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Libri di G. Lucchesini

Il terrore

Il terrore

Arthur Machen

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 145

Prima guerra mondiale. In un angolo remoto del Galles la popolazione deve fare i conti con una serie di morti raccapriccianti e di eventi inspiegabili. Presto il terrore si diffonde nelle campagne e, in un crescendo di angosciose supposizioni, la comunità arriva ad addebitare gli incomprensibili omicidi ai tedeschi, che si suppone abbiano creato un vero e proprio Stato sotterraneo. Si scoprirà tuttavia che non sono loro gli artefici del misterioso terrore calato inesorabilmente sulla placida campagna inglese, e prenderà sempre più corpo un'ipotesi sconvolgente, e cioè che l'ordine cosmico sia stato sovvertito e che (forse) non sia più possibile tornare indietro.
12,00

L'alternativa ambiente

L'alternativa ambiente

Gilles Clément

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2015

pagine: 67

Mentre l'ecologia radicale, trincerata dietro i suoi rigorosi precetti, cerca di resistere, mentre il Green business si organizza per accaparrarsi il mercato bio, una terza strada, senza nome, ma che qui chiamo "Alternativa ambiente", nasce dall'intrecciarsi di mormorii - analisi contraddittorie, bilanci di catastrofi, azzardate profezie -, ma anche da dati certi, esperienze e ricerche attendibili. L'"Alternativa ambiente" guarda con interesse alla decrescita, ma senza aderirvi del tutto, prende le distanze dal Green business, ritenuto eccessivo, e, piuttosto che attendersi una qualche forma di salvezza dai parlamentari della Repubblica, si mette in attesa interrogando i possibili impatti dell'effetto-farfalla. Sì, il giardino è planetario, più nessuno può dubitarne, ma chiunque sia sufficientemente avvertito, da misurare l'ampiezza di una tale questione, si chiede come si possa diventare giardinieri, di questo giardino qui. Nessuna risposta arriva in un colpo solo. L'umanità incredula, di volta in volta addormentata dai media e risvegliata dalla crisi, saggia nuovi modi di vita, tenta nuovi percorsi in territori sconosciuti. Tutto è da inventare, tutto sembra nuovo.
10,00

I Preadamiti-Praeadamitae (1655)

I Preadamiti-Praeadamitae (1655)

Isaac La Peyrère

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2004

pagine: XL-172

L'opera "I preadamiti" uscì (anonima e senza indicazioni di luogo né di tipografo) nel 1655 suscitando "uno dei più clamorosi scandali culturali del XVII secolo". L'autore, Isaac La Peyrère (1596-1676), che vi teorizzava l'esistenza di uomini vissuti prima di Adamo, fu accusato di scardinare l'intera tradizione esegetica e i fondamenti stessi dell'ortodossia religiosa. Il libro, ancorato a un ampio commento dei versetti 12-14 del quinto capitolo dell'Epistola ai Romani, sollevava il problema dell'origine della specie umana, delle leggi, del rapporto tra legge naturale e diritto positivo, e avanzava esplicitamente ipotesi di carattere radicalmente poligenetico mettendo in crisi tutta la linearità della "storia sacra".
20,00

Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste 1923-2000

Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste 1923-2000

Louise Bourgeois

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2008

pagine: 442

Il libro riunisce in successione cronologica la maggior parte degli scritti di Louise Bourgeois sulla propria vita e sul proprio lavoro: dal facsimile di alcune pagine preadolescenziali, tratte da un diario del 1923 smarrito da Louise in treno e recentemente ritrovato su una bancarella parigina, fino a una selezione di interviste e colloqui degli ultimi vent'anni. Nel corso della vita Louise Bourgeois ha incontrato e frequentato molti fra i principali protagonisti della scena letteraria e artistica contemporanea. Di tali frequentazioni questo volume registra commenti, aneddoti, ricordi di grande suggestione. Attraversano queste pagine, tra gli altri, André Breton e Marcel Duchamp, Fernand Léger (suo "maestro"), Mark Rothko, Alberto Giacometti, Francis Bacon, Robert Mapplethorpe. L'insieme di questi testi consente di completare e correggere la percezione della sua opera, restituendoci un ritratto assai dettagliato dell'artista e della sua personalità, oltre che uno scorcio, in presa diretta, della storia dell'arte del Novecento.
32,00

