Libri di Sandra Sella Tournon
Diario clinico. Gennaio-ottobre 1932
Sándor Ferenczi
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 336
Sigmund Freud riconosceva apertamente l’impossibilità di distinguere, tra se stesso e Sándor Ferenczi, quanto l’uno dovesse all’altro. È ormai chiara, invece, l’importanza di quest’ultimo come precursore dell’evoluzione psicoanalitica degli ultimi decenni. Il Diario clinico arricchisce la conoscenza che abbiamo dello psicoanalista ungherese, rivelandone gli aspetti più intimi e inconfessati: il travagliato rapporto con Freud, l’originalità del suo metodo di lavoro e le riflessioni che lo accompagnarono nell’ultimo anno di vita, il 1932. Ma forse, su tutto, la lettura del Diario mostra quanto Ferenczi abbia sperimentato in prima persona l’inadeguatezza delle tecniche classiche di fronte a un certo tipo di sofferenza: a differenza dei suoi contemporanei, ha posto l’attenzione sul controtransfert, quell’insieme di emozioni e reazioni che la relazione con il paziente suscita nello psicoanalista, considerato una perdita di oggettività. Ferenczi, forse perché più di altri sente, intuisce il grande potenziale terapeutico del controtransfert che, se usato con competenza, può diventare lo strumento più potente della cura.
Diario clinico. Gennaio-ottobre 1932
Sándor Ferenczi
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2004
pagine: 330
Sàndor Ferenczi (1873-1933), l'allievo ribelle di Freud e uno dei maggiori innovatori della pratica psicoanalitica, in questo Diario raccoglie note e osservazioni sulle sedute analitiche che accompagnano gli ultimi mesi della sua vita. La lettura del Diario fa ipotizzare che Ferenczi abbia sperimentato l'inadeguatezza delle tecniche classiche di fronte a un certo tipo di problemi. Le critiche che riceve dai suoi pazienti sono le stesse che lui rivolge a Freud, quando gli rimprovera di avere perso interesse per l'aspetto terapeutico della psicoanalisi di non amare più i suoi malati. Ma in che modo l'analista arriva a controllare le proprie debolezze e i propri limiti? Le risposte di Ferenczi sono oggetto di un rinnovato interesse.

