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Libri di Carlo Nofri

Scrittura manuale e digitale: antagonismo o sinergia?

Scrittura manuale e digitale: antagonismo o sinergia?

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2024

pagine: 131

Questo volume raccoglie gli interventi presentati all’omonimo convegno che ha posto questo interrogativo a esperti italiani e stranieri di varie discipline: linguisti, psichiatri, grafologi, calligrafi, storici della scrittura, neuroscienziati e pedagogisti. Un filo rosso sembra legare tutti gli interventi. La scrittura manuale, e in particolare quella corsiva, è minacciata a livello globale sia in termini di apprendimento che di pratica. Inoltre una diffusa e serpeggiante sensazione di obsolescenza ne accompagna oggi la percezione anche nell’opinione pubblica di fronte al “diluvio digitale” che investe ogni aspetto della vita sociale e delle pratiche educative. Da una parte la trionfante civiltà della rete, dei dispositivi digitali e della didattica a distanza, ancore di salvezza per il mondo della scuola durante gli anni terribili della pandemia da Covid-19 ma anche simboli di modernità e progresso che promettono una scuola più accessibile e forme d’apprendimento facilitate. Dall’altra carta, penne e libri. Strumenti tradizionali per l’accesso alla scrittura e alla lettura che sembrano fare rima con tecnologie del passato ormai superate. Ma le cose stanno effettivamente così? La rivoluzione digitale porta davvero a risultati educativi migliori? Siamo sicuri che sia arrivato il momento di mandare in pensione quaderni, penne e libri cartacei per sostituirli con tastiere, schermi e ipertesti digitali? I risultati delle ricerche e degli studi illustrati in questo volume testimoniano esattamente il contrario invitando ad una sintesi tra saperi umanistici e tecnologie digitali tutta da trovare.
15,00

La lingua dei segni italiana. Grammatica di base

La lingua dei segni italiana. Grammatica di base

Pietro Celo

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2024

pagine: 211

A cosa serve una grammatica? Ci racconta in parole, ma anche attraverso segni mimico-gestuali, come in questo caso, le regole per usare correttamente una lingua. “Correttamente” non in senso assoluto, impresa improbabile per studenti principianti che durante il percorso di apprendimento commetteranno ovviamente anche errori. Ma “correttamente” nel senso di riuscire a capire e farsi capire in quella lingua, vero obiettivo primario di ogni interazione comunicativa. E a questo mira la presente grammatica di base della Lingua dei Segni Italiana (LIS). Un libro davvero per tutti, scritto in un italiano facilmente comprensibile che evita, per quanto possibile, tecnicismi da addetti ai lavori. L’intento è quello di avvicinare un’ampia platea di lettori e studenti alla conoscenza di un idioma affascinante, la Lingua dei Segni Italiana, che rappresenta il principale strumento di comunicazione di molte persone sorde. Si tratta di una lingua particolare che si avvale di un canale esclusivamente visivo e per spiegarla quindi la parole da sole non bastano. Per questo il libro è arricchito da 330 disegni bidimensionali che riproducono esempi di segni e da 157 filmati che permettono, in modo più realistico, di vedere la LIS in azione in quello spazio tridimensionale detto “spazio segnico”. Una sezione finale è dedicata alla storia e alla cultura della comunità sorda italiana. Prefazione di Carlo Nofri.
22,00

La figura del mediatore linguistico e culturale nell'era digitale

La figura del mediatore linguistico e culturale nell'era digitale

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 174

L'era digitale è quella dei "big data" e dei "social media" ma è anche, e forse proprio per questo, l'epoca dei "large contacts". Ciò significa che la mediazione linguistica e culturale è destinata a diventare una funzione strategica affinché questi contatti inneschino una "comunicazione" reciprocamente comprensibile ed empatica. Operazione che, risalendo all'etimologia del termine, significa "mettere qualcosa in comune", presupposto necessario, sebbene non sufficiente, di ogni transazione pacifica, condivisa e mutualmente proficua. Per dirla con uno slogan, nel XXI secolo la mediazione linguistica e culturale pur senza essere tutto sarà dappertutto. Una funzione pervasiva per cucire le smagliature sociali, ridurre le distanze culturali tra mondi che un tempo non si incontravano, negoziare significati nel babelico flusso della comunicazione digitale. Pertanto di fronte a questo nuovo scenario globale la mediazione linguistico-culturale, come processo, e il mediatore, come figura professionale, sono entrambi concetti da ridefinire e aggiornare alla luce delle rapide trasformazioni in atto. Il volume propone una selezione di interventi su questo tema presentati in occasione del convegno "La figura del mediatore linguistico e culturale nell'era digitale" organizzato a Fermo nel 2018, evento che ha tenuto a battesimo anche la nascita dell'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (OSSMED).
18,00

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