Libri di D. Banzato
Ospiti al museo. Maestri veneti dal XV al XVIII secolo tra conservazione pubblica e privata
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2012
pagine: 184
Studi d'artista. Padova e il Veneto nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2010
pagine: 212
Lo spirito e il corpo 1550-1650. Cento anni di ritratti a Padova nell'età di Galileo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 112
Le opere qui raccolte sono ritratti di personaggi padovani legati all'ambiente locale o realizzati da pittori attivi in città nel periodo preso in esame e mostrano i differenti approcci e le diverse esigenze della ritrattistica, a partire dalle personalità e dagli archetipi compositivi di Tiziano Vecellio (con il Ritratto del letterato e filosofo Sperone Speroni) e di Tintoretto (con il Ritratto di Alvise Cornaro) fino alle istanze barocche del Cirello (con la Glorificazione del magistrato Giovanni Marini). Nobili e aristocratici, borghesi illuminati, mercanti ben introdotti, ma anche intellettuali, artisti, uomini di cultura e rappresentanti del mondo accademico: grazie a una curata selezione di circa 70 fra dipinti e incisioni è possibile ridisegnare il quadro di un'epoca e di un gusto evocando incontri, relazioni, scambi, amicizie, legami tra artisti e personaggi effigiati.
I luoghi dei carraresi. Le tappe dell'espansione nel Veneto nel XIV secolo
Libro: Copertina rigida
editore: Canova
anno edizione: 2007
pagine: 248
Dipinti dell'Ottocento e del Novecento nei musei civici di Padova
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 1999
pagine: 477
La casa di Francesco Petrarca ad Arquà
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2004
pagine: 96
Nel 1369 Francesco Petrarca, stanco del continuo peregrinare, ormai anziano e malato, si fece riadattare una casa nel villaggio euganeo di Arquà, vicino a Padova. Qui trascorse in pace gli ultimi anni di vita, circondato da amici e familiari e vi morì nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1374. Dopo la morte del poeta, prese corpo ben presto il mito della Casa di Arquà come luogo fortemente evocativo di memorie petrarchesche e meta di pellegrinaggio letterario e sentimentale, che dura immutato ancora ai nostri giorni. Di proprietà del Comune di Padova dal 1875, la Casa si presenta con un nuovo allestimento espositivo in occasione delle celebrazioni per il settimo centenario della nascita del poeta del 2004.