Libri di Alessandro Chiello

Un semplice corso di aggiornamento professionale a Roma per il commissario Gegè. Una serie di inquietanti delitti scuote la capitale in quelle stesse settimane. Quasi senza accorgersene, il commissario si trova immerso in una torbida catena di sangue e di violenza, che lo scuoteranno in modo talmente drammatico da mettere in dubbio le sue residue certezze esistenziali. Una sola labile pista, una traccia appena percettibile... un film, un vecchio film.

L'ispettore capo Eugenio Cecchi, detto Gegè, del commissariato milanese di Brera è ufficialmente a riposo dopo la perdita della moglie. Viene chiamato in servizio per indagare su un omicidio commesso nel paese dove è cresciuto: Villadossola, nel cuore della valle Ossola, sulle sponde del torrente Ovesca. Una sua amica è stata trovata morta in casa con un coltello conficcato nel cuore e due dita della mano recise di netto. Sarà un ritorno drammatico, tra nuovi delitti e un doloroso tuffo nel passato.

Il commissario Gegè e non solo. L'Ossola e le sue valli, la solitudine, la vita e la morte, i ricordi e i rimpianti in diciassette racconti che narrano storie dal sapore noir, in cui i personaggi si muovono e agiscono in balia, spesso, dei loro peggiori demoni.

Nella splendida cornice di Porto Venere, all'ombra della chiesa di San Pietro arroccata su uno sperone roccioso a picco sul mare, viene uccisa una pia donna, nota per la sua onestà e per il suo impegno in opere caritatevoli. Un omicidio cruento e inspiegabile. È solo l'inizio di una catena di fatti di sangue che coinvolgono i partecipanti a un convegno di un'associazione religiosa. Tra personaggi ambigui, panorami meravigliosi e colpi di scena, sarà l'ispettrice Lina Gatti, la celebre poliziotta dai capelli rossi che porta sempre un rosario in tasca, a indagare su questi misteriosi delitti che turbano la serenità della località ligure.

Nel cimitero di Tappia, un paesino sulle pendici del Moncucco quasi abbandonato da decenni, viene ritrovato il cadavere di un anziano. A prima vista niente di strano, sembra davvero un semplice malore. Ma per il commissario Gegè è l'inizio di un'avventura pericolosa, in cui la tristezza di un difficile periodo della sua vita s'intreccia con la disperazione, il rimpianto e i sensi di colpa di personaggi ambigui e misteriosi. Un'inchiesta drammatica e malinconica sullo sfondo della sfacciata bellezza delle montagne ossolane e dei suoi suggestivi villaggi.

Una serie di cruenti ed efferati omicidi sferza la capitale francese, un cadavere viene trovato tra le profonde gole degli orridi di Uriezzo. La noiosa routine del commissario Gegè e della sua squadra viene sconvolta da questi tragici eventi. Le bellezze naturali dell'Ossola e le mille luci di Parigi con il sottofondo di un'incantevole serenata di Mozart sono lo scenario delle indagini dell'ormai celebre commissario nel quarto capitolo della saga.

Odio. Vendetta. Giustizia. Mentre ascoltavo Micaela e osservavo le foto dei cadaveri sulle panchine, queste terribili parole risuonavano nella mia mente. Odio. Vendetta. Giustizia. Amore. Amore. Non so perché, ma s'intrometteva anche l'amore tra i possibili moventi che mi stavo confusamente costruendo.

Un serial killer terrorizza l'Ossola. Il commissario Gegè Cecchi, alla sua seconda indagina, dovrà assicurare alla giustizia l'assassino.

Un'ispettrice di Polizia profondamente devota, con una splendida cascata di capelli scuri e il rosario sempre in tasca, che recita i salmi ed è esperta di arti marziali, un vicequestore bello e maledetto, un cacciatore di location cinematografiche, una fotografa d'arte. Una tragedia familiare e un cruento omicidio su cui i due poliziotti devono indagare in un momento problematico delle loro vite. Solitudini che si intrecciano in un drammatico fine settimana nello scenario di una Firenze triste e meravigliosa.

Barbara de Costance è una ricca ereditiera americana, destinata dai genitori a un matrimonio altrettanto ricco e a una gratificante vita di società. Ma il suo amore per l'arte, la sua sensibilità, la sua continua ricerca di valori la allontanano da tutto questo. Una fuga a Parigi e l'incontro con l'allegra e disperata umanità della chiesa di Saint Merry cambieranno sostanzialmente la sua vita. Dietro l'apparente squallore di quegli uomini senza storia, vagabondi nelle strade e nelle piazze di una comprensiva Parigi, si nascondono sentimenti profondi, valori ormai dimenticati e il piacere di una libertà di cui 'noi' siamo solo prigionieri. Da questa esperienza Barbara ne uscirà arricchita ma ne sarà anche vittima.

Un viaggio nella capitale francese che cambierà il corso dell'esistenza di uno scrittore in crisi d'ispirazione, tra luoghi leggendari e incontri straordinari.