Libri di Elisa Emaldi
La sella perduta. L'oreficeria tardoantica a Ravenna a 100 anni dal furto della «corazza di Teodorico». Atti della Giornata di studi (14 giugno 2024, Museo nazionale di Ravenna)
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 320
La Giornata di studi organizzata dai Musei nazionali di Ravenna nel 2024 e dedicata al manufatto noto con il nome quasi leggendario di "Corazza di Teodorico", ha visto la partecipazione di vari esperti italiani e stranieri. In questo volume vengono pubblicati i contributi della giornata, durante la quale sono stati approfonditi i temi delle vicende del ritrovamento del prezioso oggetto, avvenuto nel 1854, e del furto del 1924, con un focus sulle indagini poliziesche allora condotte. La rilevanza del superbo manufatto di cloisonné, ora definito nella letteratura specialistica "sella di Ravenna", è stata analizzata con saggi sulle tecniche e la tipologia dell'opera e sullo studio del contesto storico e della cultura artigianale, materiale e visuale della Ravenna tardoantica. Questi Atti offrono un arricchimento della conoscenza del patrimonio culturale e possono fornire a un pubblico vasto e variegato i più recenti avanzamenti della ricerca, aggiungendo la possibilità di valorizzare il Patrimonio anche con l'utilizzo delle più aggiornate tecnologie.
Chagall. Le vetrate
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 240
L’incontro di Marc Chagall con la vetrata avviene sotto il duplice segno della cattedrale di Chartres e di Padre Marie-Alain Couturier, promotore di una concezione dell’arte sacra rivoluzionaria. Proprio a Chartres, Chagall si appropria dei segreti formali e tecnici dell’arte delle vetrate. Tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta, le città di Metz, Sarrebourg, Magonza, Reims, Nizza, Zurigo, Gerusalemme e New York saranno lo scenario di alcuni dei monumentali lavori su vetro dell’artista. Opere complesse, che appassionano l’artista, capace di coprire interi metri quadrati con armonie cromatiche dalla potenza narrativa e simbolica eccezionale. Fondamentale, nel processo di passaggio dalla maquette alla vetrata, la simbiosi con il maestro vetraio di Reims Charles Marq che, per poter riprodurre l’amplissima gamma cromatica voluta da Chagall, aveva ripreso la tecnica medievale della placcatura del vetro. Sui pezzi da lui composti, Chagall interveniva eliminando veli di colore, o aggiungendoli, tramite l’applicazione della grisaille, tecnica cisterciense che permetteva di ripassare intere campiture con l’acido, così da dare loro sfumature e matericità. Le maquette preparatorie offrono lo schema compositivo della singola vetrata; straordinari dettagli ne illustrano la grandiosità.