Epigrammi per i ritratti della biblioteca di Cassiano dal Pozzo

Epigrammi per i ritratti della biblioteca di Cassiano dal Pozzo

Gabriel Naudé

Libro: Libro rilegato

editore: Fabrizio Serra Editore

anno edizione: 2009

pagine: 64

Il 20 gennaio 1641, da Arcetri, Galileo comunicava a Cassiano dal Pozzo di avere ricevuto il volumetto degli Epigrammi scritti per illustrare i ritratti "di varie persone letterate de' nostri tempi" conservati nella biblioteca del proprio interlocutore e, schermendosi per essere stato annoverato a sua volta nel nobile consesso, lo ringraziava caldamente di tale onore. La biblioteca di Cassiano dal Pozzo costituiva solo uno degli aspetti della multiforme attività culturale di questa straordinaria figura di mecenate, le cui ricchissime collezioni, la protezione e l'amicizia nei confronti dei più rinomati artisti e letterati del tempo, nonché lo sterminato carteggio, edito solo in parte, hanno attirato, negli ultimi decenni, una crescente attenzione da parte degli studiosi, dando luogo a importanti iniziative volte a ripercorrere le tracce e a ricostituire nei suoi vari aspetti l'eccezionale patrimonio artistico e culturale di uno dei personaggi di maggior spicco della Roma barberiniana. In questo ambiente culturale è nato l'opuscolo degli Epigrammi, di cui si offre qui il testo latino accompagnato dalla prima traduzione italiana e corredato da un'ampia introduzione e da un ricco apparato biografico.
28,00

Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni

Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni

Daniel Heller-Roazen

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 286

Secondo una celebre affermazione di Cicerone, esistono nemici con i quali si può negoziare, e con cui, ove le circostanze lo consentano, si può stabilire una tregua; ma esiste anche un nemico con il quale i trattati restano lettera morta, e la guerra continua senza fine: questi è il pirata, che gli antichi giuristi consideravano "il nemico di tutti". A partire dalla descrizione ciceroniana dell'avversario, questo libro ricostruisce il mutevole ruolo che la figura del pirata ha svolto nel pensiero giuridico e politico dall'antichità al medioevo, e dall'età moderna alla contemporaneità. Oggi, come sostiene Heller-Roazen, il pirata costituisce la chiave del paradigma contemporaneo dell'avversario universale, persona giuridica e politica di carattere eccezionale, né criminale né nemico, che dimora in una regione extraterritoriale. Contro tale avversario gli Stati possono combattere battaglie straordinarie, implementare strategie politiche e giustificare misure militari in nome della prosperità e della sicurezza. Attingendo ai diversi materiali di numerose discipline - dal diritto alla storia, dalla teoria politica alla letteratura -, iI nemico di tutti fa emergere il paradigma coerente che definisce l'atto di pirateria.
22,00

