Libri di Antonio Stanziani
Primi piatti di mare e di terra nella cucina abruzzese. Le ricette dei grandi cuochi di Villa Santa Maria
Antonio Di Lello, Antonio Stanziani
Libro
editore: CARSA
anno edizione: 2014
pagine: 96
Un volume di ricette della nostra cucina regionale, interamente dedicato ai primi piatti: oltre 160 ricette, fra salse base e preparazioni, che esplorano l'intero panorama dei "primi" nella cucina abruzzese, dal mare ai monti. Curato dalla coppia di "autori di punta" della letteratura culinaria abruzzese, Di Lello & Stanziani (esponenti primari della tradizione di grandi chef di Villa Santa Maria, il "paese dei cuochi"), si propone come uno strumento per trasformare anche la più veloce ed estemporanea spaghettata in un momento di convivialità di successo.
Tra la fame e l'abbondanza. Il Lessàme di Atessa tra i cibi sacrali in Abruzzo
Antonio Stanziani
Libro
editore: Tabula
anno edizione: 2012
pagine: 116
La cucina dei luoghi di San Francesco Caracciolo. Patrono dei cuochi d'Italia
Antonio Di Lello, Antonio Stanziani
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula
anno edizione: 2011
pagine: 103
L'idea di realizzare un lavoro sulla Cucina e sui Cuochi di Villa Santa Maria dal 1560 all'abolizione del feudalesimo che seguisse le tracce di San Francesco Caracciolo è nata dal desiderio di onorare questo Santo parlando di coloro che fortemente e con grande determinazione lo hanno voluto come loro protettore.Da sempre infatti, prima i cuochi di Villa Santa Maria, poi quelli abruzzesi e infine tutti i Cuochi d'Italia hanno venerato il Santo villese, rampollo della Famiglia Caracciolo. La tradizione orale fa risalire la nascita dell'Arte culinaria villese ai tempi in cui Ascanio, futuro San Francesco, si intratteneva con i suoi coetanei nelle cucine del castello di Villa Santa Maria, tanto da far nascere in suo padre, uomo magnanimo e generoso, il desiderio di promuovere la nascita di una vera e propria scuola di cucina, facendo alternare nei lavori di cucina tutti i domestici. I ragazzi che si distinguevano per estro e bravura erano raccomandati alle nobili famiglie di Napoli dove gli stessi Caracciolo risiedevano per gran parte dell'anno.