Libri di Donald Antrim
Un venerdì di aprile
Donald Antrim
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il venerdì di aprile del 2006 in cui sale sul tetto del suo palazzo di Brooklyn, Donald Antrim ha la percezione che il mondo stia urlando. Infreddolito e senza scarpe, non sta facendo «una scelta né una minaccia né un errore». Che cosa, allora? Partendo da quel lontano pomeriggio, Antrim racconta e analizza i suoi ricoveri in ospedale, le «guarigioni, ricadute e guarigioni», i ricordi famigliari, le sensazioni di dolore, i progressi e le terapie, ma anche gli errori che da sempre facciamo nel leggere una storia come la sua. Un venerdì di aprile, la sera scende sui palazzi di Brooklyn. La gente rientra dal lavoro, il cielo vira dall'arancione al blu. Un uomo aggrappato alla scala antincendio del suo condominio si lascia penzolare nel vuoto. Questo, per Donald Antrim, non è un inizio - «sul tetto avevo la sensazione che stessi morendo da sempre» - e non è una fine, ma un punto di svolta, quello da cui sceglie di partire per raccontare la storia di una lunga malattia: «preferisco chiamarla suicidio». Antrim non elude, non edulcora, non drammatizza. Ripercorre i ricoveri in ospedale dopo il pomeriggio sul tetto, le terapie - compresa quella elettroconvulsivante, a cui si sottopone su suggerimento del collega David Foster Wallace -, le guarigioni e le ricadute, ma va anche all'indietro nel tempo; ripesca attimi dolorosamente nitidi di un'infanzia passata fra traslochi e crisi famigliari, torna a più riprese sui genitori alcolizzati, l'insonnia, la sfilza di farmaci, terapeuti, angosce, approcci, sintomi. Resoconto analitico, cronaca dal di dentro, quello di Antrim è un memoir spiraliforme che restituisce idee molto precise su che cos'è il suicidio - un male sociale - e come lo si dovrebbe trattare. È una storia di dolori e tremori che risale la corrente: «dobbiamo distinguere tra cervello e corpo? Il cuore mi batte forte per l'ansia o sono ansioso perché il cuore mi batte forte?» A guidare ogni riflessione, a innervare il racconto, è sempre l'umanità, il contatto con gli altri: eluso, inseguito, perso, ritrovato, è il fulcro delle pagine che Donald Antrim scrive, a distanza di anni, mentre guarda la scala antincendio fuori dalla sua finestra.
La luce smeraldo nell'aria
Donald Antrim
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 157
Le cose più semplici diventano disastrose nelle storie di Donald Antrim. Che si tratti di scroccare una sigaretta a una festa, di far compere con la moglie nell'Upper East Side o di portare un bambino allo zoo, tutto diventa complicato se chi deve eseguire questi semplici compiti si rifiuta di collaborare. Anzi, il più delle volte non si limitano alla scarsa collaborazione: i protagonisti di Antrim mettono in piedi dei piani deliziosamente complicati di sabotaggio, degni di chi sembra nato sotto le stelle zodiacali dell'autodistruzione. La festa durante la quale Jonathan cerca affannosamente una sigaretta è per il lancio di un libro che non ha letto e avrà delle conseguenze sul suo rapporto con Sarah. Un giro di compere nell'Upper East Side fra un marito di mezza età e una moglie assai più giovane si trasforma in un'inquietante ricerca di conferme reciproche tra una coppia molto disturbata, dipendente dagli psicofarmaci. La gita allo zoo di Patrick con un bambino che parla a monosillabi, figlio della sua compagna, si arena tra i fumi dell'alcol di un bar scalcinato... Eppure, in tutti questi racconti, c'è sempre un istante in cui il disagio si ribalta all'improvviso nella consapevolezza. Insomma: nelle storie di Donald Antrim le cose più disastrose diventano luminose epifanie, laceranti momenti di conquistata saggezza. Il volume raccoglie i suoi racconti dal 1999 al 2014, apparsi originariamente sul "New Yorker" e presentati qui in ordine di pubblicazione.
