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Libri di Francesca Borgo

Corpi moderni nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Dürer, Tiziano, Michelangelo

Corpi moderni nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Dürer, Tiziano, Michelangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 288

"Corpi moderni" è un viaggio attorno al tema del corpo nella prima età moderna. Racconta del nostro corpo, di come lo conosciamo, lo proteggiamo e lo presentiamo per andare nel mondo partendo da un punto distante: il Rinascimento. Nel Cinquecento, per la prima volta, la concezione del corpo si avvicina alla nostra, diventa cioè moderna perché è insieme campo d’indagine, oggetto di desiderio, espressione di sé. Questo studio indaga quello che accade nel Rinascimento dentro e attorno al corpo, l’anatomia e le tecniche di costruzione di sé, avvicinando così la storia dell’arte alla storia della scienza e della cultura materiale. Grandi maestri come Leonardo, Giovanni Bellini, Albrecht Dürer, Giorgione, Tiziano, vengono messi a confronto andando oltre le forme e lo stile. Affiancando dipinti, sculture, miniature e disegni a libri, strumenti scientifici, abiti, oggetti d’uso e di cura del sé, Corpi moderni racconta il corpo attraverso le cose. Si parla del corpo nella vita, avvicinando i lettori a questioni che dominano le scienze, le arti e i miti di oggi come di allora: la natura e il futuro dell’umanità, la sessualità e la riproduzione, la bellezza e l’invecchiamento, i confini dell’umano, la rappresentazione e l’identità.
40,00

Wastework. Early modern stories from the cutting room floor

Wastework. Early modern stories from the cutting room floor

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2025

pagine: 248

Carta straccia, limature di metallo, cera persa, residui di lavorazione di cardatura e tintura, rifiuti edili... In che modo questi scarti dell’arte e dell’industria, apparentemente senza valore, hanno evitato le fiamme del focolare o il colpo di scopa del garzone di bottega per accendere invece l’ingegno, generare nuove forme, e dare impulso a ulteriori atti di creazione? Guardando oltre alle categorie ben indagate di spoliazione e reimpiego, Wastework mette in primo piano lo scarto come espressione materiale di pratiche di ordinamento e classificazione di chi decide di volta in volta tra raccolta e smaltimento, desiderato e indesiderato, salvezza e perdita. Gli autori del volume seguono i destini di stracci sporchi e foglie di indaco in decomposizione, sbirciano i macchinari teatrali dietro il sipario, si avventurano nella fonderia del fabbro, nel laboratorio del chimico, e nelle gallerie dei minatori. Riunendo ricerche di storici dell'arte, dell’architettura, della scienza e dell’ambiente, questo volume esamina gli atti di smaltimento e di riuso, e le conseguenze questi comportano per lo studio della cultura materiale della prima età moderna. Attingendo al campo dei Discard Studies e dell’ecomaterialismo, questi saggi mettono alla prova l’utilità di formulazioni contemporanee – sostenibilità, riciclo, zero-waste, ciclo di vita del prodotto, flussi metabolici – e propongono nuove categorie con cui re-immaginare il passato che abbiamo scartato.
25,00

Loot & repair. Repain plunder and restitution between the early modern battlefield and the modern-day

Francesca Borgo, Julia Vásquez

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2025

pagine: 272

Il termine bottino (loot), indicante una categoria di oggetti che esiste prevalentemente in funzione della conquista, descrive una relazione di possesso, se non più specificamente di espropriazione. Il bottino non è una classificazione della storia dell'arte, ma una categoria principalmente giuridica, con la quale tuttavia la disciplina deve confrontarsi, date le sue ripercussioni su ciò che è accessibile, dove e in quali condizioni. Questo volume indaga come il conflitto e la sua risoluzione abbiano storicamente spostato, modificato e riclassificato gli oggetti d'arte nel lungo periodo della prima modernità. Spesso oscurato dalle narrazioni dei saccheggi napoleonici, la prima età moderna è stata testimone per la prima volta del costante trasferimento di beni artistici sul continente europeo, attraverso l'oceano Atlantico e Pacifico. Queste esportazioni hanno scatenato dibattiti di stampo morale, teologico e giuridico sui diritti di proprietà e hanno portato a regole codificate per la condotta di guerra, introducendo il tema della restituzione degli oggetti sequestrati come strumento diplomatico, oltre a far emergere leggi per tutelare l'arte da danni, distruzioni o espropriazioni illecite. I contributi del volume esaminano le diverse e sfaccettate implicazioni della rivendicazione e del recupero di tali beni sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, e riflettono anche sull'attualità di tali questioni, in particolare per le istituzioni che fungono da custodi odierni di queste storie controverse, i musei.
28,00

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