Libri di Francesco Porcu
Enea e l'economia. Primo incontro con una scienza davvero strana. Kamishibai
Valeria Maione
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2025
pagine: 16
Il libro si rivolge all'età da 4 a 8 anni, sono Kamishibai e albi illustrati da ascoltare, leggere e studiare. Illustrazioni di Francesca Porcu. Si può parlare di economia con un bambino di quattro anni? Una sfida che l'economista Valeria Maione affronta per far capire al nipotino che cosa lei fa, tutti i giorni! Si parte dal concetto di scambio-baratto, rammentando quel che è successo nel tempo, per arrivare all'idea di moneta, banca, reddito e suoi utilizzi. Ovviamente adattandoli alla realtà di un bambino in età prescolare. L'autrice concepisce questa sfida come un primo passo per realizzare materiali per i bambini da 4 a 8 anni. Età di lettura: da 5 anni.
Enea e l'economia. Primo incontro con una scienza davvero strana. Albo illustrato
Valeria Maione
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2025
pagine: 20
Il libro si rivolge all'età da 4 a 8 anni, sono Kamishibai e albi illustrati da ascoltare, leggere e studiare. Illustrazioni di Francesca Porcu. Si può parlare di economia con un bambino di quattro anni? Una sfida che l'economista Valeria Maione affronta per far capire al nipotino che cosa lei fa, tutti i giorni! Si parte dal concetto di scambio-baratto, rammentando quel che è successo nel tempo, per arrivare all'idea di moneta, banca, reddito e suoi utilizzi. Ovviamente adattandoli alla realtà di un bambino in età prescolare. L'autrice concepisce questa sfida come un primo passo per realizzare materiali per i bambini da 4 a 8 anni. Età di lettura: da 5 anni.
Le videoriprese nel processo penale. Tra sicurezza, riservatezza e documentazione
Francesco Porcu
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2024
pagine: 316
Il Barracellato lussurgese tra storia locale e riforme regionali (secoli XVII-XXI)
Francesco Porcu
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2020
pagine: 223
Per mancanza di testimonianze archivistiche dirette, non possiamo precisare l'anno di nascita dei barracelli lussurgesi. Essi, probabilmente, erano già presenti nel villaggio intorno alla metà del '600, considerando che nel 1654 risulta attestata una presenza stabile del servizio barracellare a Paulilatino, villaggio confinante con Santu Lussurgiu. Qualche altro indizio lo troviamo all'inizio del Settecento, ma per i primi riscontri archivistici, comunque, bisognerà aspettare fino al 1761; da questo anno, infatti, fu introdotto nel Capitolato l'obbligo, per i barracelli, di vigilare sulle scorte granarie dell'erigendo Monte Granatico. Dobbiamo, però, arrivare al 1822 per poter disporre del testo integrale di un Capitolato. L'importante documento, emerso nel corso della presente ricerca grazie all'apporto determinante di Francesco Carboni, risulta finora la più antica convenzione intercorsa fra il Comune di Santu Lussurgiu e i Barracelli. In esso emergono i diversi aspetti della cultura materiale di tradizione contadina, concernenti il mondo produttivo e la sua tecnologia nella vita quotidiana del paese. Il nostro Barracellato plurisecolare sta tutto dentro i confini di una civiltà, che affonda le sue radici nella preistoria e che scompare, dopo una breve crisi, all'inizio del secondo Novecento.
Pubblicità e segretezza nel processo penale
Francesco Porcu
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 320
Il volume, muovendo dalle complesse dinamiche che intercorrono tra processo penale e informazione, sottopone a revisione critica le derive della rappresentazione mediatica elusive del dettato normativo, nel tentativo di individuare soluzioni razionali che armonizzino le esigenze processuali, l'interesse della collettività all'informazione e i diritti fondamentali della persona.
Il monte Granatico di Santu Lussurgiu, 1761-1865. Agricoltura e potere locale in ambiente agro-pastorale
Francesco Porcu
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2013
pagine: 162
La presente ricerca è stata condotta nel rigoroso rispetto delle fonti e nel solo intento di contribuire al recupero della memoria storica di un importante monumento architettonico, dislocato nel cuore antico del paese di Santu Lussurgiu, in un sito denso di storia feudale. Si tratta dell'edificio settecentesco del Monte Granatico, che aveva il compito di custodire la riserva di grano da concedere in prestito agevolato ai contadini, al tempo della seminagione. Mirando, dunque, a una comune riscoperta della dimensione storica di un bene culturale del territorio, questo lavoro si pone in continuità col progetto organico di tutela e valorizzazione della cultura locale, formulato trentacinque anni fa nel Centro di Cultura Popolare UNLA. Nei suoi momenti migliori, l'istituzione filantropica del Monte Granatico fu un potente fattore di crescita civile, per i valori di solidarietà, di collaborazione, di attenzione al bene comune a cui si ispirava nel sottrarre agli usurai i contadini poveri.