Libri di C. De Bastiani
Il mio Quarantotto. Emancipazione della donna e libero pensiero dalle «Memorie di una idealista»
Malwida von Meysenbug
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2006
pagine: 178
A distanza di circa un secolo dalla prima (e unica) edizione italiana integrale, si presentano le pagine sulla rivoluzione tedesca del 1848 dalle "Memorie di una idealista", l'autobiografia di Malwida von Meysenbug, una delle intellettuali più celebri del secondo Ottocento. Dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1848, mantenne il suo impegno politico - in particolare a favore della donna: per diritti civili e politici, indipendenza economica e accesso all'educazione - e questo le costò l'esilio. Frequentò i circoli di esuli politici di tutta Europa, diventando interlocutrice dei maggiori intellettuali: frequentò Blanc, Kossuth e Garibaldi; collaborò con Mazzini e con Herzen. Conobbe Wagner e Baudelaire, fu amica di Nietzsche e Romain Rolland.
Haymarket, Chicago
Martin Duberman
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2005
pagine: 410
Una storia vera di terrore, rivoluzione e amore incondizionato. Il romanzo racconta uno dei più dolorosi avvenimenti della storia americana, prendendo le mosse dalla vicenda sentimentale di Albert Parsons e della sua compagna Lucy, una giovane coppia che - per sfuggire alle severe leggi contro i matrimoni misti nel Texas - si rifugia nella zona più degradata di Chicago. Mentre la loro relazione si consolida, in città si inasprisce la lotta tra una classe operaia povera e un'élite benestante, indifferente al disagio sociale. I due personaggi realmente esistiti - intrecciano la loro storia d'amore con l'impegno politico e Albert sarà ingiustamente accusato della strage di piazza Haymarket nel 1886.
La melanconia di Clara
Anne Raeff
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2006
pagine: 345
Un singolare e polifonico arazzo di vissuti ed esperienze che, a partire dal tempo della narrazione, attraversano a ritroso il secolo scorso seguendo una geografia divaricata da Vienna alla Cecoslovacchia, dalla Spagna al Marocco, da New York al New Jersey. Grazie all'espediente letterario scelto da Anne Raeff, ovvero quello di non dare a Clara alcuna voce, la prospettiva soggettiva della donna rimane celata, consentendo all'autrice di analizzare i motivi per cui alcune persone vengono rafforzate dalle avversità - anche quando queste avversità sono atroci come il genocidio - mentre altre ne escono sconfitte. Quella dell'Olocausto è una catastrofe che aleggia sulle storie di tutti i personaggi, ma l'autrice non fa leva sugli orrori dello sterminio nazista per catalizzare l'attenzione del lettore. Di fatto, il romanzo esamina con lucida sensibilità il modo in cui gli effetti di uno dei momenti più bui della storia incidono sul destino di una famiglia.