Libri di Andrew Keen
Internet non è la risposta
Andrew Keen
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: XX-224
Oggi che Internet è arrivato a collegare quasi tutti e tutto sul pianeta, sostenere che si tratti di uno strumento capace di democratizzare gli aspetti positivi dell'umanità e disgregare quelli negativi, creando un modo più aperto e paritario, è una falsa promessa. Di fronte alle tante domande in sospeso - di natura economica, sociale, politica, culturale - sull'odierna società interconnessa, tutti hanno una risposta pronta sul perché tante di quelle promesse non si siano realizzate. Tali risposte, più o meno coerenti e praticabili, si pongono come comprensibili rimedi alla frantumazione collettiva e al dissesto economico della società e sono esse stesse, in un certo senso, la testimonianza del perché Internet non è la risposta. Almeno, non ancora. Almeno fino a quando non avremo affrontato la sfida di dare una forma corretta ai nostri strumenti in Rete prima che siano loro a plasmarci.
Vertigine digitale
Andrew Keen
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2016
pagine: 212
Uno dei contributi fondamentali per discutere con senso critico di Web 3.0, Facebook, Twitter, Google+ e Linkedin come luoghi della massima socialità e della condivlsione totale, dove si può perdere la distinzione tra realtà e irrealtà.
Internet non è la risposta
Andrew Keen
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2015
pagine: 224
Oggi che Internet è arrivato a collegare quasi tutti e tutto sul pianeta, sostenere che si tratti di uno strumento capace di democratizzare gli aspetti positivi dell'umanità e disgregare quelli negativi, creando un modo più aperto e paritario, è una falsa promessa. Di fronte alle tante domande in sospeso di natura economica, sociale, politica, culturale - sull'odierna società interconnessa, tutti hanno una risposta pronta sul perché tante di quelle promesse non si siano realizzate. Tali risposte, più o meno coerenti e praticabili, si pongono come comprensibili rimedi alla frantumazione collettiva e al dissesto economico della società e sono esse stesse, in un certo senso, la testimonianza del perché Internet non è la risposta. Almeno, non ancora. Almeno fino a quando non avremo affrontato la sfida di dare una forma corretta ai nostri strumenti in Rete prima che siano loro a plasmarci.
Vertigine digitale. Fragilità e disorientamento da social media
Andrew Keen
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2013
pagine: VII-212
Il Web 3.0 di Facebook, Twitter, Google+ e Linkedln è veramente il luogo della massima socialità e della condivisione totale, dove tutti comunicano con tutti nel tempo e nello spazio? Non rischia di essere, se non lo è già, il luogo dell'iper realtà, dove si perde la distinzione tra realtà e irrealtà? Per Keen la rivoluzione dei social media è di fatto la più travisata e distorta trasformazione culturale dai tempi della Rivoluzione industriale. I social media stanno indebolendo e frammentando la nostra identità: essi ci disorientano e ci dividono, non instaurano affatto una nuova era comunitaria e di uguaglianza fra gli esseri umani. Il tragico paradosso della nostra vita è l'incompatibilità tra il nostro profondo desiderio di appartenenza alla comunità online e di amicizia e l'altrettanto forte desiderio di libertà individuale. Mentre si prevede che verso la metà del XXI secolo quasi ogni essere umano del pianeta sarà connesso elettronicamente, questo libro vuole essere una tesi contro la condivisione, l'apertura, la trasparenza personale, il grande esibizionismo.
Dilettanti.com. Come la rivoluzione del Web 2.0 sta uccidendo la nostra cultura e distruggendo la nostra economia
Andrew Keen
Libro: Copertina morbida
editore: De Agostini
anno edizione: 2009
pagine: 286
La rivoluzione del Web 2.0 ha promesso di diffondere a un numero sempre più ampio di persone una sempre più ampia conoscenza, ma in ogni momento ci si interroga sull'affidabilità, l'accuratezza e la verità delle informazioni che troviamo in rete. Allo stesso tempo le nostre più preziose istituzioni culturali - quotidiani, riviste, il mondo della musica e del cinema - sono minacciate da una valanga di contenuti amatoriali gratuiti generati dagli utenti. Se siamo tutti dilettanti, non ci sono più esperti. Wikipedia incontra MySpace che incontra YouTube: la democratizzazione dei mezzi di comunicazione sta indebolendo e minimizzando competenza, esperienza e talento. La cultura del "copia-incolla" del Web 2.0 sta formando una generazione di intellettuali cleptomaniaci, che pensa si possano esprimere le proprie opinioni grazie all'abilità di tagliare e incollare a piacimento. Il diritto d'autore viene minacciato e la proprietà intellettuale è liberamente scambiata, scaricata e remixata, artisti, scrittori, giornalisti, musicisti, redattori e produttori sono derubati del frutto del proprio lavoro creativo. Le reti televisive subiscono l'attacco della programmazione autoprodotta di YouTube; il file-sharing e la pirateria digitale hanno devastato l'industria multimiliardaria della musica e ora minacciano di distruggere anche quella del cinema. In meglio o in peggio i media democratizzati del Web 2.0 stanno rimodellando il nostro panorama intellettuale, politico e commerciale.