Libri di Clara Coïsson
Ognuno muore solo
Hans Fallada
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2010
pagine: 740
"Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo" (Primo Levi). "Ognuno muore solo" (uscito nel 1947) è una rielaborazione letteraria dell'inchiesta della Gestapo che portò alla decapitazione due coniugi berlinesi di mezz'età. Una spietata caccia all'uomo, con tanto di bandierine sulle carte, guidata da investigatori tanto tecnicamente capaci quanto irrazionalmente mossi da un fanatismo assurdamente sproporzionato agli scopi. E probabilmente le ragioni dell'oblio e della riscoperta stanno appunto nel fatto che è un romanzo sulla resistenza. Un romanzo sulla resistenza e sulla disperazione. Contrastante, quindi, con il luogo comune di un Hitler che non conobbe oppositori tra la gente ordinaria, unita nella colpa collettiva. Fallada racconta di poveri eroi. Anna e Otto Quangel, lui caporeparto lei casalinga, come tutti i loro pari soli e addormentati e poco prima ancora abbagliati dal Fiihrer, conoscono un risveglio dopo la notizia della morte del figlio al fronte, e cominciano a riempire alcuni caseggiati della loro Berlino con cartoline vergate in modo incerto di appelli ingenui di ribellione. Lo fanno per comportarsi con decenza fino alla fine, ben sapendo che morranno e sicuri che nel vicino incontreranno più facilmente il delatore. L'autore li illumina, scorgendo in loro una specie di coscienza della nazione, rappresentata dai tanti volti intorno, espressioni di un popolo spaccato in due, chi opprime e chi è sepolto nella sua paura.
Le radici storiche dei racconti di fate
Vladimir Propp
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 588
Come e quando sono nate le fiabe? E perché si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo molto vasto tratto dalla etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria - o in fasi storiche più o meno vagamente indicate - e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto.
Cuore di cane e altri racconti
Michail Bulgakov
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 276
Strambi scienziati, cani randagi che bestemmiano, rettili che avanzano su Mosca popolano le storie di Bulgakov, metafore ironiche e visionarie di un disagio storico, simboli di un rifiuto profondo del sistema che governa la Russia post-rivoluzionaria. Nel libro ci sono anche racconti come "Ricordi di un giovane medico" dove, con feroce realismo, raccontano il duro impatto con la vita e la morte, la scoperta della responsabilità individuale che si rivela nel continuo conflitto tra una solitudine angosciosa davanti al male e un'inesausta volontà di combatterlo, di intervenire; "Morfina" è il diario di una tossicodipendenza, che si apre su una condizione di malessere storico; "Appunti sui polsini" è invece una prosa diaristica.