover è laureato, ha conseguito due master e ha alle spalle anni e anni di esperienza come quadro, dirigente, imprenditore consulente. Ma soprattutto è, o meglio è stato, un capo idiota, e come tutti i capi idioti ha portato le sue disfunzioni all'interno della catena di comando aziendale, senza rendersi assolutamente conto dei disastri che combinava. Poi ha cominciato a capire, e ha scritto libri sulla leadership, la creatività e le prestazioni manageriali. Ha viaggiato in lungo e in largo per far conoscere i vantaggi della leadership collaborativa e dell'organizzazione orizzontale; i suoi clienti erano gentili, e aspettavano che se ne fosse andato prima di ignorare i suoi consigli. Ha scritto questo libro per vendicarsi.
La faccia nera del Vietnam
Wallace Terry
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2005
pagine: 334
Fu un ragazzo di colore il più giovane soldato americano morto in combattimento in Vietnam. Il marine veniva da una famiglia povera di Brooklyn e aveva sedici anni. Questa storia è dedicata a quel ragazzo. È la storia del Vietnam nero. La storia, raccontata dalle loro stesse parole, del sacrificio, del coraggio, del patriottismo di ragazzi che hanno combattuto a diecimila miglia di distanza dalla loro povertà e dalla loro discriminazione. Per trovare un'ingiustizia peggiore, per combattere una guerra su due fronti: contro i vietcong e contro il razzismo di commilitoni e alte gerarchie dell'esercito statunitense.
Mamme manager. Come continuare a lavorare e a far carriera dopo la maternità
Wendy Sachs
Libro: Copertina morbida
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2007
pagine: 209
"Lo scorso anno mio figlio Jonah di 2 anni ha cominciato ad andare al nido in una cittadina del New Jersey dove quasi tutte le madri trascorrono le giornate scorrazzando con i loro fuoristrada tra palestra, centro commerciale e lezioni di musica dei figli. Qui dove vivo, una donna che lavora è tanto 'in' quanto una che si compra delle imitazioni di Prada". Così inizia il libro di Wendy Sachs, giornalista televisiva che ha deciso di tornare a lavorare, nonostante due figli. Sì, perché alcune donne decidono di rinunciare alla loro carriera e di rimanere a casa a curare i figli. Ma milioni di donne non possono permetterselo. E milioni di donne amano il lavoro che fanno e non vogliono rinunciarvi. Che sia per motivi finanziari o per passione, le donne che lavorano riescono a essere delle buone madri? Dal vivo racconto di mamme avvocato, medico, imprenditore, designer, giornalista, il libro racconta come una donna possa essere al tempo stesso madre e donna in carriera. Con una buona dose di creatività, tanto coraggio e... qualche senso di colpa.
Marketing genius
Peter Fisk
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2007
pagine: 346
I mercati sono molto complessi, i clienti sono sempre più esigenti, la concorrenza spietata: per fare marketing efficace, oggi, ci vuole genialità. È necessario un approccio nuovo e diverso per identificare i mercati emergenti e capire come dar loro forma, per individuare prima degli altri le possibilità migliori, per battere i concorrenti con strumenti più efficaci degli sconti, per innovare in maniera più radicale in direzioni inesplorate, per costruire nuove marche come nessun altro sa fare, per coinvolgere i clienti come mai avrebbero pensato, per offrire agli azionisti rendimenti da far saltare sulla sedia gli analisti. In questo libro gli operatori di marketing troveranno tutto quello di cui hanno bisogno: i concetti, ma anche le applicazioni; le idee e la loro realizzazione.
Io vinco, tu perdi. Strategie di successo nel business e nella vita
Avinash Dixit, Barry Nalebuff
Libro: Copertina morbida
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2008
pagine: 408
"lo vinco tu perdi" è un corso intensivo di intelligenza e logica, una lezione di moderno macchiavellismo che riesce a trasformare in semplice divertimento una scienza ponderosa come la teoria dei giochi. Gli autori la raccontano attraverso esempi e casi, dal famoso "dilemma del prigioniero" a situazioni esemplari tratte dalla politica, dalla guerra, dallo sport e dalla vita quotidiana. A tutti, quindi, al generale e al manager, al risparmiatore e al padre di famiglia, una personale lezione di strategia. Con numerosi esercizi da praticare e da personalizzare sulla realtà della propria impresa.
La danzatrice bambina
Anthony Flacco
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2008
pagine: 285
Questo non è il racconto dell'onda furiosa della Grande Storia sul destino di un popolo. Non solo questo. È una storia piccola, che ha il nome e il volto di una bambina. Zubaida vive nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la "guerra al terrore" non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, non per l'ostinata determinazione di un uomo disposto a tutto pur di non arrendersi. Dovesse camminare fino all'inferno per salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la linea di demarcazione tra due culture, tra "loro" e "gli altri". Perché Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della sua musica.
Cattivi samaritani. Il mito del libero mercato e l'economia mondiale
Ha-Joon Chang
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: XI-266
Il capitalismo occidentale, soprattutto se anglosassone, tende a raccomandare sempre la stessa ricetta a ogni paese: privatizzare, liberalizzare, aprirsi al commercio internazionale e ai flussi d'investimento dall'estero. Ma è così che le economie occidentali sono diventate ricche? Non proprio. Sia Gran Bretagna sia Stati Uniti, per esempio, s'industrializzarono grazie al protezionismo. E i paesi asiatici che sono decollati in sequenza - Giappone negli anni Cinquanta e Sessanta, Corea del Sud negli anni Settanta e Ottanta, Cina negli anni Novanta - sono riusciti nell'impresa di raggiungere le economie avanzate di Europa e America solo attraverso il dirigismo economico e una politica industriale orientata all'export. Ecco spiegato perché la Corea e il Ghana, che negli anni Sessanta erano alla pari, hanno avuto destini economici drammaticamente divergenti: il Ghana optò per il libero scambio di materie prime su pressione occidentale, mentre la Corea per il protezionismo industriale. Per Chang, gli occidentali sono cattivi samaritani perché impongono al resto del mondo l'applicazione di misure neoliberiste e monetariste controproducenti. L'integrazione nel mercato internazionale favorisce lo sviluppo, ma solo a condizione che venga scelta e non subita dai paesi emergenti, diversamente da quanto è avvenuto negli ultimi vent'anni. Una prospettiva intellettuale assai originale, caratterizzata da una divertente vena polemica nei confronti degli alfieri ideologici del liberismo.