Libri di Francesca Salvatore
Friends, not allies. Le relazioni tra Stati Uniti e India negli anni dell'amministrazione Kennedy. Nascita, evoluzione e crisi del contenimento nel subcontinente indiano (1961-1963)
Francesca Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 344
L'opera è nata all'interno dei National Archives britannici, dei NARA statunitensi e dei National Archives of India nel tentativo di ricostruire il rapporto Washington-New Delhi come un dialogo a due a voci basato, anche e soprattutto, sulle fonti indiane. Tre anni della storia mondiale che hanno visto come protagonisti John F. Kennedy, leader della New Frontier, e Jawaharlal Nehru, guru dell'India non allineata: fra i due, John K. Galbraith, spesso abbandonato da Washington e costretto a "domare" le richieste del vecchio Pandit. Sullo sfondo la Guerra Fredda, la crisi del Commonwealth e il dramma del Kashmir. Uno scacchiere complesso che stenta, ancora oggi, a pacificarsi.
Teoria dei giochi e relazioni internazionali. «La strategia del conflitto» di Thomas C. Schelling
Francesca Salvatore
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2016
pagine: 84
Nel volume, dallo studio della "Teoria dei Giochi" di John Nash e dalla sua successiva elaborazione, tra gli anni 1970 e 1980, dell'economista statunitense Thomas Schelling, viene illustrata la corrente definita come neorealismo strategico, interpretativa delle strategie negoziali e delle scelte diplomatiche nei rapporti internazionali tra gli Stati.
Il suono dei tamburi. Un'infanzia felice nella Taranto dei veleni
Francesca Salvatore
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2018
pagine: 120
Taranto, inizio anni Novanta. Carlotta è una bambina timida e curiosa, capitata per caso in uno dei quartieri più inquinati d'Italia. Qui impazzano non solo il nero fumo della grande industria ma anche la malavita, il disagio minorile e la droga, in un momento in cui l'Italia fronteggia le bombe e gli attentati mafiosi. Eppure, in quell'ambiente polveroso e difficile, Carlotta assapora l'umanità, quella vera, sulla quale formare i suoi valori. Un luogo in cui genuinità e sofferenza si mescolano così tanto da mancarle disperatamente il giorno in cui abbandonerà il quartiere per "andare a stare in città".