Libri di A. L. Franchetti
Il teatro francese. Dal Medioevo al Novecento
Marie-Claude Hubert
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 216
Il teatro, arte dello spettacolo, si realizza al momento della rappresentazione. Il testo è solo uno spartito la cui lettura richiede una riflessione che è un tentativo di messinscena, di ricostruzione interiore di una realtà in movimento. Consacrata al teatro francese dal Medioevo al Novecento, quest'opera unisce l'approccio formale e lo studio storico del genere drammatico. Prendendo in esame i testi teatrali e teorici più importanti, Marie-Claude Hubert mostra come ogni epoca, attraverso forme diverse (farsa, commedia, tragedia, dramma, pièce moderna), ha risolto i problemi della scena: linguaggio e comunicazione, voce, corpo dell'attore e del personaggio, spazio e tempo. Il libro, arricchito da una bibliografia aggiornata sia francese che italiana, si propone come punto di riferimento essenziale per studenti universitari e per tutti coloro che s'interessano alla drammaturgia francese.
I jeunes-France. Romanzi beffardi. Testo francese a fronte
Théophile Gautier
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 206
Preceduti da una prefazione ironicamente autobiografica, questi "romanzi beffardi" offrono un divertito défilé di "jeunes-France", i giovani romantici del "piccolo Cenacolo" del quale hanno fatto parte Gérard de Nerval e Pétrus Borel, oltre allo stesso Gautier. Dopo avrene guidato e condiviso le sfrenate, giovanilistiche provocazioni anticlassiche e antiborghesi, Gautier prende le distanze dal gruppo per raccontarne, con impareggiabile ironia e umorismo, gli eccessi, la smania di eccentricità, la progressiva alienazione in stereotipi comportamentali. Sfilano, nei sei racconti, le diverse specie di "jeune-France", il byroniano e il medievale, l'artista e l'hoffmaniano, l'appassionato e il viveur. La scena si popola delle figure più disparate, in un vertiginoso gioco di specchi in cui le immagini degli eroi della letteratura europea si confondono con i protagonisti e fanno rivivere il composito panorama artistico del primo '800. Segnata dall'impronta parodico-grottesca e percorsa da una sottile vena malinconica, quest'opera sarà molto apprezzata da Baudelaire che in essa ravviserà i tratti della "beauté du diable", l'affascinante grazia e l'audacia della giovinezza.