Libri di Anastasia Marcucci
L'altra
Anastasia Marcucci
Libro: Libro in brossura
editore: IBUC
anno edizione: 2017
pagine: 106
Dopo il percorso nell’autonomia sessuale tra donne di “Chi eri tu”, con “L’altra” Anastasia Marcucci completa il viaggio nell’amore muliebre. Un vero romanzo d’amore, un romanzo d’amore per l’amore, carnale come l’amore, filosofico come l’amore, struggente come l’amore, pieno di piacere (e dolore!) come l’amore. Una deriva di sentimenti di donna, che spiega a donne e non-donne perché la donna è donna soprattutto quando si muove: si muove nel letto, si muove nel mondo, si muove nella mente, si muove appoggiandosi all’uomo che la protegge e che lei tiene vicino (“Stammi vicino” è, non a caso, il primo lavoro letterario di Anastasia Marcucci). È la donna che svolge le grandi manovre dell’amore umano, della seduzione e dei servizi all’uomo, con il godimento di un concambio vantaggioso per la sua valuta rosa, che è sempre stata criptata e che dà dipendenza. Questo libro ci riporta nella profondità vintage della naturale attrazione tra uomo e donna, descritta da una donna: il libro non lo sa, ma si oppone con eroismo femminile alla ideologia cosiddetta del gender.
Stammi vicino
Anastasia Marcucci
Libro: Copertina rigida
editore: Argo Editore
anno edizione: 2009
pagine: 64
Chi eri tu?
Anastasia Marcucci
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2015
pagine: 104
"Una donna complessa, ambigua per pigrizia, indecifrabile per la sua bellezza che valorizza l'eccessivo, non certo interessata a chiarire alcunché né di altro né di se stessa. L'altra, semplice, semplificata dalla sua stessa nascita, fatta per servire, oggetto fatto per servire, corpo apollineo, forma gradevolmente esistenziale, in pratica una nullità. Quanto basta per un pomeriggio di ozio, una sera svuotata di sapori, una notte cieca di luce. Lei mi si attaccò al collo, mi aderì sul fianco, mi graffiò le spalle e le natiche, fino a farmi contorcere intorno a quel corpo, solo corpo, così fatto per darmi piacere fino al discernimento, senza vuoto, senza sosta, senza pausa. Il pomeriggio era rosso e viola, lei pareva un bronzo antico, io ero più bianca del latte." (L'autrice)

