Libri di A. Zava
Il poeta della grande guerra. Poesie 1919-1923
Egidio Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 240
La produzione poetica di Egidio Bianchi (1898-1923) nel periodo che va dal 1919 fino alla sua morte fornisce un triplice indirizzo di indagine: consente di portare alla luce, grazie alla trascrizione dei suoi brani da parte di Nennelle, l'amata musa ispiratrice, una personalità letteraria di sicuro interesse; permette di assumere una privilegiata, seppur drammatica, prospettiva interna alle vicende della Grande Guerra, sempre presente nelle conseguenze personali e tra le righe della testimonianza del poeta soldato; fornisce infine la possibilità di analizzare nel dettaglio tecnico la delicata questione della disfatta di Caporetto, intrecciata all'inaudita crudeltà del premeditato uso letale di composti chimici a scopo bellico da parte delle truppe nemiche. Un "corpus" poetico che rappresenta un'importante esperienza letteraria, documentaria e storica.
Nato con libertà. Le lettere di Alberto Cantoni ad Angiolo e Adolfo Orvieto (1882-1903)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2008
pagine: 220
L'epistolario di Alberto Cantoni con i nipoti Angiolo e Adolfo Orvieto, protagonisti del panorama letterario fiorentino di fine Ottocento e della prima metà del Novecento, costituisce una privilegiata chiave di accesso per approfondire la personalità e la dimensione narrativa e poetica dello scrittore mantovano. Nell'arco dei vent'anni che caratterizzarono la produzione maggiore di Cantoni, le lettere conservate presso l'Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze non rappresentano, tuttavia, una semplice testimonianza della comunicazione familiare con il ramo fiorentino della famiglia. Gli interessi letterari dei nipoti Orvieto, di Angiolo soprattutto, ricoprono un ruolo di primo piano negli scambi epistolari e consentono di vagliare le coordinate della formazione del giovane letterato, delineando un quadro preciso della dimensione familiare di Alberto che lo segue e consiglia. Questo epistolario offre quindi la possibilità di osservare da dietro le quinte le fasi di allestimento dell'opera di Cantoni (romanzi, racconti, novelle, ma anche collaborazioni alle riviste dei nipoti come "Il Marzocco"?), opera collocabile cronologicamente nella seconda metà dell'Ottocento ma già proiettata verso il Novecento, grazie alle caratteristiche dell'impianto narrativo e al particolare approccio al testo, connotato da un umorismo che trovò in Pirandello un attento estimatore.

