Libri di A. Pizzigoni
Carrara. Catalogo della mostra (Bergamo, 8 aprile-15 maggio 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 80
"Pipi Carrara era uno scultore anomalo, non foss'altro che per quei lunghi anni di vita solitaria in cui in modo determinato aveva allontanato dalla sua mente ogni occasione di presentare in pubblico le sue opere. Aveva superato i cinquant'anni quando io cominciai a frequentarlo negli anni ottanta, ed era nel pieno della sua creatività, ma la distanza dal mercato e dalla critica appariva già una sua scelta definitiva, una decisione presa serenamente ma in modo irremovibile. Non lo sfioravano certo quelle oscillazioni del gusto e delle mode che guidavano le intelligenze critiche di allora. Null'altro sembrava coinvolgerlo che non fosse l'approfondire le cause generative e le ragioni formali dell'opera che andava realizzando: non esisteva per lui altro mondo se non quello delle immagini che uscivano dalle sue mani. Mentre le sue parole dolci e pacate riuscivano a trascinarci attoniti nella magia del suo lavoro. Ancora, se penso a lui, mi piace ricordarne il sorriso, quasi infantile, ammaliato e felice nel mostrarti come far nascere una forma con pochi elementari strumenti. Solo il lavoro sembrava dare a Pipi Carrara quella felicità che traspariva dal brillare dei suoi occhi."
L'immaginazione costruttiva
Peter Rice
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2012
pagine: 176
Peter Rice (1935-1992) è forse il più grande e il più noto tra gli ingegneri del secondo Novecento, il cui apporto ha reso possibili alcune delle architetture più innovative del secolo e il cui ruolo è stato determinante soprattutto in quelli che vengono considerati i più importanti edifici anche dal punto di vista simbolico: le vele dell'Opera di Sydney o il Beaubourg a Parigi ormai assunte a icone della modernità architettonica. Numerose sono le opere in cui la sua immaginazione costruttiva ha contribuito in maniera paritetica a quella degli architetti progettisti: dalla Galleria d'arte contemporanea Menil a Houston con Renzo Piano, al palazzo dei Lloyd's a Londra con Richard Rogers, alla passerella del parigino Parco de La Villette con Bernard Tschumi, fino al Padiglione del Futuro con Oriol Bohigas all'Expo di Siviglia, per non dire di tutte le altre collaborazioni che Peter Rice ha dato in modo diretto a molti altri protagonisti dell'architettura contemporanea: da Norman Foster a Jorn Utzon e molti altri. Anche in Italia la sua audace creatività è stata fondamentale nella costruzione dello stadio di Bari e del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, entrambi di Renzo Piano, così come la sua esperienza alla Fiat alla fine degli anni Settanta nella progettazione della "Ritmo", modello tanto amato anche dal giovane Barak Obama.