Libri di Fausta Arrigoni

"Il cacanìdo è l'ultimo uccellino della nidiata, l'ultimo a uscire dal guscio, l'ultimo a volare e quindi quello che più a lungo degli altri sporca il nido con i suoi escrementi. Poetico no? Beh, era il mio nomignolo, oltre a quello di Tata, visto che avevo il nasino a patata. Ero il settimo membro della famiglia e mamma orsa non faceva salti di gioia". Un viaggio tra le stanze del passato con in tasca una manciata di ironia, tra gli affetti più cari, in una dimensione sempre giocosa, dove ciascun lettore riconoscerà le meravigliose e ordinarie dinamiche che muovono gli ingranaggi di una grande famiglia. Non c'è un granello di ruggine, né ombra di polvere sui ricordi, né arredi nascosti al sole sotto ingombranti teli bianchi: le stanze del passato non vanno arieggiate, le finestre sono spalancate sul presente, senza rancori, senza rimpianti. Un modo nuovo e dolcissimo di guardarsi indietro, col sorriso stampato sulle labbra e lo sguardo incantato.

Queste sono rivelazioni. Messaggi abbreviati di argomenti molto più vasti. Gli aspetti che vi colpiscono, vi riguardano più da vicino. In alcuni messaggi, però, lo spunto è più vasto e cangiante, a seconda di chi ne fruisce. Nessuno di coloro che hanno accesso a queste righe è estraneo agli argomenti che trattano, ma può esserci un dolore sordo che risuona con queste parole e che allontana alcune persone dal loro significato, per assumerne uno più oscuro e dolente. Anche questo è un aspetto dell'amore e dell'insegnamento. Ogni allievo è pronto per il suo maestro. L'estraneità non è nelle parole, ma nel credere al loro potere. Talvolta, credere significa dover cedere, mentre cedere, a volte, è una resistenza anche più forte. Vi è facile credere in queste parole? Non giudicate, non analizzate. Leggete e siate in un unico atto di fede. Portate l'amore con voi e avrete luce anche in piena notte.