Libri di G. P. Bona
Disse il profeta. Il classico testo di Gibran con scritti inediti
Kahlil Gibran
Libro: Copertina rigida
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 180
Pubblicato nel 1923, "Il Profeta" viene da subito accolto - con grande favore di critica e di pubblico - come un libro di saggezza e, ancora oggi, continua a ispirare milioni di persone in tutto il mondo. In quest'opera allegorica, che schiude al lettore il significato spirituale dell'esistenza, Gibran è stato capace di parlare a intere generazioni attraverso la voce di Almustafà l'eletto, che nel rispondere alle domande dei suoi seguaci esplora i grandi temi della vita: l'amore, l'amicizia, la bellezza, la gioia e il dolore. L'opera di Gibran è qui presentata in una nuova veste, frutto delle ricerche di Dalton Hilu Einhorn che, quando nel 2017 ha ottenuto l'accesso agli archivi Gibran/Haskell, ha ritrovato oltre centocinquanta scritti inediti tra poesie in prosa, aforismi, detti e tre capitoli degli "Dei della terra" non inclusi nell'edizione definitiva. Un tesoro inaspettato che possiede la stessa scrittura lirica, la stessa forza evocativa e la stessa profondità del grande classico del poeta libanese.
Il diavolo in corpo-Il ballo del conte d'Orgel
Raymond Radiguet
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 224
Enfant prodige, poeta delicato, Radiguet muore a vent'anni dopo essere stato uno dei protagonisti della bohème parigina del primo Novecento, di cui condivide lo spirito amaro e disincantato. La sua fama è legata ai due romanzi brevi qui raccolti, documenti di straordinaria intensità sulla crisi di valori sofferta dai giovani intellettuali negli anni del primo conflitto mondiale e in quelli immediatamente successivi. "Il diavolo in corpo" (1923) è la storia di un amore del tempo di guerra tra un adolescente e la moglie di un soldato al fronte. Il libro destò scandalo per la scabrosità del tema e il distacco, apparentemente cinico, con cui viene narrata la febbrile esperienza del precocissimo Francois, prigioniero di una sensualità che non conosce le remore dell'onore né gli scrupoli della morale. Se nel "Diavolo" i due amanti cedono alla passione senza ritegno, nel "Ballo del conte d'Orgel" (1924), un pastiche che molto deve all'eleganza classica e all'intimismo psicologico della Principessa di Clèves di Madame de La Fayette, gli aristocratici e mondani protagonisti sacrificano alla lealtà e al senso del dovere il sentimento proibito che turba le loro anime.
Miniature della collezione Bruni Tedeschi. Donazione al Museo Civico d'Arte Antica di Torino in Palazzo Madama
Libro: Copertina rigida
editore: Allemandi
anno edizione: 2005
pagine: 127
Questo catalogo presenta la collezione di centotrenta miniature radunata da Alberto Bruni Tedeschi a partire dai primi anni cinquanta del secolo scorso e illustra la storia del piccolo ritratto tra la fine del XVIII secolo e la prima metà dell'Ottocento. Si tratta di un insieme eccezionale per la qualità esecutiva dei singoli oggetti e per l'ampiezza del tracciato storico e iconografico che suggeriscono. Vi sono rappresentate le principali scuole europee, spesso identificate dall'attività degli artisti più celebrati: Jean Baptiste Jacques Augustin e Jean-Baptiste Isabey per la Francia, George Engleheart, Andrew Plimer e Charles William Ross per l'Inghilterra, Moritz Michael Daffinger per l'Austria, Augustin Ritt per la Russia.

