Libri di S. Albl
La scintilla divina. Il disegno a Roma tra Cinque e Seicento
Libro: Copertina rigida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 484
Gli anni di raccordo tra un secolo e un altro sono sempre stati teatro, nel corso della storia, di fenomeni innovativi che hanno spesso condotto a mutamenti profondi, a volte rivoluzionari. Fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, Roma, al tempo la più importante capitale europea, fu meta imprescindibile per talenti in cerca di fortuna o desiderosi di compiere il proprio tirocinio artistico. La compresenza in città di Michelangelo Merisi da Caravaggio e di Annibale Carracci segnò l'avvio di una nuova stagione artistica e una svolta cruciale per i destini della storia dell'arte a Roma e non solo. Operarono però al contempo, e in parallelo a Caravaggio e Carracci, anche artisti la cui fama è stata fino a tempi piuttosto recenti oscurata dalla risonanza dei due "campioni" del Seicento italiano. I percorsi professionali di tali artisti, spesso considerati retorici portavoce dell'establishment pontificio - e dunque personalità conformiste e di minore interesse -, restano ancora in larga misura da mettere a fuoco. Su questo cruciale momento è posta l'attenzione del volume. Nei saggi che lo compongono si è cercato di presentare uno scenario più complesso di quello delineato dalla storiografia e di dare lettura delle interazioni che intercorsero tra gli artisti operanti a Roma nello stretto giro di anni che fanno da cerniera tra i due secoli, scegliendo come punto di osservazione privilegiato quello del disegno, lo strumento più intimo dell'operare dell'artista, in cui, prima ancora che nella pittura, si manifestarono i caratteri di innovazione e sperimentazione e l'entusiasmo degli artisti nei confronti di idee nuove, a volte incredibilmente moderne.
I pittori del dissenso. Giovanni Benedetto Castiglione, Andrea de Leone, Pier Francesco Mola, Pietro Testa, Salvator Rosa
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2015
pagine: 207
Lo storico dell'arte Luigi Salerno, già nei primi anni settanta del '900, individuava una "corrente del dissenso" in seno alla pittura ufficiale del Barocco. Secondo lo studioso la produzione di artisti quali Nicolas Poussin, Pietro Testa, Pier Francesco Mola, Giovanni Benedetto Castiglione e Salvator Rosa mostra rilevanti affinità nella scelta dei temi, nelle intenzioni e negli orientamenti filosofici. La condanna dei propri tempi si manifesta nella predilezione per i soggetti di derivazione stoica e ascetica. Al contempo la ricerca dell'evasione si dirama in una fitta trama di tematiche, quali la magia, l'alchimia, le scienze naturali e l'esotismo. Questo volume rimette in discussione proprio l'eredità e la validità delle tesi di Salerno, prendendo le mosse da istanze metodologiche e da ricerche di carattere monografico dedicate ai "pittori del dissenso" negli ultimi decenni. L'accurata selezione di saggi qui raccolta offre importanti aggiunte al catalogo degli artisti "dissenzienti" e in merito ai rapporti che intercorrevano tra di loro, materiale grafico e archivistico inedito, studi di critica d'arte, iconografia e storiografia, e novità in materia di committenza e collezionismo.