Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Davide Bersan

Figure del padre in Ozu

Figure del padre in Ozu

Davide Bersan

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2025

Yasujirō Ozu (1903-1963), è considerato un maestro per il suo modo peculiare e geniale di saper utilizzare la macchina da presa e per la sensibilità artistica che attinge dalla tradizione filosofica e spirituale giapponese. Il cinema di Ozu narra, in modo toccante e delicato, le storie della gente comune  (Shomingeki) in cui è centrale la rappresentazione della vita familiare. La figura del padre è sicuramente in primo piano in quasi tutti i suoi film. La scelta del libro è di seguirne le definizioni e le trasformazioni lungo tutto l'arco dell'opera. Nel dopoguerra la famiglia giapponese (ie) deve confrontarsi con una realtà fortemente mutata e con il passare degli anni la crisi si acuisce fino a farne tremare le stesse fondamenta. Anche il padre “ozuiano” subisce la temperie di una modernità che scuote tutto ciò che trova sul suo passaggio ma, al contrario della sua parabola occidentale (che si conclude con il suo inesorabile declino), la sua funzione è quella di resistere, di non cedere, di non recedere. Il suo rimanere al proprio posto non è tuttavia ostinazione, chiusura mentale o cieco conservatorismo ma – attraverso un'esperienza costante di perdita e di lutto – assume una valenza autenticamente etica e spirituale. Dentro la faglia del suo dolore si inscrive profondamente il senso della trascendenza. Il padre somiglia allora sempre di più al custode di un Altrove, all'indicatore di un Oltre, al testimone fragile, vacillante, ebbro, del trascendente. Seconda edizione riveduta e corretta 2025.
16,99

Dio ridotto al silenzio. Pensieri inattuali su Bergman

Dio ridotto al silenzio. Pensieri inattuali su Bergman

Davide Bersan

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2025

pagine: 244

La critica recente, figlia dei nostri giorni, pare stia tralasciando se non dimenticando del tutto quel messaggio unico e sconvolgente che il regista Ingmar Bergman seppe imporre sulla scena culturale e cinematografica dalla metà degli anni ‘50 ai primi anni ‘60 del secolo scorso. Si tratta di un’interrogazione acuta, dolorosa, incandescente rivolta al silenzio di Dio. Forse mai nessuno, almeno nel mondo del cinema, aveva osato spingersi così avanti nel mettere il Trascendente al centro della scena a partire da una propria domanda interiore, che nei film di quel periodo avvertiamo vivida e lacerante. Bergman non faceva mistero di esserci lui dietro al cavaliere Antonius Block de Il settimo sigillo o dietro al professor Isac Borg de Il posto delle fragole. La sua ricerca angosciata, i suoi dubbi, le sue domande assumevano la forma di un’eco che dalle sale cinematografiche svedesi si diffondeva nella società attraverso un fervente dibattito culturale. Il libro ripercorre questa stagione irripetibile, pur tenendo fermo lo sguardo sul nostro tempo.
16,90

Il cinema di Éric Rohmer. Un approccio spirituale

Il cinema di Éric Rohmer. Un approccio spirituale

Davide Bersan

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2025

L'approccio spirituale che Davide Bersan ha scelto di sviluppare in questo volume non si discosta da quello dei due precedenti, dedicati a Ozu e Bergman: assumere la “postura interiore” di chi va in cerca delle tracce del Trascendente, e – con un'espressione che richiama il desiderio e la necessità di qualcuno che ci risulta imprescindibile – delle tracce dell'Assente, tracce di cui il cinema di Rohmer è ricco. Il libro esamina gran parte della filmografia, a partire da "Il segno del leone" (1959) fino ai tre grandi cicli narrativi: i "Sei Racconti morali", "Commedie e Proverbi" e i "Racconti delle quattro stagioni". Viene inoltre delineato lo sviluppo dei temi e dei contesti sociali che accompagnano il passaggio da un ciclo all'altro nel corso dei decenni di attività artistica del regista. Seconda edizione riveduta e corretta.
12,90

Il cinema di Éric Rohmer. Un approccio spirituale

Il cinema di Éric Rohmer. Un approccio spirituale

Davide Bersan

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2024

pagine: 198

L’approccio spirituale che Davide Bersan ha scelto di sviluppare in questo volume non si discosta da quello dei due precedenti, dedicati a Ozu e Bergman: assumere la “postura interiore” di chi va in cerca delle tracce del Trascendente, e – con un’espressione che richiama il desiderio e la necessità di qualcuno che ci risulta imprescindibile – delle tracce dell’Assente, tracce di cui il cinema di Rohmer è ricco. Il libro esamina gran parte della filmografia, a partire da "Il segno del leone" (1959) fino poi ai tre grandi cicli narrativi: "I sei racconti morali", "Commedie e proverbi" e i "Racconti delle quattro stagioni". Viene inoltre delineato lo sviluppo dei temi e dei contesti sociali che accompagnano il passaggio da un ciclo all’altro nel corso dei decenni di attività artistica del regista.
11,90

Figure del padre in Ozu

Davide Bersan

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2023

Yasujiro Ozu (1903-1963), è considerato un maestro per il suo modo peculiare e geniale di saper utilizzare la macchina da presa e per la sensibilità artistica che attinge dalla tradizione filosofica e spirituale giapponese. Il cinema di Ozu narra, in modo toccante e delicato, le storie della gente comune (Shomingeki) in cui è centrale la rappresentazione della vita familiare. La figura del padre è sicuramente in primo piano in quasi tutti i suoi film. La scelta del libro è di seguirne le definizioni e le trasformazioni lungo tutto l'arco dell'opera. Nel dopoguerra la famiglia giapponese (ie) deve confrontarsi con una realtà fortemente mutata e con il passare degli anni la crisi si acuisce fino a farne tremare le stesse fondamenta. Anche il padre “ozuiano” subisce la temperie di una modernità che scuote tutto ciò che trova sul suo passaggio ma, al contrario della sua parabola occidentale (che si conclude con il suo inesorabile declino), la sua funzione è quella di resistere, di non cedere, di non recedere. Il suo rimanere al proprio posto non è tuttavia ostinazione, chiusura mentale o cieco conservatorismo ma – attraverso un'esperienza costante di perdita e di lutto – assume una valenza autenticamente etica e spirituale. Dentro la faglia del suo dolore si inscrive profondamente il senso della trascendenza. Il padre somiglia allora sempre di più al custode di un Altrove, all'indicatore di un Oltre, al testimone fragile, vacillante, ebbro, del trascendente.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.