Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Gabriele Manca

Francesco Pollini e il mondo musicale milanese di primo Ottocento

Francesco Pollini e il mondo musicale milanese di primo Ottocento

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 172

Cosmopolita e poliglotta, imprenditore e musicista, nato sei anni dopo Mozart e morto tre anni prima di Chopin, Francesco Pollini (1762-1846) svolge per mezzo secolo la sua attività di pianista, compositore e didatta a Milano, quella Milano in grande fermento che nel primo Ottocento - sotto l'influsso delle vicissitudini politiche rivoluzionarie e napoleoniche - rinnova profondamente anche il proprio panorama musicale, con le tappe fondamentali della fondazione di Casa Ricordi e del Conservatorio. Pollini rispecchia quest'epoca di trasformazione: formatosi nell'estetica del periodo classico, è rispettato in tarda età per il suo virtuosismo pianistico, tanto da essere definito da Schumann «Chopin degli italiani». I saggi qui raccolti delineano vari tasselli della sua variegata personalità, dagli anni giovanili a Ljubljana e Vienna alle reti sociali in seno dell'aristocrazia milanese, dalle vicende editoriali della sua musica pianistica alla ricchissima produzione vocale da camera, fino al fondamentale Metodo per pianoforte.
17,00

L'instabilità del quesito. La domanda nel fare artistico: cinque anni di ricerca Milano, Firenze, Gent

L'instabilità del quesito. La domanda nel fare artistico: cinque anni di ricerca Milano, Firenze, Gent

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 211

L'idea stessa di ricerca muove sempre l'artista, che dovrebbe percepirsi, appunto, come ricercatore. Questa raccolta di articoli dei partecipanti al WARM (Workshop di ricerca artistica in musica), condotto da alcuni anni dai conservatori di Milano e Firenze e dall'Orpheus Instituut di Gent, rappresenta un importante traguardo dal doppio valore: da una parte l'incontro con una nuova attitudine e una nuova disposizione di fronte al fare artistico, fatta di nuove consapevolezze e di nuove capacità di interazione, scambio e disseminazione; dall'altra l'esercizio concreto quanto complesso di "verbalizzare" le urgenze spesso latenti o inespresse della stessa attività, sia essa di scrittura che di interpretazione. Il ricercatore artistico deve per prima cosa accettare una legge molto semplice quanto severa: un principio di incompiutezza, di relativismo, di appagamento solo sfiorato. Gli artisti-ricercatori hanno un perpetuo bisogno di rifondersi, di inventare e svelare prospettive. Il lavoro svolto con i partecipanti a questo workshop si è quindi fortemente orientato verso una definizione, la più chiara e "pulita" possibile, della domanda di ricerca, del quesito che diventa in sé metodo. La ricerca ci impone di pensare diversamente, di ripartire in modo diverso, di riorganizzare il pensiero e il quesito è in questo senso il dispositivo più formidabile. Negli ultimi venti anni le riflessioni su che cosa dovesse e potesse essere la ricerca artistica, versus ricerca scientifica, hanno animato intellettuali, artisti, didatti di tutto il mondo. Probabilmente non si è arrivati a delinearne esattamente e in maniera univoca e condivisa il profilo. Di certo si è avviato un nuovo corso: conservatori, università e accademie di tutto il mondo hanno attivato percorsi di ricerca e di dottorato spesso del tutto innovativi proprio nel rapporto con la pratica del fare musica. Con il progetto WARM si è cercato di contribuire a questa riflessione ponendo le basi per un nuovo "senso comune" sugli studi musicali e sul rapporto con le diverse branche dell'attività artistica. Senso comunque che si identificherà, negli auspici dei promotori, con un habitat favorevole anche all'attivazione del terzo ciclo dottorale previsto già più di venti anni fa dalla legge di riforma.
23,00

Antonino Votto il direttore di orchestra, il didatta

Antonino Votto il direttore di orchestra, il didatta

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2021

pagine: 148

Nella vulgata, la figura di Antonino Votto risulta sempre 'illuminata' da quella di Arturo Toscanini, suo maestro e mentore. Questo volume, espressione del convegno internazionale di studi svoltosi al Conservatorio di Milano il 5 giugno 2019, contribuisce a delineare meglio le peculiarità indiscutibili del grande direttore d'orchestra e didatta, spesso alternative a quelle del suo celeberrimo maestro. Votto fu un conservatore, nel senso migliore del termine: potremmo dire il 'curatore' di un patrimonio di esperienza e di pratica secolari. Ma fu anche un innovatore nella didattica e nella trasmissione del sapere alle nuove generazioni di direttori, oltre che interprete attento al suono del Novecento.
15,00

Fare strumento. Composizione, invenzione del suono e nuova liuteria

Fare strumento. Composizione, invenzione del suono e nuova liuteria

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2018

pagine: 156

Nella produzione musicale recente si assiste sempre più al delinearsi di una prassi compositiva protesa ad agire direttamente, secondo modalità differenti, sugli strumenti impiegati, modificandone gli usi per ottenere sonorità altrimenti inconcepibili secondo un’impostazione tradizionale. Un processo creativo variegato e complesso coinvolge, in un proficuo e reciproco scambio produttivo, compositori ed esecutori; ciò comporta un ripensamento radicale degli strumenti acustici tradizionali con conseguente mutamento del loro significato nel contesto di una pratica compositiva maturata proprio in seno al lavoro sul timbro. Nel volume qui proposto si vogliono offrire al lettore alcuni contributi che affrontano il fenomeno di una “nuova liuteria” secondo prospettive differenti. Vengono perciò proposti i saggi di alcuni giovani compositori come Maurizio Azzan, Zeno Baldi e Emanuele Palumbo che trattano in generale della “nuova liuteria” con riferimenti specifici della propria musica. Anche nei contributi di Giovanni Verrando e Emiliano Turazzi appare una nuova lettura dei principi di ricostruzione e reinvenzione del suono a partire dai più diversi interventi sullo strumento: dalle “protesi” per gli archi di Verrando, alle tecniche estreme di Turazzi. Come appendice, le considerazioni estetico-musicali dei compositori Francesco Filidei e Franck Bedrossian che, in tre interviste, ci conducono ad una panoramica più generale sulla scrittura strumentale verso una “nuova liuteria”. Chiude il volume l’articolo di Paolo Mottana che ci invita a considerare un tipo peculiare di ascolto, da lui definito “immaginale”, con la raccomandazione di evitare i linguaggi specialistici, ma in direzione comunque di un grado di dare oggettività e di pertinenza all’effettiva concretezza dell’espressione musicale.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.