Libri di Edi Vantusso

Il racconto che segue è ambientato nella frazione di Silvella, in Comune di San Vito di Fagagna, e nei suoi dintorni, oltre che nella città di Udine. Fa da sfondo un imponente palazzo della metà del ‘600, foriero delle gesta, dell’estemporaneità, degli intrighi e vicissitudini di una potente famiglia di commercianti. La famiglia è quella dei conti Micoli, che dopo essersi insediati in una casa che racchiude sul lato nord la piazza di Silvella, e reca tutt’ora l’effige ZBM (Giovanni Battista Micoli) e l’anno 1628, costruì lo splendido Palazzo sul lato sud della stessa nel 1657. Il romanzo prende spunto dagli eventi storici dell’epoca e fa rivivere i personaggi principali della dinastia, in aggiunta ad altri di pura invenzione e fantasia. La Santa Inquisizione al tempo della Serenissima Repubblica di Venezia, metterà a dura prova il potere ed il potentato derivato alla famiglia dal titolo nobiliare e dalle enormi ricchezze accumulate. I protagonisti del racconto lentamente ne sviscerano le vicende e le passioni che porteranno all’agonia ed al conseguente crepuscolo della dinastia.

Ambientato in un contesto dalla bellezza unica sui colli del suo paese, al centro dell'Anfiteatro Morenico. Fa da sfondo una collinetta misteriosa, silenziosa, discreta e sorniona, chiamata "Turusele", sulla cui origine non esiste alcuna fonte scritta e nemmeno notizia tramandata oralmente. Nessuno conosce la sua storia, e nemmeno se una storia ce l'abbia. Il romanzo ipotizza una edificazione lontana nel tempo, con origine nel periodo storico del "Bronzo Antico", laddove per Fagagna tutto ha avuto inizio, rappresentando la culla dei suoi antenati. Tale ipotesi è il frutto di ragionamenti plausibili, basati sullo stato dei luoghi e sulla storia antica della regione in cui viviamo. I protagonisti del racconto lentamente ne sviscerano i misteri nascosti, contribuendo ad aggiungere una pagina che porta alla conoscenza di ciò che i fagagnesi mai avrebbero potuto immaginare.