Libri di Eugène Savitzkaya
Squisita Luisa
Eugène Savitzkaya
Libro: Libro in brossura
editore: Prehistorica Editore
anno edizione: 2021
pagine: 78
Questo romanzo poetico, che l'autore compone per la figlia Luisa, fa da eco a Marino il mio cuor, dedicato al primogenito (e già pubblicato da Prehistorica Editore). Si tratta di una cronaca libera e senza date, che Savitzkaya scrive prestando la voce alla nuova creatura — una voce meravigliosa e inedita —, da cui solo può nascere un mondo originale. In una lingua visionaria e sorvegliatissima, al tempo stesso densa e limpida, forte e delicata, quest'opera può essere letta come una favola, quella dell'infanzia stessa. Savitzkaya dedica molta attenzione all'aspetto sensibile del mondo che accoglie Luisa, la sua principessa, senza mai rinunciare a quella magia che da sola basterebbe a ricordare le origini russe dell'autore.
Marino il mio cuor
Eugène Savitzkaya
Libro: Copertina morbida
editore: Prehistorica Editore
anno edizione: 2020
pagine: 103
«La prima volta che lo vidi, Marino non aveva ancora respirato, era pallido e livido come dopo uno sforzo sovrumano, un grosso spavento o un dispiacere. Mi dissero che aveva risolutamente, per aprirsi un varco verso la luce, rifiutato di guardare per terra, che, risolutamente, aveva rovesciato la testa in direzione della luce stessa, verso il cielo.» In questa cronaca libera e senza date, che l'autore compone in occasione della nascita del primogenito Marino, tutto succede per la prima volta. L'autore riesce ad abbandonare il punto di vista dell'adulto e del padre, per sposare quello di un osservatore terzo. Presta quindi un linguaggio inedito e meraviglioso a Marino, che inizia a scoprire il mondo; un mondo nuovo, profondamente cambiato, che si appresta ad accogliere Marino.
Mezza-porta-La guerra degli angeli-Diciotto carati
Colum McCann, Eugène Savitzkaya, Esteban A. Skármeta
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2010
pagine: 174
Tre sguardi stranieri su Napoli, tre interpretazioni di una città attraverso gli occhi di tre scrittori invitati dal Napoli Teatro Festival Italia tra l'estate e l'inverno del 2008. Tre testi che condensano e restituiscono alla città uno dei suoi aspetti più umani e seducenti, attraverso le parole di affermati autori stranieri contemporanei. In questo modo il Festival conferma l'interesse per la creazione di testi originali e il particolare rapporto con Napoli, reinventata nella scrittura letteraria o riscoperta con gli spettacoli per l'uso insolito di molti suoi spazi urbani. L'irlandese Colum McCann, il belga Eugène Savitzkaya e il cileno Esteban Antonio Skàrmeta hanno raccolto ispirazioni, impressioni, storie vere e immaginarie per dar vita a personaggi che sembrano aver abitato da sempre la città del teatro.