Libri di A. Delfanti
La dignità ai tempi di Internet. Per un'economia digitale equa
Jaron Lanier
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 409
La rivoluzione digitale distrugge più posti di lavoro di quanti ne crei. Ci rallegriamo di scoprire che sul Web tutto è "gratis" e "open", o sta per diventarlo, ma nel frattempo l'economia dell'informazione concentra sempre più potere e ricchezza nelle mani di pochi. Mentre celebriamo le virtù democratiche di Internet, consegniamo il futuro ai colossi che controllano i server centrali e traggono immensi profitti dai dati che ricavano osservando le nostre vite. Sono i Server Sirena che, ammaliandoci con il richiamo del "free", ci imprigionano in una stagnazione economica perenne, con ricorrenti crisi finanziarie e disuguaglianze sempre più gravi. Com'è possibile che le straordinarie innovazioni degli ultimi decenni abbiano generato un sistema così oligarchico e disumanizzante? Unendo lo sguardo del tecnologo a un'acuta sensibilità sociale, Jaron Lanier illustra come e perché le tecnologie di rete cambiano le dinamiche del potere economico. E con esempi di folgorante potenza evocativa ci avverte: quando prenderanno piede stampanti 3D, infermieri robotici e veicoli autoguidati, la disoccupazione dilagherà anche nell'industria, nella sanità e nei trasporti! Eppure, una via d'uscita realistica esiste. Se è vero che sono le informazioni a creare valore e arricchire i Server Sirena, bisogna concepire un sistema in cui gli individui siano retribuiti per le informazioni che producono e condividono ogni giorno.
Capitalismo 3.0. Il pianeta patrimonio di tutti
Peter Barnes
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2013
pagine: 167
Una proposta che può suonare un po' provocatoria (e un po' visionaria), ma che intercetta l'opinione diffusa che l'assetto capitalistico vada riformato e ripensato, senza cadere in ideologismi di maniera: si tratta di fare un upgrade del sistema, affinché il sistema stesso continui a operare. La versione 3.0 del sistema capitalistico deve fondarsi sulla rivalutazione e sul recupero dei beni comuni, i cosiddetti commons, che tutti possono utilizzare, ma su cui nessuno può reclamare un diritto esclusivo, come quelli ambientali o culturali, ovvero aria, acqua, parchi, monumenti. Solo in questo modo è possibile fronteggiare problemi che il capitalismo non ha saputo risolvere, quali il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse energetiche, il degrado ambientale e la povertà, assicurando così il funzionamento per il futuro del sistema-mondo. Perché sia possibile procedere all'upgrade del sistema, occorre che i beni comuni vengano gestiti in modo autonomo sia dalle leggi di mercato sia dal controllo politico, preda spesso di una deriva statalista e affaristica. La soluzione, per Barnes, sta nell'affidare tali beni a Fondazioni o Trust, come avviene, per esempio, in Alaska, dove in questo modo sono gestiti i proventi delle concessioni per l'estrazione di gas e petrolio.