Libri di Annalinda De Toffol

Giulia veste bene i suoi cinquant’anni. Immutato è il fascino mediterraneo che da sempre avvolge la sua persona. Nitidi sono ricordi dell’infanzia vissuta a Napoli e di quella partenza improvvisa per il Nord, quando suo padre fornaio chiude il magazzino e scappa in Veneto con la famiglia per non pagare il pizzo.Una vita modesta, ma felice. Poi l’incontro con Pietro. Laureato in ingegneria, figlio unico benestante, amante del bello, con una carriera lavorativa veloce e appartenente alla Padova bene. Un amore a prima vista. Il matrimonio, un figlio, una vita apparentemente perfetta. Ma la diversità sociale e culturale crea disagio e Giulia non è più disposta a tollerare le incomprensioni, i rimproveri, i silenzi e le notti fuori casa del marito. Nasce in lei la ribellione, malgrado ci sia Luca, ma tra i due non c’è dialogo, e il ruolo di madre viene offuscato dal padre che lo plasma e asseconda i suoi capricci. Si concretizza la voglia di andarsene. Prepara una valigia e parte una mattina di ottobre con in tasca un biglietto di solo andata per Napoli. Una corsa in taxi verso la stazione per prendere il treno, ma il destino le fa lo sgambetto e inciampa nella realtà.

Gli attimi sono come me. Ed io assomiglio a loro, più di quanto si possa immaginare. Io sono l’attimo che passa davanti ai tuoi occhi e poi scompare, sono quella nuvola che nasconde il sole e poi sorridendo si lascia avvolgere dal vento e portare lontano…

Annalinda De Toffol, ha un’anima dalle tante sfaccettature, che si snodano tra la sua vena poetica e la prosa. Artista scalza, si è sempre confrontata alle cose in cui crede. Nata nelle dolomiti, ma amante del mare, sempre pronta a rimettersi in gioco sorride, alla penna sua inseparabile complice, tra un verso, un racconto e un romanzo. Ed è attraverso questo mondo di parole che trasmette l’entusiasmo e la sua grande voglia di vivere. Ora abita nella Pianura Padana dove coltiva la sua grande passione per la scrittura. Non nego nulla, nemmeno a me stessa, anche se a volte vorrei essere l’altra, quella che non conosco per la quale mi assottiglio fino a diventare respiro, per poi rimanere eternamente la stessa donna; seppur ho cambiato l’abito, calandomi nei personaggi di questi racconti, cogliendo le loro sfumature, indossando i dolori della tempesta, vivendo momenti in terre lontane, e nutrendomi dello stesso amore per la vita. Vivo di emozioni che corrono sul filo del tempo.