Libri di Antonio Cipriano
Lo sprovveduto
Antonio Cipriano
Libro: Libro in brossura
editore: Tempra
anno edizione: 2024
pagine: 104
Negli anni Settanta Ennio è un ragazzino desideroso di scoprire il mondo. Nelle peggiori delle circostanze, da un giorno all'altro, in età adolescenziale si ritrova da solo ed è costretto a doversi trasferire in città accompagnato da un suo vicino di casa. Chiuso nel suo dolore, Ennio come uno sprovveduto comincia ad affrontare gli accadimenti della vita chiudendosi in sé stesso e reagendo d'istinto alle avversità, talvolta mettendosi nei guai. Finché l'incontro fortuito con una serie di persone, che si rivelano importanti per il suo percorso di crescita umano, non segna una svolta. Quando poi, ogni cosa sembra funzionare tutto diventa nuovamente precario prima di consentire ad Ennio o ai suoi affetti di adattarsi ad essi. Proprio la lotta per la tranquillità rappresenta, sì, una fatica gravante, ma allo stesso tempo costituisce ciò che infine diventa la sua ricchezza. «Penso alle esperienze vissute e mi interrogo su cosa io abbia imparato e cosa invece avrei dovuto apprendere, se mai mi fossi lasciato sfuggire qualche insegnamento senza accorgermene».
Erosione politica. Patologie e derive del potere costituito
Antonio Cipriano
Libro
editore: Tempra
anno edizione: 2020
pagine: 124
Nel saggio, il potere politico viene ridefinito sulla base di un fattore attivo importante: l'erosione politica. A seguito di un'accurata analisi emergono le pressioni che il potere costituito subisce ad ogni suo livello, che rendono il legislatore schizofrenico. La democrazia rappresentativa sembra tramontare davanti ai grandi interessi che prevalgono sulle politiche sociali, tanto da ridurre la politica a mero strumento acchiappa voti lasciando dilagare il populismo a fronte di una perdita di legittimazione del potere. Nell'elaborato viene messo in discussione il ruolo della democrazia nell'era contemporanea. La prefazione è stata curata dal professore universitario Massimiliano Bencardino. «La sola libertà che rimane ai cittadini è di cambiare il governo ma non di cambiare politica».