L'emergenza della sessualità. Epistemologia storica e formazione dei concetti

L'emergenza della sessualità. Epistemologia storica e formazione dei concetti

Arnold Ira Davidson

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 279

"Quasi ogni storia della sessualità è una storia delle nostre idee - più o meno vere - sulla sessualità, una storia delle nostre istituzioni - più o meno repressive - che controllano la sessualità, come se la sessualità fosse un assoluto, una costante, fuori dal tempo, come se una storia della sessualità dovesse riferirsi per forza a una sessualità sovrastorica, un punto fisso attorno al quale far ruotare la nostra storia. Ma cosa succederebbe se la sessualità stessa fosse storica, se la storia della sessualità introducesse una discontinuità nel nostro stesso essere e facesse a pezzi la stabilità rassicurante di una necessità che si vorrebbe atemporale? Quale sarebbe l'effetto di una storia della sessualità di questo tipo, di un'epistemologia storica della sessualità? Il mio libro non contiene soluzioni a problemi, e l'irritazione che provoca è più difficile da alleviare rispetto a quella prodotta dai giudizi morali discordanti sulla sessualità: le irritazioni che mi interessano derivano da un attrito epistemologico. Si può certamente essere a favore o contrari alla perversione, ma in questo contesto è molto poco rilevante. È l'impiego stesso dei concetti di sessualità e perversione che costituisce il bersaglio della mia critica epistemologica. Ma l'irritazione non è sufficiente; essa deve far nascere il lavoro critico del pensiero su se stesso, un lavoro sui nostri limiti che possa consentirci di pensare in modo diverso." (dalla prefazione dell'autore)
28,00

Giardini, paesaggio e genio naturale

Giardini, paesaggio e genio naturale

Gilles Clément

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2013

pagine: 72

Presso quasi tutte le civiltà, il giardino, come pure il paradiso, è sempre stato uno spazio chiuso, una fabbrica di paesaggio destinata a progettare e incarnare ideali di vita. Nel XX secolo, però, succede qualcosa di nuovo: il giardino esce dal recinto e annulla la sua separatezza. Nasce l'ecologia, e con essa, paradossalmente, una diversa forma di limite, ovvero la coscienza della finitezza del pianeta. Il giardino cambia scala e diventa planetario. Per preservare questo giardino, emancipandolo dalle inefficienti leggi del mercato e dal modello dello sviluppo illimitato, incompatibile con la logica della vita, il giardiniere ha urgente bisogno di un assistente preparato e insieme visionario: di un "nuovo economista", che valorizzi il vivente assecondando le sue naturali capacità di autoregolamentazione. Per tentare di elaborare una ragionevole previsione circa le future condizioni della vita sul pianeta, il giardiniere non deve dunque far altro che mettersi in ascolto di ciò che Gilles Clément chiama "genio naturale", cercando di comprendere prima di agire, e limitando così il suo intervento: fare il più possibile "con", il meno possibile "contro".
10,00

Manifesto del Terzo paesaggio

Manifesto del Terzo paesaggio

Gilles Clément

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 112

Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree disabitate del pianeta, ma anche spazi più piccoli e diffusi, quasi invisibili: le aree industriali dismesse dove crescono rovi e sterpaglie; le erbacce al centro di un'aiuola spartitraffico. Sono spazi diversi per forma, dimensione e statuto, accomunati solo dall'assenza di ogni attività umana, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica. Questo piccolo libro ne mostra i meccanismi evolutivi, le connessioni reciproche, l'importanza per il futuro del pianeta.
14,00