Il padre morto
Donald Barthelme
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 225
Il Padre Morto non è vivo, ma non è nemmeno morto. È morto «solo in un certo senso», dato che si rifiuta di restare inerte e lasciarsi trascinare da una spedizione con a capo il figlio verso la destinazione più ovvia. Prima di morire, ha governato con mano ferma, sicura e dittatoriale. È mezzo morto e mezzo vivo, in parte biologico in parte meccanico, è saggio e vanitoso, potente e indomabile, non si rassegna al destino di carcassa e con le ultime forze cerca di liberarsi dai lacci. Il viaggio è forse il simbolico parricidio che il figlio deve compiere per emanciparsi? È una satira di stampo freudiano? E il Padre è Dio, è il linguaggio, è la cultura? Tra dialoghi scombinati, carambole linguistiche, citazioni enciclopediche, divertissement eruditi, nonsense esilaranti e lampi di fulminante verità questo romanzo straordinario è un tuffo nell’universo di Barthelme: un imponente collage postmoderno dal quale è impossibile distogliere lo sguardo, in cui la scrittura ribolle e sembra animarsi di una vita biologica, procreando, mutando e proliferando in un’evoluzione incessante che dà l’impressione di scrutare direttamente nel magma del subconscio collettivo.
Il verificazionista
Donald Antrim
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2013
pagine: 168
Una sera di aprile, gli specialisti di un istituto psichiatrico si ritrovano in una tavola calda specializzata in frittelle e dolci da prima colazione per scambiarsi pareri professionali e cordialità varie. Ma Tom, lo psicologo promotore dell'iniziativa, porta troppo oltre l'informalità della serata e sta per innescare una guerra a suon di molliche di toast quando un robusto collega lo afferra in una morsa, immobilizzandolo. Stretto fra le sue braccia, Tom ha una strabiliante esperienza di distacco dal corpo: levitando sopra i tavoli del ristorante passa in rassegna le gioie e i dolori del proprio matrimonio, vive una storia d'amore con la giovanissima cameriera, spia i flirt fra colleghi, cercando di offrire al lettore improbabili ed esilaranti prove della "verificabilità delle esperienze emotive". Un romanzo in cui la parodia della psicanalisi incontra il ritratto irriverente delle umane debolezze. Prefazione di George Saunders
Votate Robinson per un mondo migliore
Donald Antrim
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2012
pagine: 174
Una cittadina di provincia con le villette bianche, i giardinetti con l'erba falciata a puntino, il parco pubblico che si anima ogni domenica, una comunità di cittadini rispettosi della legge, una coppia che decide di aprire una piccola scuola privata. Ora immaginate che quelle villette siano difese da filo spinato e mitragliatrici; che in quei giardinetti siano scavati fossati irti di frecce avvelenate; che in quel parco pubblico si combatta una guerriglia, che i cittadini deliberino pubblici linciaggi e il giovane maestro, e i suoi scolaretti, abbiano una passione per le tecniche di tortura. Prefazione di Giuseppe Genna.
I cento fratelli
Donald Antrim
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2011
pagine: 194
Si tratta del secondo romanzo di Donald Antrim che stavolta guida il lettore nell'enorme biblioteca diroccata di un'antica villa, dove cento fratelli si riuniscono per cenare insieme e ritrovare l'urna delle ceneri del padre, temporaneamente smarrita. In un claustrofobico tour de force, esilarante e tragico al tempo stesso, si snodano le loro vicende dal tramonto all'alba, fra scambi di insulti, formarsi e sciogliersi di alleanze, incontri di football improvvisati, scricchiolii nei lampadari, cani inferociti e un tasso alcolico in crescita perenne, finché le tensioni fra consanguinei non minacceranno di sfociare nel sangue... Con una nuova prefazione di Jonathan Franzen.
