Libri di Francesco Stolfi
Verde menta
Francesco Stolfi
Libro: Libro in brossura
editore: ad est dell'equatore
anno edizione: 2023
pagine: 210
È il 1980. La Basilicata è messa in ginocchio dal terremoto del 23 novembre. Ale, la coprotagonista, è a casa sua, aspetta Vito, il suo ex ragazzo. È passato circa un mese dal terremoto, precisamente siamo a Natale. Nevica, un sorriso triste. È da qui che si parte. Il perimetro nel quale si sviluppa la narrazione è un paese, tutto nasce e muore in questo paese della provincia di Potenza. Questo gruppo di ragazzi lucani, quelli del ‘Blocco – 60’ perché nati proprio in quel decennio, prevalentemente appartenenti a famiglie abbienti, trascorrerà il tempo in modo audace, disordinato e feroce, tra Liceo, Radio 78 (la radio locale), sezione del PCI, discoteca 78 e il bar di Pepito. L’alcool, le droghe, le motociclette, sesso e tradimenti sono il filo conduttore fino alla sera fatale in cui tutto il loro mondo crollerà. Un romanzo corale, del genere Bildungsroman ovvero di formazione, cioè un corpo narrativo che evolve con la maturazione del protagonista. Colori forti e contrasti violenti – è il mio modo di raccontare – per parlare di spensieratezza giovanile e voglia di uscire ma anche di disagi, solitudini e infelicità. Non una sterile cronistoria dei fatti accaduti quell’anno, tantomeno una esposizione confinata al solo pubblico locale, ho sempre detestato i campanilismi, piuttosto una maniera diversa per rivivere in pieno il periodo, quello di un gruppo di diciassettenni degli anni ‘80. Fabula e intreccio non li faccio coincidere, passo dall’analessi (flashback o retrospezione) alla prolessi (flashforward o anticipazione), giusto per rendere la faccenda più pulp.
E se invece di una Europa ne avessimo due? L'ipotesi, non surreale, di una «separazione consensuale»
Emanuele Stolfi, Francesco Stolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 130
I rapporti di oggi e del prossimo futuro dell'Italia con gli altri 26 membri dell'Unione europea. Gli interessi economici e le differenze storiche, linguistiche, culturali e sociali, anziché integrarsi, tenderanno ad accentuare le divergenze tra i Paesi del nord e del sud dell'Unione. L'esito finale potrebbe essere la "separazione consensuale" dei due blocchi, sulla base di reciproche convenienze e senza effetti collaterali traumatici. Le motivazioni e gli step di un possibile processo storico-politico non ineluttabile ma neppure surreale.