Costruire in Francia. Costruire in ferro. Costruire in cemento

Costruire in Francia. Costruire in ferro. Costruire in cemento

Sigfried Giedion

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 192

In questo libro seminale del 1928 - qui riproposto in una edizione il più possibile fedele all'originale -, Sigfried Giedion raccoglie la lezione più alta della scuola di critica d'arte viennese di Alois Riegl, quella secondo cui non esistono periodi di decadenza e ogni epoca storica vive piuttosto una costante transizione di cui è possibile leggere nel passato i segni premonitori: «Passato, presente, futuro sono per noi un processo inscindibile». In tal modo l'analisi storica si lega ai problemi contemporanei e quindi offre una visione globale della storia dell'arte e della cultura materiale, cambiando così anche le sorti dell'architettura, perché la libera dai paradigmi stilistici o accademici. Le grandi frecce di sapore costruttivista che Giedion dispone nel libro sotto la supervisione di László Moholy-Nagy - grafico responsabile, fra l'altro, dei libri della Bauhaus - uniscono visivamente autori francesi dell'Ottocento ad altri tedeschi del Novecento (Jules Saulnier a Ludwig Mies van der Rohe, Gustave Eiffel a Walter Gropius), suggerendo in questo modo una linea evolutiva che la comparsa di nuovi materiali come il ferro aveva accelerato e orientato verso la creazione di inedite tipologie architettoniche quali gallerie coperte (i «passages» parigini), esposizioni internazionali, grandi magazzini, oltre a colossali infrastrutture. Un repertorio moderno che aveva appassionato Walter Benjamin, il quale non solo paragonò questo libro alla Spätrömische Kunstindustrie riegliana, ma lo prese come testo prediletto: grazie a Giedion aveva trovato nelle grandi costruzioni metalliche la metafora della condizione stessa dell'intellettuale critico che intendeva essere - Parigi, capitale del XIX secolo seguirà di conseguenza. Il capitolo finale, dedicato al materiale più moderno di allora («È vano parlare di nuova architettura in Francia senza toccarne l'elemento base: il cemento armato»), presenta invece solo esempi francesi: i fratelli Auguste e Gustave Perret, Tony Garnier e naturalmente Le Corbusier, campione della nuova generazione. Come rileva Jean-Louis Cohen nell'introduzione, «La narrazione spesso enfatica offerta dal libro, specialmente al "lettore frettoloso" che si limita alle didascalie delle illustrazioni, sembra combattuta fra propaganda e storia. A questo titolo, Giedion appartiene tanto (se non più) al corpus interno dell'architettura moderna quanto a quello della ricerca storica su di essa».
30,00

Il quinto martello. Pitagora e la disarmonia del mondo

Il quinto martello. Pitagora e la disarmonia del mondo

Daniel Heller-Roazen

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 181

Passeggiando nei pressi di una fonderia - così si narra - Pitagora ebbe la prima fulminante intuizione circa l'armonia: il suono calibrato che usciva dal luogo lo spinse a entrare e indagarne la natura. Entrato, trovò cinque uomini che impugnavano altrettanti martelli di diverse grandezze. Scoprì così che quattro di quegli utensili, tutt'altro che musicali per loro natura, grazie a ben precise dimensioni, riuscivano a emettere un suono armonico, capace di dilettare l'orecchio oltre ogni aspettativa. Era il primo passo per lo studio dell'armonia sonora e dell'approccio alle leggi che governano la musica. Il quinto di quei martelli invece - punto nodale del discorso dell'autore - venne scartato dalle osservazioni di Pitagora, non essendo egli stato in grado né di misurarlo, né di udirlo distintamente. Cosa indusse Pitagora a questa azione di scarto così ferma e decisa? Il libro parte proprio da questo, ipotizzando che la scelta offra la chiave per la definizione dell'idea stessa dell'armonia. Dal rifiuto del quinto martello, infatti, sarebbe nata la teoria del suono musicale, rifiuto che coincide con il primo assioma della scienza del mondo sensibile.
20,00

Grande musica nera. Storia dell'art ensemble of Chicago

Grande musica nera. Storia dell'art ensemble of Chicago

Paul Steinbeck

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 399

Raccontare l'Art Ensemble of Chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche più innovative del secondo Novecento. Senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunità locali, le bande dell'esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l'arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di Grande Musica Nera ciò che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea. Fin dalla metà degli anni Sessanta, sul palcoscenico i membri dell'Art Ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d'ogni provenienza. Emerso dal formidabile calderone espressivo della Chicago nera degli anni Sessanta, il gruppo si è affermato in una Parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del Sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti. In questo volume Paul Steinbeck esplora nei dettagli la storia dell'Art Ensemble of Chicago. Unendo l'analisi musicale alla ricerca storica, propone un'approfondita interpretazione che ne lega insieme tutte le innovazioni: i diversi modelli d'improvvisazione, l'ampio repertorio di composizioni, la dimensione intermediale e quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso al gruppo di attraversare con successo i decenni. Nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, Lester Bowie e Malachi Favors, e il ritiro di Joseph Jarman, il creatore del gruppo Roscoe Mitchell lo guida ancor oggi assieme a Don Moye, caso più unico che raro nella storia della musica. L'avventura dell'Art Ensemble continua.
25,00

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