Il verificazionista
Donald Antrim
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2007
pagine: 180
Una sera di aprile, gli specialisti di un istituto psichiatrico si ritrovano in una tavola calda specializzata in frittelle e dolci da prima colazione per scambiarsi pareri professionali e cordialità varie. Ma Tom, lo psicologo promotore dell'iniziativa, porta troppo oltre l'informalità della serata e sta per innescare una guerra a suon di molliche di toast quando un robusto collega lo afferra in una morsa, immobilizzandolo. Stretto fra le sue braccia, Tom ha una strabiliante esperienza di distacco dal corpo: levitando sopra i tavoli del ristorante passa in rassegna le gioie e i dolori del proprio matrimonio, vive una storia d'amore con la giovanissima cameriera, spia i flirt fra colleghi, cercando di offrire al lettore improbabili ed esilaranti prove della "verificabilità delle esperienze emotive". Un romanzo in cui la parodia della psicanalisi incontra il ritratto irriverente delle umane debolezze.
Votate Robinson per un mondo migliore
Donald Antrim
Libro
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2002
pagine: 173
Una cittadina di provincia con le villette bianche, i giardinetti con l'erba falciata a puntino, il parco pubblico che si anima ogni domenica, una comunità di cittadini rispettosi della legge, una coppia che decide di aprire una piccola scuola privata. Ora immaginate che quelle villette siano difese da filo spinato e mitragliatrici; che in quei giardinetti siano scavati fossati irti di frecce avvelenate; che in quel parco pubblico si combatta una guerriglia, che i cittadini deliberino pubblici linciaggi e il giovane maestro, e i suoi scolaretti, abbiano una passione per le tecniche di tortura.
La vita dopo
Donald Antrim
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 183
A cinque anni di distanza dalla morte della madre Louanne per una malattia polmonare causata da una vita di eccessi alcolici e tabagici, Donald Antrim guarda dentro; dentro la sua storia, la sua famiglia, il suo rapporto con la madre, polo eccentrico ed egocentrico del suo universo. Ne nasce un memoir bizzarro e struggente, ora dolorosamente poetico ora amaramente comico, che non procede secondo un ordine lineare ma per balzi temporali e logici, alla maniera dei ricordi. E, come nei ricordi, il fuoco non sempre cade là dove sarebbe prevedibile. L'obiettivo della memoria si stringe su un dettaglio inatteso, gli guadagna il campo intero, sfuma il quadro circostante. Così: "partendo da questo presupposto - la storia di mia madre e di me, di mia madre in me - cercherò di raccontare un'altra storia, la storia del mio tentativo, nelle settimane e nei mesi che seguirono la sua morte, di acquistare un letto". La galleria di queste storie "altre" è varia e magistralmente tratteggiata. Include, appunto, la scelta e l'acquisto di un letto Dux modello extra-lusso, e poi la sovrabbondanza babelica del bagagliaio di un'auto, la ricerca di un quadro-graal di assai dubbio valore, il giallo irrisolto di un doppio testamento, un kimono di seta zavorrato di bisogni; tutte storie in sé conchiuse, apparentemente autonome. Eppure tutte puntano dritte al cuore di quel che non dicono: lo strazio di un figlio più volte orfano, con la fortuna di saper spostare la perdita e metterla in parole.
I cento fratelli
Donald Antrim
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2004
pagine: 174
Si tratta del secondo romanzo di Donald Antrim che stavolta guida il lettore nell'enorme biblioteca diroccata di un'antica villa, dove cento fratelli si riuniscono per cenare insieme e ritrovare l'urna delle ceneri del padre, temporaneamente smarrita. In un claustrofobico tour de force, esilarante e tragico al tempo stesso, si snodano le loro vicende dal tramonto all'alba, fra scambi di insulti, formarsi e sciogliersi di alleanze, incontri di football improvvisati, scricchiolii nei lampadari, cani inferociti e un tasso alcolico in crescita perenne, finché le tensioni fra consanguinei non minacceranno di sfociare nel sangue...